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notizia del 25/11/2012 messa in rete alle 19:43:09
La riforma della Chiesa
La notizia è recentissima. Una ragazza indiana vive in Irlanda un paese super cattolico dove le leggi della Chiesa sono imperanti ed alle quali si obbligano tutti i buoni cattolici di quel paese. La ragazza è al quarto mese di gravidanza e si impone di procurare l’aborto. Ma i medici irlandesi, tutti cattolici osservanti, sono obiettori di coscienza e si rifiutano di procurare l’aborto. Intervengono solo quando il nascituro non da più segni di vita. Ma è troppo tardi. Anche la madre morirà subito dopo di setticemia. Un delitto legalizzato dal Vaticano. La popolazione si ribella e per protesta organizza un numerosissimo corteo nel quale viene chiesta l’abolizione di quella assurda prassi. Da parte del Vaticano il silenzio più assoluto e ingiustificabile. Ma dove è scritto che i diritti del nascituro debbano prevalere su quelli già consolidati della madre?. Su questo argomento la dottrina della Chiesa è chiarissima ed esplicita: per nessun motivo al mondo è lecito sopprimere il bambino a costo che questo comporti anche la morte della madre. Ma non si accorge la Chiesa che in questo modo la sua dottrina diventa antiumana ed inaccettabile? Certamente Gesù ha detto riguardo agli Apostoli e quindi ai loro successori che sono i Vescovi uniti al papa: “Chi ascolta voi ascolta me”.
Quindi verso la gerarchia i cattolici debbono ubbidienza e rispetto. Ciò non toglie che lungo il corso dei secoli la gerarchia abbia usurpato poteri che non ha ed abbia commesso errori gravissimi. Quando questi errori sono così evidenti non si può certamente parlare di obbligo all’ubbidienza. E non è solo il caso di Galilei. Giovanni Paolo II ha chiesto scusa per il grave errore, ma troppo tardivamente dopo che la scienza e la storia avevano emanato la loro inappellabile sentenza di condanna. E quando Pio IX, Pio X, Leone XIII e Gregorio XVI avevano negato solennemente la libertà di coscienza e di religione non hanno forse commesso un gravissimo errore? Lo stesso va detto della condanna della teologia della liberazione, una meravigliosa invenzione della teologia sudamericana, condivisa da vescovi, cardinali e dall’intero popolo sudamericano e che, con la preferenza per ipoveri, realizzava in pieno il messaggio evangelico.
Qualche frase di sapore marxista usata da qualche teologo non poteva, non doveva giustificare la condanna. A proposito dell’aborto la dottrina della Chiesa è chiarissima: è la dottrina della causa con doppio effetto. Al feto si possono somministrare tutte le medicine direttamente necessarie anche se dovessero comportare, come secondo effetto, la morte della madre, ma in nessun caso e per nessun motivo è lecito sopprimere il feto con la craniotomia e in altro modo anche se questo dovesse comportare la morte della madre. Assurdo! Io sono convinto che la vita della madre ha diritto di precedenza. Ma la Chiesa resta irremovibile. Perché mai? Perché ammettendo questo principio viene a cadere il dogma dell’infallibilità pontificia e la dottrina ad esso collegata. Mi rendo conto che è un terremoto, ma è ineludibile. La Chiesa non è infallibile come crede di essere.
E’ arrivato il tempo di prendere decisioni forti. Nessuna paura: non per questo la Chiesa crollerà, anzi diventerà più umana e più credibile. Quando nacque mio figlio il professore direttore della clinica mi disse che in questi casi è necessario sopprimere il bambino per salvare la madre. Dissi al professore di fare quello che la scienza gli proponeva di fare. Io me ne andai nella cappella della clinica ininterrottamente dalle 9 del mattino fino alle 20 della sera e pregai la Madonna, poiché la stampa aveva annunziato la nascita di mio figlio, di evitarmi quello che tutti avrebbero interpretato come un castigo. Il professore uscì dalla sala parto con un’ora di ritardo e mi disse: “Sono perplesso. Non sentivamo più i battiti del feto, abbiamo attivato per la prima volta una macchina comprata un mese prima, abbiamo sentito ancora i battiti del feto. Le è nato un bel bambino”. La Madonna ha accolto la mia preghiera. Mi manca molto poco per rendere conto a Dio, ma sono certo che Iddio misericordioso non mi castigherà per questa trasgressione di una legge stupida e antiumana.
Autore : Antonio Corsello
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