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Corriere di Gela | Il Gela riprende a volare
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notizia del 13/11/2006 messa in rete alle 23:10:50
Il Gela riprende a volare

Il ritorno al 4-4-2 regala al Gela un rotondo successo atteso da un mese, liquidando un Marcianise fortemente penalizzato dalle assenze e dall’espulsione del difensore D’Apice decretata sullo zero a zero. Avevamo sottolineato nelle scorse settimane la scarsa incisività offensiva mostrata dai biancazzurri nelle gare casalinghe, essendo scesi in campo con un modulo ad una punta, e domenica si è rivelato sufficiente l’inserimento di un attaccante, Ceccarelli, che spalleggiasse in attacco il bomber Cirillo, per poter scardinare con facilità la difesa avversaria. E’ vero che fino al momento dell’espulsione di D’Apice, verificatasi al 41’ del primo tempo, il Gela non aveva mai impensierito i casertani, ma sin dall’inizio dell’incontro aveva acquisito il controllo sugli avversari e sembrava imminente il conseguimento del vantaggio attraverso una sporadica ma efficace sortita offensiva. Il Marcianise, terzo in classifica alla vigilia della sfida, ha dovuto fare i conti con le assenze di alcuni pilastri, vale a dire Criaco, Molino e Galizia, e il tecnico D’Agostino ha impostato la gara sul piano difensivo, non producendo nulla in attacco e soffrendo dietro sulle folate del Gela, trascinato dal duo Ceccarelli-Cirillo.
Effetto modulo. Il primo è una seconda punta abbastanza insidiosa, sempre nel vivo del gioco, imprime una costante pressione sull’avversario che detiene il possesso della sfera, ma sa pure segnare, come dimostrano le due reti (la prima, inutile, a Nocera) messe a segno sin qui nonostante le rare apparizioni in campo. Cirillo, con un attaccante al suo fianco, diventa devastante, avendo un uomo in meno sulle proprie calcagna e potendo dialogare con maggiore facilità con i compagni di reparto. Ha inoltre sfruttato i maggiori spazi a disposizione, firmando una splendida doppietta che dissipa tutti i dubbi sorti sulla sua concretezza sotto porta.
Il responso del campo è stato chiaro: al Vincenzo Presti, d’ora in poi, ci auguriamo di vedere il Gela schierato costantemente con almeno due punte, sempre che gli infortuni non privino mister Sorbello di tre dei quattro attaccanti a disposizione. Il 4-4-2, peraltro modulo preferito dall’ex-tecnico dell’Acireale, è stato utilizzato in casa contro Cassino, Catanzaro e Marcianise e il Gela ha sempre vinto, mentre il 4-4-1-1 è stato impiegato tra le mura amiche contro Benevento e Lamezia ricavandone solo due pareggi. Considerato il livello del campionato, al Vincenzo Presti Berti e compagni possono battere chiunque, e il terzo posto in classifica conferma che, al di là di una qualità non proprio eccelsa del team gelese, il sogno play-off non costituisce una chimera. E’ un sogno perseguito da Sorbello, dal presidente Tuccio e dai suoi collaboratori, e dagli stessi giocatori. Nota dolente. Gli unici a non credere abbastanza nel sodalizio gelese sono i tifosi, eccezion fatta per quegli irriducibili che non hanno mai abbandonato il club e non hanno mai smesso di tifare. E’ vero che la fiducia è minima verso l’ambiente calcistico locale, e che il fallimento del vecchio Gela brucia ancora, ma adesso è arrivato il momento di reagire e di stringersi attorno ad un giocattolo che in tante piazze siciliane e italiane c’invidiano. A Caltanissetta, Siracusa, Vittoria, Acireale, Modica, Trapani, Marsala, Paternò, Enna, Agrigento, Giarre e Ragusa rimpiangono la serie C, mentre il Gela vive ancora tra i professionisti, e sta addirittura disputando un campionato di vertice, al di là di ogni rosea previsione. Se è vero che apprezzi quel che hai solo quando ti è sottratto, appare necessario che i tifosi si convincano dell’importanza che può assumere la sopravvivenza in C. Se poi non si va allo stadio, pur avendone il desiderio, perché non si vuol pagare il biglietto, o perché si attende gennaio per verificare lo smantellamento o il rafforzamento dell’organico, in tal caso non si può più considerarli tifosi.
Pensiero Monopoli. Il prossimo impegno vede il Gela giocare di nuovo in casa contro il Monopoli secondo in classifica, e in virtù del successo ottenuto con il Marcianise, si attende un’affluenza maggiore tra gli spalti. Sorbello dovrebbe schierare lo stesso undici ammirato nell’ultimo impegno di campionato, eccezion fatta per lo squalificato difensore centrale D’Aiello, espulso in coda alla gara con il Marcianise. Al suo posto quasi certamente sarà utilizzato Fabbro.
Il Monopoli non perde da 34 gare in campionato (38 se si considerano i play-off), e nella passata stagione, in serie D, arrivò secondo dietro la fortissima Paganese di Giacomarro, ma vincendo gli spareggi-promozione ha usufruito del ripescaggio in C2. E pertanto, anche in questo torneo, gli uomini di Bitetto, che non guidava i pugliesi nel precedente campionato (il tecnico era Giusto), sono imbattuti, facendo grande affidamento su una granitica difesa che annovera tra le proprie fila gente del calibro di Paris, Tangorra (tanti anni in B con Genoa, Perugia e Bari) e Caridi.
Quest’ultimo è stato squalificato dal giudice sportivo, ed è un’assenza importante perché il difensore pugliese ha già messo a segno quattro reti in questa stagione (tre su rigore), rendendosi sovente pericoloso nelle incursioni offensive. Avendo dovuto fare a meno, per infortunio, delle seconde punte Memmo e Garofalo, Bitetto, analogamente a Sorbello, ha cambiato modulo passando al 4-4-2 al 4-5-1, ma con tre elementi di qualità dietro l’unico attaccante, l’argentino Galetti, ex del Gela J.T.


Autore : Paolo Cordaro

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