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notizia del 01/06/2004 messa in rete alle 11:49:27
La leggenda del Castelluccio
Tra le tante leggende terranovesi vi è quella del Castelluccio che ancora oggi si racconta con molto fervore.
Si narra che a Monte Castelluccio sa circa dieci chilometri dal centro abitato di Gela, nel maniero costruito nel periodo normanno-svevo, esisteva una bellissima Castellana dalla lunga chioma nera, la quale con la sua melodica voce incantava i contadini della zona e i molti viandanti che lavoravano nella sottostante pianura.
I più vecchi braccianti agricoli narrano che in quel castello accadevano cose strane e quei contadini giunti una volta nelle vicinanze del castello venivano attratti da un voce melodiosa per poi scomparire. Altri anziani contadini asserivano un tempo, di aver visto notte tempo, un cavaliere con l’armatura luccicante aggirarsi intorno alla fortezza per poi scomparire nella oscurità. Queste stranezze mettevano certamente paura ai numerosi viandanti i quali spesso rifiutavano di andare a lavorare nella zona, mentre i proprietari dei fondi limitrofi si mostravano molto prudenti a non avvicinarsi troppo al castello. La fantasia popolare racconta anche che fra quelle mura secolari del castello vi fossero dei fantasmi e che si trovasse nascosto un tesoro ovvero “a travatura”. Di tutto ciò non c’è alcuna traccia storica a conferma di quanto raccontato dalla gente.
La credenza popolare inoltre narra che la bella Castellana indossava sempre un manto azzurro e che nelle notti di luna luccicava intensamente. Ella dimorava nel castello e si occupava della servitù ed accoglieva nel maniero i cavalli, in occasione delle riunioni indette dal signorotto per discutere spesso di argomenti militari. Il castello serviva a vigilare contro le eventuali incursioni saracene soventi a quei tempi. Ancora oggi non è dato sapere se sia esistita veramente la bella Castellana come si racconta, oppure sia una leggenda popolare tramandatasi nel tempo.
Di vero, però esiste un tunnel dentro il castello che porta fino dentro la città di Gela e precisamente dentro la chiesa di San Benedetto, conosciuta questa come “A Batia”. Nessuno si è mai avventurato a percorrere il tunnel per esplorarlo se-guendo il tracciato che appare evidente. Le recenti ricerche storiche effettuate da alcuni storici locali as-seriscono che il Castello possa essere addirittura di epoca araba, e che successivamente fu completato dai normanni.
Autore : Renzo Guglielmino
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I Vostri commenti
IO abito a gela...una bellissima città comunque io so che in quel castelluccio ci sia un tunnel collegato alla torre di manfria che in passato era il mezzo di comunicazione per 2 giovani. Adesso lì si radunano tutti i tossici dipendenti. Io vorrei sapere qualcosa di più su questo castelluccio.. Si può???
Autore: Kiara
data: 05/04/2008
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