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notizia del 07/06/2005 messa in rete alle 18:24:16
Sempre contro il progresso
Il papa ha confermato la sua approvazione ai vescovi italiani che si sono ufficialmente pronunciati per il no al prossimo referendum sulla fecondazione assistita.
Come sempre, contro il progresso. Sicut erat in principio et nunc et semper. Non sono bastate le scottature prese nei due referendum contro il divorzio e contro l’aborto. Ma stavolta, furbescamente, contano di non far raggiungere il quorum. Ma speriamo che questa volta gli italiani intelligenti non si facciano infinocchiare.
Io non dirò che l’intervento del papa e dei vescovi contro il referendum sia una indebita ingerenza negli affari interni dello stato italiano. I vescovi, come tutti gli italiani, hanno il diritto di intervenire per esprimere il loro giudizio.
Ma compito della Chiesa non é quello di imporre le sue ideologie con la forza della legge, ma é quello di proporre i dettami della fede ai propri fedeli.
E questi dettami non possono essere eternamente contro il progresso dei popoli. E speriamo che questa volta, come per il divorzio e l’aborto, i cattolici si dimostrino più lungimiranti dei loro pastori e meno legati al loro carro.
Quando si cominciarono a fare i primi tentativi di volo, se ricordo bene, fu Gre-gorio XVI a dire che quei tentavi erano contro il volere di Dio il quale, se avesse voluto far volare l’uomo, lo avrebbe dotato di ali. Ed é stato lo stesso papa che definì un’invenzione diabolica il primo treno che da Napoli portava a Portici. E sentite cosa ha detto un papa recentemente beatificato da Giovanni Paolo II, Pio IX. A pellegrini francesi si é espresso in questi precisi termini contro una conquista dei popoli più progrediti: “Benedico i reggitori della nazione finalmente allo scopo (lasciate pur che lo dica) di vederli occupati ancora del difficile impegno di togliere, se sia possibile, o almeno attenuare una piaga orrenda che affligge l’umana società e che chiamasi Suffragio universale. Si, questa é una piaga distruttrice dell’ordine sociale e che meriterebbe a giusto titolo di essere chiamata menzogna universale”. L’ordine sociale vagheggiato da lui, dai suoi predecessori e da non pochi successori, era fondato sul privilegio di marchesi e di principi devoti alla Santa Madre Chiesa e che tenevano le masse in uno stato di perfetta schiavitù. Sembra un terribile destino che la Chiesa debba sempre porsi in antagonismo contro tutte le idee innovatrici. In occasione della Rivoluzione Francese, effettivamente poi degenerata, c’era un 3% formato da nobili ed ecclesiastici contro un 97% della popolazione asservita ai privilegi degli uni e degli altri. Una sola volta i cattolici sono stati in prima fila contro la feroce dittatura del Nicaragua. Non per niente il popolo vincitore volle includere tre sacerdoti nel nuovo governo, ma papa Giovanni Paolo II non volle stringere la mano e respinse uno di loro, Ernesto Cardenal, ministro della cultura. Il papa pretendeva che si dimettesse.
Gli esperti in materia dicono che lo studio sulle cellule staminali potrà aiutare a debellare malattie terribili come il morbo di Parkinson e l’Alzheimer. Per-ché impedire il progresso della scienza? Se i cattolici sono proprio convinti che ciò non é loro consentito dalla fede, si astengano dal ricorrere alla fecondazione assistita, ma non si permettano di imporre con la legge le loro idee agli altri. Ognuno renderà conto a Dio delle proprie azioni. Sono migliaia e migliaia le coppie che ardentemente desiderano un figlio. Perché impedire loro questa suprema aspirazione? Su quali argomenti si basa il pensiero dei vescovi? Sul gigantesco castello dogmatico costruito dalla Chiesa su basi inesistenti e che ha inventato il peccato originale, la divina ispirazione della Bibbia, l’infallibilità pontificia etc. La storia non si ferma. E non la ferma neppure la Chiesa. E la terra continua a girare attorno al sole contro la sua volontà. La fecondazione assistita é già operante e sarà legge più o meno tardi. Alla Chiesa resterà il compito di ritardarla. Come sempre. Le leggi sul divorzio e l’a-borto insegnano.
Pare che la gerarchia della Chiesa non abbia imparato nulla dalla storia. Che fine ha fatto la famosa enciclica Humanae vitae di Paolo VI contro la contraccezione, emanata contro il parere della commissione istituita dallo stesso pontefice? Il papa era condizionato da pronunciamenti solenni e “infallibili” dei suoi predecessori? I segni dei tempi sono andati a farsi benedire. Ora non c’è nessun cattolico che si senta vincolato da quell’enciclica e non sono pochi i vescovi e cardinali che l’hanno contestata.
Benedetto XVI ha detto che il suo primo impegno è quello di favorire l’ecumenismo che tende all’unione di tutte le chiese cristiane. Ma non si accorge che è proprio lui l’ostacolo maggiore a questa unione con la pretesa dei suoi troppi dogmi, della sua infallibilità e del suo primato universale?
Dicono che il papa è infallibile solo quando parla ex cathedra di fede e di morale. Ma non parlava ex cathedra Paolo VI con la sua enciclica Humanae vitae? Non parlavano ex cathedra Pio IX e Pio X quando negavano solennemente la libertà di coscienza, di religione e di stampa? Si ha ora il coraggio di ripetere simili bestemmie?
Piuttosto che vedere la gerarchia impegnata in questi pronunciamenti assolutamente fallibili, la vedrei più volentieri impegnata a salvare quell’esercito di preti pedofili costretti ad una vita equivoca e insincera da quella legge stupida e disumana che è il celibato.
Autore : Antonio Corsello
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