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notizia del 07/02/2007 messa in rete alle 12:12:59
Sulla vicenda Morinello-Diliberto
A Gela succede di tutto. Il bianco diventa nero e la verità è capovolta.
L’On. Diliberto ha avuto l’iniziativa di convenire in giudizio per risarcimento danni il gelese dott. Giulio Cordaro, una delle poche persone ad avere esposto l’orgoglio e il coraggio di denunziare un fatto alquanto deplorevole che offende la nostra Città e allontana di più dalla politica l’elettorato locale che aspirava ad avere un proprio deputato al Parlamento nazionale. Ci si domanda: perché l’on. Morinello (che ora è disposto a testimoniare a favore del Cordaro) non ha promosso per primo, in quanto leggittimato in proprio, l’azione risarcitoria? E il Sindaco di Gela,superando ogni barriera politica o di partito, non ha pensato, nella qualità, anch’egli per primo di rivendicare il danno perpetrato a detrimento della città da lui rappresentata? L’etica dei comportamenti umani non è forse alla base della legalità? E perché L’on. Diliberto non viene a Gela a spiegare il motivo della mancata promessa? Crede davvero che questo sia un popolo di grulli? Possono gli intrighi della politica calpestare i precetti della morale comune?
Sono tutte domande a ritroso che lasciano tanta amarezza.
Ora, non avendo – né il Morinello né il Sindaco – sentito il bisogno di tutelare l’uno se stesso e l’altro la città intera, non dovrebbero entrambi, avendone il diritto, intervenire volontariamente nel giudizio, associandosi al Cordaro? E se anche il Diliberto dovesse abbandonare l’azione civile, il Cordaro non dovrebbe continuare la controversia fino alla decisione?
Se tutto questo non avverrà, la Città di Gela, con i suoi 80 mila abitanti, avrà sempre la cattiva sorte di subire – da vicino e da lontano – sopraffazioni e abusi di ogni sorta.
Autore : Angelo Vitale
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