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Corriere di Gela | La Chiesa di Roma continua a sbagliare sugli omosessuali
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notizia del 14/07/2005 messa in rete alle 18:34:32
La Chiesa di Roma continua a sbagliare sugli omosessuali

Se non fossi tenacemente attaccato alla divina figura di Gesù Cristo, finirei col diventare ateo nel sentire tutte le stupide manifestazioni degli uomini di chiesa. Dopo le tante colpe della Chiesa del passato per le quali troppo tardivamente si chiede adesso perdono, dopo le crociate, dopo la Santa inquisizione, dopo i referendum sul divorzio e l’aborto, dopo la furbesca astensione dal voto contro la procreazione assistita, ecco arrivare ora la stupefacente notizia di un grande corteo contro la legge sugli omosessuali organizzato dai cattolici di Madrid e capeggiato addirittura da vescovi e cardinali. Nessuna meraviglia: si tratta dei soliti seguaci di quel tale, certamente non ispirato da Dio, che ebbe il coraggio di scrivere nella Bibbia: “Chiunque abbia giaciuto con un uomo come si giace con una donna, hanno compiuto entrambi un’abominazione; siano messi a morte. Il loro sangue ricada su di essi” (Lev. 20,13). E lo stesso S. Paolo non scherza in proposito e, credendo di interpretare il pensiero di Dio che é del tutto diverso, poté affermare: “Per questo Dio li ha dati in balia di passioni ignominiose: le loro donne scambiarono il rapporto sessuale naturale con quello contro natura; ugualmente gli uomini, lasciato il rapporto naturale con la donna, bruciarono di desiderio gli uni verso gli altri, compiendo turpitudini di uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa debita della loro aberrazione… essi, conoscendo bene il decreto di Dio, per cui coloro che compiono tali azioni sono degni di morte” (Rom. 1,27).
Ecco la prigione dei vescovi spagnoli!
Ortensio da Spinetoli scrive: “La Chiesa non si presenterà ai popoli come detentrice e maestra di verità; un tale atteggiamento é tanto più indebito di fronte a coloro che confessano lo stesso Cristo. Non é la fede che divide i credenti, ma le interpretazioni e la formulazione teologiche e più ancora l’assolutizzazione che ad esse viene data. Le cosiddette verità di fede, le dommatizzazioni, che hanno superato la stessa intenzione di Dio e la mente di Cristo saranno ridimensionate”.
Ma anche quando si trattasse di verità di fede, il compito della Chiesa non é quello di imporle con le leggi dello stato ma deve limitarsi a predicarlo ai suoi fedeli. Invece no, questi presuntuosi maestri di tutte le verità vogliono coartare le coscienze degli altri, anche di quelli che non credono.
La storia, specialmente quella spagnola, é piena di indebite invadenze dei teologi in campi in cui non erano assolutamente competenti. A Filippo II che intendeva rendere navigabile il fiume Guadalquivir, i teologi opposero fiera resistenza e vinsero perché ritenevano il progetto contrario al volere di Dio. E non era spagnolo il terribile grande inquisitore Torquemada, responsabile dell’uccisione di un numero enorme di eretici? Non erano spagnoli la regina Isabella ed il suo regale consorte che dilapidarono i beni di migliaia di ebrei infelici, condotti al rogo anche quelli che si erano forzosamente convertiti alla fede cattolica, i famosi conversos o marranos?
E dov’erano questi presuntuosi maestri quando i conquistadores, accompagnati da preti col crocifisso in mano, decretarono l’eccidio dei poveri indios d’America? E dov’erano quando milioni di infelici negri africani venivano deportati schiavi nelle piantagioni americane di caffé e di cotone? E il generalissimo Franco é forse un campione di giustizia e di tolleranza?
