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notizia del 19/12/2006 messa in rete alle 09:59:49

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Continua la marcia del Gela
Espugnare Celano. Per cullare un nuovo sogno, rappresentato dal primato in classifica. Vincere in Abruzzo non è facile, ma è pur sempre un risultato alla portata del Gela, riavvicinatosi alla vetta grazie ai tre punti ottenuti a spese della Pro Vasto e alla concomitante sconfitta subìta dalla capolista Sorrento a Monopoli. Nel caso in cui dovesse tornare in Sicilia con i tre punti in saccoccia, conquistando quel successo esterno che manca da più di due mesi, il complesso di Sorbello troverebbe un folto e caloroso nella gara successiva, vale a dire nello scontro diretto con il Sorrento che sarà disputato sabato ventitre dicembre al Vincenzo Presti, e qualora i biancazzurri si presentassero al grande evento con un distacco in classifica dai campani non superiore ai cinque punti, un eventuale successo riaprirebbe del tutto i giochi per la prima piazza.
Considerato inoltre che a Gela le grandi del campionato hanno sinora perduto o in ogni modo sofferto in misura eccessiva, patendo anche l’apporto pressante della tifoseria locale, la vittoria sul Sorrento appare paradossalmente meno proibitiva se paragonata al successo esterno di Celano che tutti auspicano e, a dire il vero, s’attendono. Il divario tra l’undici di Sorbello e i prossimi avversari è indiscutibile, ma la preoccupazione principale risiede nell’approccio alla gara che mostreranno Comandatore e compagni, poiché un certo appagamento dovuto al faticoso successo ottenuto sulla Pro Vasto ed un pensiero costante rivolto alla sfida contro il Sorrento potrebbero distrarre i giocatori gelesi rendendoli meno invulnerabili per gli avversari.
Il Celano è reduce da due successi casalinghi consecutivi, rimediati però a spese di rivali non eccelse quali Cassino e Rende, ma è comunque in gran crescita, e va dato atto al tecnico Petrelli, uomo di grande esperienza, d’aver in qualche modo limitato i danni nonostante la modestia dell’organico a propria disposizione. La matricola abruzzese si schiera con il 4-4-2, ha tanti giovani in rosa, tra i quali spiccano i due attaccanti Ciofani e Ambrosini, dispone di una retroguardia perforabile, mentre a centrocampo annovera i giocatori migliori, con il leader Amenta, ex del Vittoria, nel ruolo di trascinatore sul terreno di gioco. La squalifica dell’esterno Gentili dovrebbe riaprire le porte all’ex del Gela Luca Campanile, al crepuscolo della sua carriera a seguito dei numerosi infortuni che ne hanno frenato l’ascesa, ma dopo tante settimane in panchina e con il dente avvelenato per la sua deludente esperienza in Sicilia il fantasista del Celano, qualora venga utilizzato, potrebbe creare grattacapi. Al di là delle insidie che nasconde la gara, qualora il Gela dovesse mettere in campo la giusta concentrazione e determinazione, potrebbe tranquillamente sfruttare la superiorità qualitativa per aver ragione degli avversari.
L’opaca prestazione avuta contro la Pro Vasto non oscura le potenzialità della squadra di Sorbello, perché rientra nell’ordine naturale delle cose una flessione momentanea dettata da episodi o situazioni particolari, quali le assenze di elementi importanti o le difficoltà create dagli avversari sul piano tattico. E contro i vastesi una serie di fattori hanno effettivamente condizionato il rendimento di Fabbro e compagni: le assenze di Grando e Mancini in difesa, il campo leggermente pesante che ha frenato gli slanci dei biancazzurri non potendo peraltro giocare con la palla a terra, l’atteggiamento sbarazzino mostrato dalla squadra di Puccica con i tre attaccanti che sin dall’inizio dell’incontro hanno pressato i difensori gelesi, la giornata di scarsa vena emersa in alcuni elementi solitamente impeccabili quali D’Aiello, Berti, Cirillo (nella foto), Di Franco e Ceccarelli.
Negli ultimi venti minuti di gara l’ingresso di forze fresche quali Golia e Ikè hanno rivitalizzato il Gela, e soprattutto il nigeriano ha messo in crisi gli avversari, ma a decidere il match ci hanno pensato i soliti Cirillo e Ceccarelli, sino a quel momento inesistenti, con il primo che ha propiziato la rete del secondo, sempre in agguato all’interno dell’area di rigore (e per Ceccarelli sono cinque gol nelle ultime sei gare).
Una vittoria ottenuta ancora una volta grazie allo straordinario carattere di questa squadra, sempre reattiva e grintosa, e mai sovrastata dagli avversari nel corso del torneo. A Celano sarà una gara strana perché mancheranno in panchina i due tecnici, Petrelli e Sorbello, entrambi squalificati, ma per quanto concerne il Gela, ci si affida ad un alternativa di lusso avendo Tommaso Napoli sostituito perfettamente l’allenatore acese nell’ultimo impegno di campionato. L’unico assente per i biancazzurri, oltre alla cronica defezione di Omolade, sarà il terzino Grando che sconta la seconda delle tre giornate di squalifica comminategli dal giudice sportivo. Al suo posto sulla fascia sinistra giocherà Fabbro, con Mancini che rientra al centro della retroguardia al fianco di D’Aiello, e con l’appesantito ma sempre efficace Sapienza impiegato sulla corsia di destra. Per il resto l’undici titolare non dovrebbe presentare altre novità, ma Ikè e Golia sperano in un regalo del mister, ricevendo magari un’inaspettata maglia da titolare.
Autore : Paolo Cordaro
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