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notizia del 23/05/2009 messa in rete alle 12:29:10
Interruzione della fornitura di acqua le proteste e la rabbia di un cittadino
Interruzione del servizio di fornitura acqua, con distacco del contatore, al condominio di via Manzoni, 111 – Gela. I fatti: Alle ore 10,00 del 27/04/2009, le maestranze di Caltaqua, hanno scollegato e piombato il contatore dell’acqua. Alla signora, che aveva permesso loro l’accesso nell’androne del palazzo dove è allocato il contatore, hanno riferito che tale operazione era giustificata dalla morosità del codominio.
L’amministratore, informato immediatamente, si è recato presso gli uffici di Caltaqua dove ha contestato l’accaduto, producendo tutte le ricevute dei pagamenti effettuati al 50% come da Ordinanza Sindacale del 25/06/2003 a seguito della non potabilità dell’acqua. Ha anche rimarcato che il distacco del contatore non era stato preventivamente comunicato né all’amministratore stesso né al condominio e che l’accaduto non era comunque giustificabile dal momento che Caltaqua ha sempre affermato di operare il distacco dei contatori agli utenti morosi al 100% (vedi i ripetuti articoli delle pagine dedicate alla cronaca di Gela di quotidiani regionali e dichiarazioni simili nelle trasmissioni delle TV locali ).
L’impiegato di Caltaqua ha riferito che la Società ha bisogno di far cassa e che non è più disposta ad attendere la decisione in merito alla attribuzione del costo per l’acqua non potabile e che soltanto il pagamento del rimanente 50% delle fatture oltre alla quota fissa per l’intervento di distacco del contatore avrebbe permesso il ripristino del servizio di fornitura dell’acqua. L’assoluta necessità di poter disporre al più presto del bene prezioso, qual’è l’acqua, hanno indotto l’amministratore a procedere così come disposto da Caltaqua. Alle ore 14,30 dello stesso giorno è stata ripristinata la fornitura.
Considerazioni: Si ritiene Caltaqua responsabile di interruzione di Pubblico Servizio in assenza di cause di forza maggiore con l’aggravante di avere, unilateralmente e senza alcun preavviso, effettuato il distacco del contatore imponendo all’amministratore del condominio il pagamento del 100% delle fatture per il ripristino del servizio, pur esistendo già una Ordinanza Sindacale del 25/06/2003, che stabilisce invece il pagamento al 50% per effetto della qualità dell’acqua non potabile. Si chiede, pertanto, la restituzione delle somme non dovute pari a euro 1671,75 oltre a euro 100,54 quale costo imposto da Caltaqua per il distacco del contatore. In relazione ai fatti sopra esposti, non si giustifica il comportamento a dir poco arrogante di Caltaqua per avere effettuato il distacco del contatore, imponendo le proprie regole, senza il dovuto preavviso agli utenti e trascurando l’Ordinanza Sindacale del 25/06/2003 in merito giustificando il tutto con l’esigenza di far cassa. Incomiabile senza dubbio la lotta che il nostro sindaco conduce contro la criminalità, ma che dire dell’arroganza di una società che se ne infischia altamente dell’ordinanza del sindaco di pagare il canone dell’acqua al 50% e taglia la fornitura del prezioso liquido senza neppure avvertire l’interessato? E’ o non è un abuso ed una sopraffazione anche questa? E che dire poi del riallacciamento che per alcuni viene pagato 100 euro e per altri 210 euro? Caltaqua fa il bello e il cattivo tempo e noi restiamo a guardare.
Autore : Antonio Corsello
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