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Corriere di Gela | Riscriviamo la storia
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notizia del 05/09/2011 messa in rete alle 21:35:19
Riscriviamo la storia

L’anno scorso, proprio su questo periodico, sono stato rimproverato di avere nostalgie borboniche. Ho accettato la sentenza dichiarando però che non avevo assolutamente nostalgie borboniche. Ora, alla distanza di un anno, ho cambiato idea e comincio seriamente ad avere nostalgie borboniche. Come mai? Ho assistito ad una recente trasmissione televisiva nella quale si affermava con decisione che i famosi briganti dell’ex Regno delle due Sicilie, tacciati dai Piemontesi con questo attributo infamante, non erano affatto dei briganti, ma veri eroi che si sono dati alla macchia per protesta contro le ruberie, le sopraffazioni e le malversazioni dei nuovi padroni. Il tanto osannato eroe dei due mondi non aveva portato affatto quella libertà che sbandierava e che aveva incantato i picciotti siciliani. Ne sanno qualcosa quei disgraziati contadini di Bronte che illusi dalle promesse garibaldine, avevano invaso i terreni della ducea di Nelson. I baroni inglesi si rivolsero a Garibaldi il quale inviò Nino Bixio con truppe che domarono la rivolta, fucilarono alcuni contadini e resero le terre ai baroni. La trasmissione, dati alla mano, dimostrava che le condizioni sociali del Regno delle due Sicilie erano nettamente superiori a quelle del Nord. Napoli allora era il più grande centro industriale d’Italia. Non era né Milano, né Torino né Genova.

La famiglia Florio possedeva la più grande flotta del Mediterraneo poi inglobata dalla potente Rubattino di Genova.. I famosi garibaldini rapinarono il grande tesoro del Banco di Sicilia e d’allora in poi la politica dei vari governi non ha fatto altro che rapinare il Sud a tutto beneficio del Nord privilegiato. Purtroppo c’è stata anche la connivenza di uomini siciliani che, raggiunto il potere, hanno contribuito anche loro ad immiserire sempre più il Sud. La mafia ha fatto il resto dando di noi un’immagine completamente distorta.

Ora viene il bavoso Bossi che ci insulta continuamente mettendo perfino in discussione l’unità d’Italia che, in fondo, tutti gli italiani hanno desiderato. Ma noi non siamo affatto disposti a farci calpestare da quattro fanatici e se loro pretendono la libertà finanziaria, noi cominceremo a chiedere il risarcimento degli immensi danni che ci hanno portato i centocinquant’anni di unità dell’Italia. Ricordo che questo era il pensiero fisso del nostro concittadino illustre Salvatore Aldisio che preparò ed impose l’autonomia siciliana. Disgraziatamente l’autonomia siciliana è stata svuotata di significato e non ci ha portato quei grandi vantaggi che tutti speravano.

Noi non dobbiamo pietire elemosine dal Nord ricco, ma possiamo e dobbiamo chiedere con forza i diritti che ci spettano. Io non sono mai riuscito a sopportare la boria spocchiosa tipicamente lumbarda dei tanti leghisti e del loro leader indiscusso che per loro è un dio malgrado i suoi enormi visibili difetti. Eppure questa schiera di fanatici nordisti condiziona la politica del governo Berlusconi già di per se steso squalificato. La perdita di prestigio internazionale, il baciamano di Gheddafi, il bunka bunka, i festini notturni a Villa d’Arcore, la politica volta a far arricchire sempre più i ricchi e ad impoverire i poveri stanno lì a dimostrare il totale fallimento della politica berlusconiana.

Ognuno è padrone a casa sua, ma il capo di un governo è tenuto a dare il buon esempio di moralità. Ci saremmo aspettati un intervento chiarificatore da parte della gerarchia vaticana e della stampa cattolica. Un silenzio assordante. E’ vero che la Chiesa non deve far politica, ma è anche vero che ha il dovere di giudicarne le anomalie. Quando il capo del governo da esempio di dubbia moralità, la Chiesa ha il diritto e il dovere di intervenire e specialmente ha il dovere di intervenire quando il governo calpesta i diritti degli emigranti. La dichiarazione dei diritti universali dell’uomo del 10.12.1948 riconosce il diritto di asilo all’art. 14 “come diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni”.

Questo diritto prima che dalle Nazioni Unite era stato rispettato da tutti i cattolici degni di questo nome e decine di milioni di Italiani hanno invaso il mondo intero. Ebbene il governo leghista ha respinto in mare migliaia di emigranti riconsegnandoli al brutale trattamento di Gheddafi. Tutto ciò prima che anticristiano è antiumano. Troppo deboli le proteste dei cattolici italiani. Era doveroso reagire e gridare allo scandalo. Qualche timido accenno di contestazione c’è stato da parte di qualche vescovo coraggioso, ma è stato sopraffatto dal silenzio generale. Forse la minaccia da parte di Bossi di rescindere il Concordato è stata efficace. Gli interessi economici e la diplomazia hanno spesso ucciso la profezia nella Chiesa.

Erroneamente e incoerentemente la gerarchia preferisce accanirsi contro gli omosessuali e si è schierata contro i Pacs di Spagna e i Dico della cattolica Rosy Bindi.Ma se fosse coerente con l’insegnamento biblico, dovrebbe chiedere per loro la pena di morte. Secoli e secoli di emarginazione e di ingiuste persecuzioni hanno scatenato la legittima reazione degli omosessuali anche se spesso i gay pride non sempre offrono uno spettacolo decoroso. In genere, si sa, chi reagisce è meno colpevole di chi ha provocato la reazione. A me pare che il fiuto dell’infallibilità talvolta fa cilecca. Non si possono respingere gli emigranti prima di controllare se hanno o meno diritto di asilo. Maroni se n’è vantato. Vergogna! Vaticano, Osservatore Romano, Avvenire, Famiglia Cristiana battete un colpo se ci siete


Autore : Antonio Corsello

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