Non faremo mai abbastanza per lottare contro l’indebita invadenza delle potenze clericali nei campi della scienza, della politica e della condizione sociale. I capi religiosi si sono sempre attribuiti grandissimi poteri che esorbitano le loro specifiche competenze. L’equivoco più grave in cui le trattazioni “sull’ordine sacro” cadono é quello di confonderlo con un titolo legale, canonico, che insignisce la persona di una superiore potestà, fino a conferirle il potere di aprire e chiudere le stesse porte del cielo. Dio non può aver abdicato ai suoi diritti, soprattutto alla sua liberalità, né avrebbe scelto di identificarsi con le decisioni di una creatura con i suoi criteri spesso miopi. E’ per questo che si é creduto di poter comminare anche sanzioni di una portata eterna: “Io ti separo dalla Chiesa militante e dalla Chiesa trionfante” disse l’inviato pontificio a Girolamo Savonarola. Ma l’austero monaco osservò: “Solo dalla militante, quell’altra non dipende da te”. Da notare che la scomunica contro Savonarola é stata comminata da papa Alessandro VI Borgia, uno dei papi più indegni che la storia della Chiesa possa ricordare.
Dopo la morte di Pio X, santificato, che però aveva condannato la libertà di coscienza e di religione, la Chiesa si é posta su una linea di maggiore apertura ai segni dei tempi, ma troppo spesso é rimasta ingabbiata nel dogma dell’infallibilità ed ha commesso non pochi errori. I vescovi spagnoli non hanno imparato nulla dalla storia e restano infelicemente retrogradi e irrispettosi dell’altrui libertà. Zapatero é più intelligente di loro. Gli omosessuali hanno diritto alla loro libertà. Non é colpa loro se essi in gran parte nascono, diciamo così, con quel difetto. Se colpa c’é é della natura, é colpa di Dio autore della natura. Cosa mostruosa.
Solo gli stupidi, eredi della stupidità biblica, non capiscono.
“Gli omosessuali facciano quello che vogliono, dicono i contestatori, ma non tocchino la famiglia”. E che forse gli omosessuali vogliono distruggere la famiglia? Chiedono solo il rispetto ai loro diritti e quando qualcuno di essi muore, non ha il diritto sacrosanto di lasciare l’eredità dei suoi bene a chi l’ha assistito con amore e abnegazione? Solo la fanatica crudeltà di origine religiosa può ignorare questo elementare diritto. I gay, nel reclamare i loro diritti, dicono a gran voce che vogliono restare cattolici. I vescovi statunitensi dichiarano di essere disposti ad accettarli, e di fatto li accolgono, ma il vaticano cocciutamente ribadisce la sua inappellabile condanna.
Il comune buonsenso troppo spesso é totalmente assente dai pronunciamenti solenni del Magistero, prigioniero com’é delle non poche stupidità ed equivoci della Bibbia. Il P. Diez Alegria, professore di diritto nell’università Gregoriana, mi diceva un giorno: “Gesù ha detto che quel che Dio, ha congiunto, l’uomo non può separare. Ma l’interpretazione giusta é proprio quella della Chiesa? Una ragazza di 23 anni sposata ad un uomo ad un uomo che poi viene condannato all’ergastolo deve rinunziare a tutto per tutta la vita? Ma può essere così cattivo Dio?” Il buonsenso vorrebbe che a chi subisce il tradimento e l’abbandono del coniuge fosse concesso di risposarsi. No, non lo consente la dottrina “infallibile” della Chiesa. Ogni regola ha le sue eccezioni. Non é stata la stessa Chiesa a concedere il secondo matrimonio a quegli infelici negri deportate nelle americhe? E che dire della moltitudine di dichiarazioni di nullità generosamente elargite dalla Sacra Romana Rota? Basta avere molti soldi. Si dice che l’influsso della religione islamica é stato deleterio, ma quello della religione cattolica non é stato meno negativo. C’é da concludere amaramente che le varie religioni più che agevolare, hanno ostacolato il progresso dei popoli.


Autore : Antonio Corsello

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