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notizia del 07/10/2007 messa in rete alle 16:12:47
Spezzare una lancia contro il celibato dei preti
Da alcuni giorni tiene banco sui giornali la notizia di un sacerdote di un piccolo paese del Padovano che ha manifestato ai fedeli di essere innamorato di una ragazza e che intende sposarla.
Alcuni affermano che questo giovane parroco ha già avuto un figliolo dalla ragazza.
Il vescovo ha subito invitato il parroco di non dire messa e di dimettersi, ma il sacerdote non ha nessuna voglia di appendere al chiodo il suo abito talare, con l’appoggio dei suoi parrocchiani.
E’ questo un episodio che si verifica spesso in molti centri piccoli e grandi del nostro Paese. I parrocchiani quasi sempre non sono per le dimissioni, perché sono affezionati al loro parroco. Anche a Gela abbiamo avuto di questi episodi.
Mi chiedo perché in un periodo di crisi di vocazioni il Vaticano non vuole approvare il matrimonio dei sacerdoti? Si risolverebbero molti problemi e finirebbe anche una certa ipocrisia…
E’ risaputo infatti che tutti gli uomini e le donne sentono a una certa età forti stimoli sessuali e sia gli uomini che le donne cercano il matrimonio. E’ la natura che spinge gli esseri umani di cercare l’altro sesso. Vietarlo – secondo me – è un errore.
In verità Papa Ratzinger aveva posto questo problema in conclave recentemente (e cioè in convegno cardinalizio), ma questi ultimi (tutti vecchi, anziani) hanno risposto un garbatissimo “no”.
Il celibato (forzato) dei preti non è una verità di fede.
Durante il secondo conflitto mondiale venni sballottolato in Croazia col mio Reggimento. In quei luoghi la religione dominante è quella ortodossa, che permette il matrimonio ai preti.
Vicino al grande magazzino, che fungeva da casermone per i nostri militari, viveva un sacerdote con la sua famiglia. Lo ammiravano come uomo e come sacerdote, perché era una distinta persona molto attaccata ai due figli, alla moglie e alla sua chiesa.
Parlava bene la lingua italiana e spesso mi fermavo a chiacchierare con lui.
Mentre nella chiesa protestante è permesso l’uxorato, in quella cristiana il matrimonio è ancora tabù. Qualche autorevole esponente del Vaticano ha detto chiaramente che il celibato dei preti non è un dogma, ma solo una norma disciplinare, che può essere modificata e aggiornata.
Basterebbe un referendum in tutte le chiese e sono certo che il 99% dei fedeli direbbe “si” al matrimonio dei preti.
La crisi delle vocazioni è dovuta – io credo – ad una cultura secolarizzata e la Chiesa potrebbe invece “recuperare” almeno in parte i 5 mila preti che, solo in Italia, hanno lasciato le sacrestie per sposarsi.
E siccome la popolazione italiana è costituita più da donne che da uomini, con l’autorizzazione del matrimonio ai preti, si colmerebbe in parte questa lacuna.
Autore : Gino Alabiso
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D'accordissimo con quanto scritto dall'autore, solo una precisazione: in realtà in Croazia la religione predominante è quella cattolica...sicuramente ci sono delle comunità ortodosse, dove ci sono minoranze serbe, ma rappresentano appunto delle minoranze.
Autore: Michela Del Mistro
data: 08/10/2007
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