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Corriere di Gela | Pessimi amministratori
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notizia del 03/05/2010 messa in rete alle 17:41:11
Pessimi amministratori

A Palermo è successo il finimondo quando le forze dell’ordine hanno sfrattato gli abusivi che nel quartiere Zen, tristemente famoso, avevano occupato alcuni alloggi che da tempo erano rimasti vuoti. Hanno sfrattato gli abusivi per consegnare gli alloggi ai legittimi assegnatari dando origine ad una furiosa lotta tra gli uni e gli altri. E la stampa ha messo in evidenza che si temono ulteriori guai quando fra qualche giorno le forze dell’ordine, compiuto il loro incarico, dovranno allontanarsi da quel quartiere maledetto. Un po’ tutti danno la colpa esclusiva a quegli abusivi che indebitamente avevano occupato quelle case. Ma i veri grandi responsabili non sono loro. Sono i dirigenti dell’Istituto Autonomo Case Popolari. Verso di loro io sarei feroce. Non è solo allo Zen di Palermo che succedono queste cose.

Quasi mai gli appartamenti vengono consegnati appena si finisce di costruirli. In genere passano mesi e mesi prima di consegnarli ai legittimi assegnatari. Disgraziati! Ma ci vuol tanto, appena si comincia a costruire gli alloggi, a completare le liste di coloro ai quali saranno assegnate le case? Si richiede solo un minimo di buonsenso. Perché aspettare fino all’ultimo momento? Coloro che vorrebbero occupare abusivamente quegli alloggi, invece di trovarli vuoti, ci troverebbero già i legittimi assegnatari. Non posso dimenticare che quando ancora ero nell’esercizio del ministero sacerdotale feci ottenere un alloggio popolare ad un noto uomo politico gelese al quale un mio lontano parente che dirigeva lo IACP di Caltanissetta voleva negare quell’alloggio che gli era stato assegnato prima delle elezioni. Quella casa era stata pagata un milione al proprietario che se ne andava in America ed un altro milione era stato speso per migliorie. Per cinque giorni di seguito mi recai a Caltanissetta senza riuscire a risolvere il problema. Stanco di attendere inutilmente una qualsiasi risposta mi rivolsi ad un altro mio parente molto influente e in pochi minuti ho ottenuto la desiderata assegnazione. Quando mi presentai al direttore dello Iacp di Caltanissetta mi disse indispettito: “Caspita! Mi ha messo addosso tutta la mafia di Canicattì. Domani le faccio il decreto”.

Venni così a sapere che quel mio parente era un capo mafia. Ricordo che quel direttore dello Iacp di Caltanissetta è stato poi inquisito e condannato per cattiva amministrazione. Da un po’ di tempo a questa parte la stampa ha diffuso la notizia che il governo nazionale ha proposto di affidare la gestione dell’acqua a privati. Noi qui a Gela abbiamo fatto sulla nostra pelle la triste esperienza della privatizzazione della gestione dell’acqua con tutte le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Chi accetta di gestire l’erogazione dell’acqua da quali motivi è mosso? Uno solo: il guadagno. E’ scandaloso! Io mi chiedo: quali oscuri interessi si nascondono dietro la scandalosa proposta del governo? E’ inaccettabile. Tutti i cittadini dovrebbero ribellarsi a questa incredibile proposta del governo. Lo hanno fatto già gli abitanti di Latina : bisogna imitarli. Ci stiamo avvicinando alle elezioni amministrative di Gela. A questo punto è lecito, prima di dare il voto ai nuovi candidati, tracciare un bilancio delle passate amministrazioni e se volete che io sia sincero il mio giudizio non è affatto positivo. Si è molto insistito sulla lotta alla criminalità organizzata e senza dubbio questo è un grande merito. Ma non può bastare.

Le passate amministrazioni hanno lasciato il comune “senza una lira” e con un deficit di sei milioni di euro che non sarà così facile colmare: Ma come è possibile? Come sono stati spesi i tanti miliardi che il comune gestisce? Non solo, ma gli annosi problemi di Gela sono rimasti per la maggior parte irrisolti: il problema fondamentale dell’acqua, i rapporti col petrolchimico, l’occupazione, la manutenzione dei quartieri e delle strade, lo smaltimento delle pratiche burocratiche al comune,, lo sperpero del pubblico denaro, la viabilità, il piano regolatore,il mercato settimanale, il parco eolico, la raccolta dei rifiuti, i rapporti con le nuove zone balneari etc. Invece di quella inutile e costosa illuminazione elettrica tra Gela e Manfria, perché non spendere quelle somme e le altre per quell’inutile consumo per sistemare le nuove zone balneari con la sistemazione delle strade che fanno schifo e con l’approvvigionamento idrico. Andate a visitare le zone balneari tra Scoglitti e Marina di Ragusa e vi renderete conto di quanto sia abissale la differenza tra Gela e Ragusa. Il problema dell’acqua è rimasto irrisolto e la mala gestione di Caltaqua continua a imperversare.

Già molti anni fa in un mio articolo, anche se riconoscevo la mia incompetenza in materia, ho dimostrato l’inutilità e la non convenienza del costoso dissalatore dell’Anic avendo a disposizione la fonte di Bubbonia e ben tre bacini idrici. No, si è preferito far intervenire una società spagnola che, attraverso l’intermediazione di influenti uomini politici, ha assunto un intero esercito di impiegati che bisogna pur pagare. Mi si dice addirittura che alcuni anni fa quando Caltaqua ha aumentato le tariffe per il consumo dell’acqua ( che meriterebbe un altro nome, ma si continua a dire che è potabile anche se è gialla e ferruginosa) il Comune di Gela che partecipa con una quota rilevante alla gestione dell’ acqua ha dato il suo assenso. Per il parco eolico una ditta di Palma Montechiaro specializzata nel settore ne ha proposto la creazione. Ha avuto un’assudo divieto. Eppure doveva fornire energia elettrica a ben trecentomila persone. Tutti d’accordo nel dire no: sindaco e consiglieri comunali. Forse la ditta ha avuto il grave torto di non fare promesse ad alcuno. Si sono fatte infinite riunioni sul piano regolatore, sul mercato settimanale, sullo smaltimento dei rifiuti, ma i problemi sono rimasti regolarmante irrisolti. Non parliamo della gestione finanziaria del comune. Sono stati sprecati miliardi di euro ed alla fine il comune ha chiuso il bilancio con uno spettacoloso deficit. Al comune non c’è una sola lira disponibile e i tanti fornitori del comune aspettano inutilmente le loro spettanze. In compenso sono state spese somme ingenti per feste, per concerti con cantanti famosi e per manifestazioni pseudo culturali. Ma gli amministratori erano così incoscienti da non accorgersi del grave buco che stavano provocando nel bilancio comunale? Anche se è doveroso riconoscere che qualcosa si è fatto per risolvere i problemi della viabilità, per i rapporti con lo stabilimento petrolchimico, se dobbiamo essere obiettivi, purtroppo il nostro giudizio non può che essere del tutto negativo.


Autore : Antonio Corsello

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