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Corriere di Gela | Quale futuro per la città del petrolio
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notizia del 02/03/2008 messa in rete alle 11:42:06
Quale futuro per la città del petrolio

I recenti fatti di cronaca accaduti a Gela “città del petrolio” con gli interventi della magistratura e delle Forze dell’Ordine, hanno aperto nuovi orizzonti e dato fiducia alla città ed a tutti quei cittadini onesti e laboriosi che hanno sempre creduto nella legalità e nel risanamento del paese. Molti sostengono che il rinnovamento passa anche attraverso turbolenze e sacrifici, tra orgoglio e passione. Questa volta bisogna dare merito all’azione coraggiosa dei responsabili della pubblica amministrazione comunale, se hanno rivolto maggiore attenzione ai grossi problemi di mafia, mentre poca sensibilità sembra essere stata rivolta dagli stessi alla crisi idrica, alla scarsa manutenzione delle strade urbane, al turismo ed ai beni culturali cittadini. A tal proposito è deprimente constatare che nessun pulman di turisti si soffermi nei nostri siti, pur importanti e famosi, quali le mura Timoleontee di Caposoprano, l’Acropoli greca con l’attiguo “Bosco Littorio”, dove è stato portato alla luce un “mercato popolare” risalente alla Gela Ellenica.
C’è poi il “Castelluccio” di origine medievale, la “cinta muraria federiciana” che ancora oggi si scorge lungo il perimetro urbano. Ma il gioiello principale di Gela rimane il bel Museo Archeologico di quartiere “Molino a Vento”.
Di fronte a tanta ricchezza storica, sarebbe ora che le nuove forze politiche, che andranno a costituirsi, rivolgessero le loro attenzioni verso questa nostra dolente città.
E se per un verso viene chiesto con urgenza l’intervento della “mano pubblica” perché favorisca la rinascita vera del paese, l’altro versante si fa appello alla buona volontà delle imprese e delle attività commerciali operanti nel territorio al fine di incentivare il mercato del lavoro, rivolgendo l’attenzione alla manodopera giovanile, evitando così la loro fuga verso lidi lontani di lavoro e gli adescamenti da parte di malavitosi senza scrupoli.


Autore : Renzo Guglielmino

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