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notizia del 23/05/2005 messa in rete alle 18:05:28
Gli effetti deleteri dell’Euro
Tribuna aperta 16 Gli effetti deleteri dell’Euro
Se ne sono accorti ora del disastro esistenziale che la nuova moneta unica ha apportato alle famiglie italiane, introdotta senza avere consultato democraticamente la volontà del popolo sull’opportunità o meno di accertarne le conseguenze.
Si dice che l’Italia, per essere competitiva con gli altri Stati europei, doveva accollarsi questa novità dell’euro, ma poco si osserva che prima di essere competitivi all’esterno bisognava predisporre – all’interno – le condizioni ambientali di compatibilità e di adattamento nei vari settori economici e di mercato della Nazione; ben sapendo che la mentalità italica, intelligente ma esperta in astuta individualistica speculazione, potesse approfittare, come in effetti è avvenuto, della immancabile confusione di valuta tra l’euro e la cara vecchia lira.
Nonostante la premurosa distribuzione dei piccoli convertitori da parte del governo, è successo un tale stravolgimento generale delle famiglie che solo chi non ha occhi non vede.
Nessuno, infatti, può negare che un euro solo nominalmente vale lire 1936,27, ma in realtà equivale alle mille lire di prima. Per cui se un qualcosa si acquistava con mille lire, oggi per avere la stessa cosa si deve pagare un euro. Di conseguenza, i salari, le modeste pensioni, i piccoli risparmi risultano ridotti alla metà della precedente valuta. Chi, ad esempio, percepiva un milione di lire al mese, oggi riscuote 500 euro, i quali non corrispondono più a un milione di lire, bensì a 500 mila lire. Una sorta di svalutazione straordinaria a cui si è voluto sottoporre la pazienza deprimente (ma non illimitata) dei cittadini “sudditi espiatori”. Ovviamente il grave disagio quotidiano non viene percepito da coloro che hanno le tasche piene, per i quali non si avverte lo stato di impoverimento progressivo del potere di acquisto della moneta che si è imposto sulla povera gente, al cui cospetto i rappresentanti politici di qualsiasi partito con le loro laute prebende, alieni da apprezzabili gesti di esempio, nonchè altre categorie privilegiate, non dovrebbero dormire sonni tranquilli.
In verità i governanti attuali non sono stati i promotori dell’ingresso dell’euro, ma essi rischiano di perdere quota per non aver messo in atto tutte le possibili misure di controllo, minuziose e rigorose, onde evitare il protrarsi della triste avventura che si è verificata. Non è vero che la libertà di mercato non consente la pratica dei controlli, perchè se così fosse vivremmo in una vera anarchia in cui la libertà del consumatore non sarebbe tutelata da nessuno.
Occorre dunque istituire urgenti verifiche a tappeto a partire dalla fonte di produzione per arrivare – attraverso i vari passaggi – fino al consumatore.
Nella ipotizzata prospettiva del partito unico, si affermi veramente un movimento siciliano di massa per il riscatto del Meridione e in particolare della Sicilia, di questa nostra terra ricca di storia e di antiche e nobili civiltà, sede del primo Parlamento d’Europa; e ciò in antitesi con le assurde pretese della lontana “inventata” Padania. I nostri governanti considerino pure banali e pedestri queste brevi considerazioni, ma non tardino ulteriormente ad assumere, responsabilmente, adeguati e solleciti provvedimenti. E’ quanto le famiglie italiane aspettano.
Autore : Angelo Vitale
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