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notizia del 04/10/2008 messa in rete alle 13:12:51
Trionfo dell’ignoranza
Mi è stato riferito che un sacerdote nella sua omelia domenicale ha rilevato che io non capisco le Sacre Scritture e non le so interpretare. Veramente, secondo i dettami del vangelo, piuttosto che sentenze avventate, io m’aspettavo una visita caritatevole, un rispettoso dialogo e magari un paterno rimprovero. Credo di avere il diritto e il dovere di manifestare le idee che Dio ispira nel mio cuore. Nessuno al mondo, neppure la Chiesa, ha il diritto di pretendere che io rinunzi alle mie facoltà intellettive. Si fa presto a pontificare di fronte ad una stretta cerchia di fedeli devoti. Ci vuole un dibattito aperto, pubblico, dopodiche, se qualcuno riesce a dimostrare la falsità delle mie idee, io lo ringrazierò e ne farò pubblica ammenda.
E fortuna che ci troviamo nel secolo ventunesimo, perché se avessi espresso questi concetti poche centinaia d’anni fa, io sarei stato bruciato vivo. In due miei ultimi scritti e in una mia trasmissione televisiva ho esposto le mie idee sul dogma della Divina Ispirazione della Bibbia e sulla sua presunta inerranza.Ho avuto molti consensi, ma anche feroci reazioni da parte di cattolici scandalizzati . Nessuna argomentazione contro le mie tesi. Unica contestazione:” Tu, ex sacerdote queste cose non le puoi dire. Perché non le hai dette quando eri ancora nell’esercizio del ministero?”. Non le ho dette perché anch’io ero ignorante e le dico adesso perché solo adesso le ho capite. C’è da meravigliarsene? Non c’è forse una maturazione nelle nostre idee? Ebbene io affermo che la Bibbia, e peggio ancora il Corano, sono libri molto discutibili. Il pur dotto sacerdote che mi ha contestato ha dimenticato la prima pagina del Catechismo romano che dice che Dio è un Essere Perfettissimo.
Ma il Dio della Bibbia spesse volte è un Dio molto imperfetto, creato a misura d’uomo.Per essere buoni cristiani non è affatto necessario essere anche completamente cretini. La Bibbia è chiarissima e non ha alcun bisogno di essere storicizzata o interpretata. Dov’è la perfezione di Dio quando la Bibbia commina la pena di morte per gli omosessuali (povero Crocetta!), per chi non osserva il sabato, per chi mangia il sangue, per il figlio ribelle e bevitore, per i coniugi che fanno l’amore durante le regole, per il padrone del bue che ha ucciso un uomo, per chi ti incita ad adorare falsi dei etc.? E’ forse oscuro il significato di Deut.25,11:” Se due uomini si azzuffano tra loro e la moglie di uno di essi si avvicina per liberare il marito dalle mani di chi lo percuote, stende la mano e afferra costui alle parti vergognose, le taglierai la mano”? Può mai esser vero che Dio abbia ispirato l’autore sacro a giustificare il padrone che uccide lo schiavo se dura uno o due giorni ?( Esodo 21,21) E come spiegare Deut. 23,2:”
E’ escluso dall’adunanza del Signore chi ha testicoli contusi e il membro virile mutilato”? Mettiamoci anche tutte quelle leggi stupide(qualcuna addirittura immorale) di cui ci parla la Bibbia:il sacrificio di tante povere bestie, il divieto degli animali immondi o soffocati, le leggi sul sangue e l’impurità della donna per sette giorni durante le regole e se uno si siede sulla sedia su cui si è seduta la donna impura diventa impuro anche lui per un giorno. Aggiungiamo lo sterminio degli Amaleciti chiesto a Saul dal profeta Samuele, l’esaltazione dell’eccidio di 450 sacerdoti del falso dio Baal operato da Elia, Dio che chiede ad Abramo di uccidergli il figlio Isacco, il racconto della favola del peccato originale in cui Dio ci fa una figura meschina e pur volendo l’uomo felice si fa vanificare dal diavolo, sua creatura, i suoi divini disegni. Potremmo continuare l’elenco all’infinito. Rileviamo solo che la Bibbia è stata scritta ad uso e consumo del popolo ebraico prediletto da Dio che più volte gli promette l’esenzione da ogni malattia. La storia anche recente ha dimostrato la falsità di questa predilezione.
