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notizia del 06/12/2004 messa in rete alle 20:13:14
Non c’è più sordo di chi non vuol sentire
Quasi tutte le settimane c’è un articolo sul Corriere di Gela, e anche su altri quotidiani, di persone lungimiranti che vorrebbero che Gela divenisse capoluogo di provincia. Un desiderio che era dei nostri avi, alla fine dell’Ot-tocento, e che nel lontano 1937 si esternava al capo di governo dell’epoca Mussolini, venuto a Gela il 14 agosto.
E’ assurdo come i nostri politici non vedano l’utilità di questo provvedimento, e continuino a mettersi l’uno contro l’altro per sciocchezze.
Al presidente della Repubblica Ciampi, venuto a Caltanissetta qualche settimana fa, nessuno ha detto del desiderio di Gela – città che per abitanti e per risorse è superiore a Caltanissetta – di divenire capoluogo di provincia.
Istituire nuove province è competenza della Regione Siciliana, ma il presidente della Repubblica è una grande autorità e, mentre si raccolgono le firme per destituire un governatore della Sicilia perché è stato “rinviato a giudizio”, non si pensa alla cosa più importante per i giovani di Gela, che con l’istituzione di una nuova provincia potrebbero trovare occupazione.
In questa città si punta solo all’industria, non ci si occupa nè di agricoltura nè di turismo nè tantomeno di creare una provincia nuova, quella di Gela e del golfo, a differenza di Caltagirone che fa passi avanti.
Così mentre si parla dell’aeroporto di Comiso e di Racalmuto, si tace colpevolmente sull’aeroporto Federico II di Gela, che molto probabilmente non si realizzerà.
Autore : Rosa Maganuco
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