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Corriere di Gela | Il Gela dopo l’amaro cerca il dolce
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notizia del 13/12/2003 messa in rete alle 23:47:03

Il Gela dopo l’amaro cerca il dolce

L’imprevedibilità sembra essere la principale caratteristica del Gela Jt (nella foto il centrocampista Isidoro Izzo) in questa stagione, in grado di spaziare dalla sonora sconfitta interna subita dal Giugliano allo storico successo di Brindisi in casa della capolista. Anche a Barcellona, in un derby nel quale riponeva una considerevole fiducia la tifoseria gelese, abbiamo assistito ad uno dei due volti della formazione d’Ugolotti, peccato si trattasse di quello in-guardabile che induce i supporters di Semplice e compagni allo scoramento, poiché diventa difficile sognare i play off qualora persista una tale discontinuità nei risultati. E dire che l’Igea era scesa in campo senza il capitano La Spada, leader della difesa, con Esposito e Matinella in non perfette condizioni fisiche cui bisogna aggiungere l’esclusione del bomber Rosa sin dal primo minuto in favore del giovanissimo Arigò, andato peraltro a segno. In parole povere era la formazione barcellonese a doversi preoccupare di un Gela che si presentava al D’Alcontres imbattuto da un mese e con il morale (almeno in teoria) alto, ma sul campo si è vista solo la squadra di Bollini. In molti si saranno chiesti se la sconfitta patita nel derby vada considerata come un episodio a se stante o se, al contrario, testimoni l’inadeguatezza dell’organico gelese in relazione all’obiettivo che s’intende perseguire, cioè la zona play off.

Probabilmente appare esagerato e prematuro condannare la squadra in virtù di una semplice sconfitta, al di là del modo in cui sia maturata, ma di certo i prossimi tre incontri che chiuderanno il girone d’andata serviranno a valutare in modo definitivo le potenzialità dell’organico giallorosso. La società è intervenuta sul mercato per colmare la lacuna del mediano tramite l’ingaggio di Izzo, e sicuramente a gennaio acquisterà una punta in grado di sopperire all’incapacità realizzativa della squadra, ma nelle ultime settimane è emerso nitidamente un nuovo problema, scovato dalle formazioni avversarie le quali prontamente ne approfittano. Il nuovo tallone d’Achille è costituito dall’asse Giacalone-Scopelliti. Il primo, difensore che occupa la zona centrosinistra, pur essendo un serio professionista cui raramente difetta l’impegno in campo, non sembra possedere le caratteristiche giuste (velocità, aggressività) per far parte di una difesa a tre. Potrebbe in ogni modo garantire un apporto sufficiente qualora l’esterno sinistro di centrocampo, tramite continui ripieghi in difesa, venga ad aiutarlo. Questo non accade a causa dell’inadeguatezza di Scopelliti sotto l’aspetto difensivo.
La società aveva giustamente prelevato dal mercato gli esterni idonei a svolgere tale compito (Catalucci, Quintoni e all’occorrenza De Carlo), ma mentre a destra Catalucci ha sempre offerto un buon rendimento, il flop Quintoni ha costretto Ugolotti ad utilizzare Scopelliti, per l’appunto poco propenso alla fase difensiva. E così nelle ultime tre gare hanno approfittato dell’asse Giacalone-Scopelliti il Castel di Sangro (vedi gol di Marinucci), il Latina quando ha fatto il suo ingresso in campo la terza punta Simonetti, andata a segno, e infine l’apoteosi si è verificata con l’Igea Virtus, in quanto tutte e tre le reti sono il frutto di conclusioni compiute nella zona di competenza affidata a Giacalone, abbandonato in balia degli avversari.

Forse sarebbe più opportuno puntare per il momento su De Carlo al posto di Scopelliti, specialmente in trasferta, al fine di non sbilanciare troppo la squadra con conseguente impiego di Savio in difesa al fianco di Ferretti e Giacalone.Contro la Fidelis Andria potrebbe verificarsi il medesimo problema: fortuna vuole che ai pugliesi mancherà per squalifica (insieme al difensore Turone) il giocatore più rappresentativo, il capitano Lanotte, attaccante destro che avrebbe dovuto sfidare Giacalone e che nella passata stagione fece ammattire Comandatore andando a segno con un bellissimo gol al Vincenzo Presti.
L’Andria, giovane e validissima formazione allenata da Papagni, si schiera con il 4-3-3, e sebbene manchi Lanotte, il tridente d’at-tacco potrebbe in ogni caso mettere in crisi la difesa del Gela, in quanto numericamente alla pari, quindi è necessario che il centrocampo giallorosso non trascuri mai la fase difensiva. Peraltro i tre attaccanti avversari Di Corcia, Paco Soares e Gragnaniello sono velocissimi, aspetto che potrebbe creare ulteriori disagi a Ferretti e compagni. Non è da escludere infine che l’assenza di Lanotte induca Papagni a schierare il 4-4-2, il che ovviamente favorirebbe non poco la disposizione tattica del Gela. Ugolotti probabilmente potrà fare affidamento sull’intera rosa a propria disposizione.


Autore : Paolo Cordaro

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