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notizia del 26/01/2004 messa in rete alle 19:33:39
Tagliato l’albero storico di corso Aldisio
E’ stato tagliato l’ultimo albero che i nostri avi avevano piantato sul corso Salvatore Aldisio. Chi ha una certa età o ha visto delle cartoline di Terranova di Sicilia (così un tempo era chiamata la nostra città) sa che in tutto il Corso c’erano degli alberi che, partendo dalla piazza Umberto, arrivavano fin quasi il cimitero monumentale, per cui chi faceva delle lunghe passeggiate poteva essere riparato dagli alberi che, oltre a dare ombra, davano ossigeno e un senso di placida tranquillità.
Ricordo che quando frequentavo la prima elementare, in un edificio prospiciente la chiesetta di San Giacomo, contavo quegli alberi perché allora i genitori non accompagnavano i figli a scuola per cui, per non sbagliare tragitto, quegli alberi servivano agli studenti come oggi le nostre tabelle. Erano alberi latifoglie per cui in inverno per pochi mesi erano spogli ma in primavera era un tripudio di foglie, fiori di lillà e canti degli uccelli.
Quell’albero, quasi all’incrocio tra Corso Salvatore Aldisio e via Matteotti, carico di anni era anche carico di storia, per cui non andava abbattuto.
Quando un albero vetusto muore è come se un pezzo della nostra storia andasse perduto.
Non si taglia un albero per piantarne uno nuovo, o addirittura perché esso ha “smosso” un marciapiede; questo avviene in tutte le città ma con la giusta manutenzione si ovvia a tale “inconveniente”, né la potatura si fa “capitozzando” gli alberi.
A Gela non c’è la “cultura del verde”; peccato, il cemento ha inaridito gli animi.
Autore : Rosa Maganuco
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