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Corriere di Gela | Gela, play out: si comincia a Tivoli
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notizia del 25/05/2003 messa in rete alle 08:41:21

Gela, play out: si comincia a Tivoli

Due settimane di spasmodica attesa hanno preceduto il primo atto dei play-out, che vedrà il Gela (nella foto, il portiere Castelli e il difensore Cataldi), di scena a Tivoli. Quattordici giorni caratterizzati da dichiarazioni nel clan gelese aventi il fine di caricare l’ambiente in vista dei centottanta minuti che valgono la stagione, affermazioni che tuttavia vanno prese per le pinze valutando attentamente il loro contenuto. Una frase di Ruisi soprattutto ha un po‚ fatto storcere il naso, avendo il tecnico palermitano asserito che il Gela difficilmente si lascerà sfuggire l’obiettivo della salvezza, in quanto dispone di un organico nettamente superiore a quello del Tivoli sotto l’aspetto qualitativo. Dietro tale affermazione risiede la sincera convinzione in una lapalissiana superiorità tecnica nei confronti degli avversari, o trattasi di parole pronunziate al fine di conferire ai propri giocatori una maggiore sicurezza nei loro mezzi? Confidiamo nella seconda ipotesi, augurandoci che il Gela non si presenti in terra laziale con la supponenza di chi crede di poter fare un solo boccone della “modesta avversaria” La beffa risiede dietro l’angolo e, d’altro canto, appare più logico nutrire una certa diffidenza verso i giocatori di Crialesi poiché, e questo Ruisi dall’alto della sua esperienza non dovrebbe trascurarlo, nei play-out spesso e volentieri il tasso tecnico dei ventidue uomini in campo conta molto relativamente, quanto invece è la condizione psico-fisica a determinare o meno la salvezza dell’una o dell’altra squadra. Non ha importanza che Formi-sano sia un giocatore di qualità nettamente superiore a quella del suo modesto di-rimpettaio Palermo, se poi in campo l’ex centrocampista dell’Igea non si regge in piedi. Tanti fattori in questo momento potrebbero giocare a favore del Tivoli, il quale se la gioca alla pari con la formazione gelese: da un anno si preparano psicologicamente a questo duplice impegno, non sono alle prese con elementi fondamentali che accusano problemi di natura fisica analogamente ad Erbini e Procopio nel Gela, traggono forza dai precedenti in campionato in cui hanno sopperito con il cuore e l’agonismo all‚inferiorità tecnica. Per questo motivo i giallo-rossi di Ruisi dovranno affrontare i laziali con umiltà e sacrificio, cercando di resistere agli attacchi di un Tivoli che dispone comunque di alcuni elementi molto validi, giunti a fine gennaio e pertanto mai scesi in campo contro il Gela in campionato.

Incute un pò di paura soprattutto l’attacco, un perfetto mix di potenza e velocità, costituito dall’ex-acese Scichilone (riserva di Protti a Livorno nella passata stagione in C1) e dal forte Sansovini, artefici di un buon girone di ritorno. Non è da escludere, tuttavia, che Crialesi si giochi la carta Doria, elemento sguizzante ma abbonato agli infortuni. I pali sono difesi da un pezzo da novanta quale Visi, per tanti anni portiere del Pescara e nel 1992 titolare nell’under 21 di Maldini. Per il resto mancano elementi da citare, a dimostrazione di una certa modestia dell’organico laziale, modestia che però, lo ribadiamo per l’ennesima volta, non deve illudere la tifoseria gelese in quanto agli avversari non mancheranno i mezzi per sopperirvi.
Il Tivoli scenderà in campo con il consueto 4-4-2. Sebbene abbia conquistato in casa ventuno dei ventisei punti ottenuti complessivamente, tra le mura amiche la formazione amaranto ha subìto ben otto sconfitte, per cui non risulta di certo proibitivo espugnare il campo laziale. Per quanto concerne il Gela Ruisi può fare af-fidamento sull’intera rosa, compreso Erbini, il quale scenderà in campo sin dall’inizio nonostante la pubalgia. La formazione giallorosso potrebbe schierarsi con una difesa a cinque, come accaduto a Foggia, onde evitare di correre rischi nel tentativo di ottenere quel pari che consentirebbe di gestire con maggiore tranquillità la gara di ritorno. Una nutrita rappresentanza della tifoseria gelese si recherà a Tivoli per incitare Lo Bue e compagni, con il piacere aggiuntivo di ricevere l’ospitalità della tifoseria laziale, nell’ambito di un reciproco rispetto necessario per smorzare la tensione in un frangente particolare qual è uno spareggio-salvezza.


Autore : Paolo Cordaro

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