Se Dio ama un popolo più di un altro è un Dio falso. Sentite l’ultima mostruosità: “Avvenne che i figli di Dio videro che le figliuole degli uomini erano piacevoli e se ne presero per mogli fra tutte quelle che più loro piacquero… C’erano i giganti sulla terra a quei tempi ed anche dopo, quando i figli di Dio s’accostarono alle figliuole dell’uomo e queste partorirono loro dei figli. Sono questi i famosi eroi dell’antichità” (Genesi 6,1. I figli di Dio, secondo gli esegeti, sono gli angeli che si materializzarono e si unirono alle belle figliole degli uomini. Più stupidi di così… E sentite l’ultima: un soldato di Davide con un solo colpo di lancia uccise ben ottocento nemici. Non manca niente nella Bibbia: ci sono perfino le spacconate. Se si continua a definire parola di Dio anche queste amenità, per me è segno evidente di ottusità mentale. In pratica si vorrebbe far entrare l’asino per la coda. Non si può dire che sia tutto falso nella Bibbia.
Ci sono in essa pagine meravigliose e spiritualmente elevate. Restano le molte lacune .Quel sacerdote che mi ha rimproverato di non capire la Bibbia non ha capito che le mie idee collimano perfettamente col pensiero della stragrande maggioranza dei Padri del Concilio Vaticano II i quali avevano capito bene tutte le contraddizioni e stupidità della Bibbia e avrebbero voluto restringere il concetto della Divina Ispirazione e Inerranza della Bibbia alle sole verità salvifiche, cioè a quelle verità che interessano la nostra salvezza.Tutto il resto, come dico io, è ciarpame da cestinare. Un gruppo di vescovi capeggiati dall’arcivescovo di Palermo cardinale Ruffini scrisse a Paolo VI :” La formula “veritatem salutarem” era stata volutamente introdotta per restringere l’inerranza alle sole cose soprannaturali, essa contrastava apertamente con L’insegnamento costante della Chiesa; avrebbe aperto la strada all’audacia degli esegeti, avrebbe inferto un colpo gravissimo alla vita della Chiesa” (Mannucci:La Bibbia come parola di Dio pag.256). Paolo VI, spaventato, avocò a sé la questione, riservando ai biblisti “lo studio successivo della questione”.
Vinse una sparuta minoranza integralista, retrograda e prigioniera del dogma. Ma fino a quando? Quei “passi che fanno difficoltà” continueranno in eterno a fare difficoltà fino a che la Chiesa non si deciderà a confessare umilmente di non essere così infallibile come abusivamente crede di essere. C’è chi si spaventa di fronte a questa evenienza. Niente di più sbagliato. Essa uscirà indenne da questa dura prova e diventerà più vera e più credibile perché Dio ha promesso alla sua Chiesa l’indefettibilità, non l’infallibilità che è un attributo che spetta solo a Dio. Le capisce queste cose il mio amico sacerdote che mi contraddice? Io avanzo formale richiesta per un pubblico dibattito su questi temi, rispettoso da entrambe le parti, anche se so in partenza che la mia richiesta, come al solito, rimarrà inevasa. Il cammino delle idee è lento e faticoso, ma inarrestabile.
Autore : Antonio Corsello
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Salve Sig. Corsello,
la saluto con caloroso affetto e profondo rispetto,inizio questo mio commento con la speranza che venga publicato per intero,cosi da poter dare l'opportunita a chi legge di assistere ad un piacevole e pacifico dibattito sul libro più bello del mondo
Autore: Rocco Casciana
data: 15/10/2008
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