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notizia del 01/03/2003 messa in rete alle 21:54:14

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Il Gela costretto a vincere
Il mondo del calcio sicuramente non sta attraversando un buon momento, avvelenato dalle continue polemiche accese dai dirigenti di numerosi clubs che fomentano l’ira dei tifosi determinando così gli incidenti verificatisi nelle ultime settimane. Secondo un giornalista della “Gazzetta dello sport”, ad alimentare potenzialmente tale tensione con delle affermazioni pericolose avrebbe contribuito in settimana il dirigente del Gela Emanuele Fraglica, factotum della società. Le lamentele tuttavia non sembrano né criticabili né tantomeno evitabili: Fraglica ha forse un pò esagerato minacciando il ritiro del club dal torneo di C2 qualora si verificassero nuovamente in futuro dei torti arbitrali analogamente a quanto accaduto ad Olbia, dove il signor Ciliberto di Merano ha in pratica “manovrato” a proprio piacimento la gara, con la collaborazione degli assistenti di linea, annullando due reti regolari alla formazione giallorosa unitamente ad altri errori compiuti sempre a danno dei gelesi nel corso della gara.
Bisogna ammettere che nel corso del torneo la formazione di Ruisi non è stata tartassata dagli arbitri, ma la direzione di gara a cui abbiamo assistito in Sardegna indubbiamente alimenta qualche sospetto sulla volontà di tarpare le ali a questo Gela, poiché le decisioni adottate dalla terna arbitrale sovente non apparivano motivate, il che induce a pensare alla premeditazione. Le scuse del presidente della Lega di C Mario Macalli hanno comunque calmato le acque nell’ambiente giallo-rosso. E‚ pur vero però che non bisogna trincerarsi dietro i danni arbitrali subiti perché il Gela al di là dell’ottima prestazione ha comunque perduto, e nonostante abbia mostrato segnali di ripresa ha confermato di essere una squadra in difficoltà soprattutto sotto l’aspetto della condizione fisica. A forza di pensare a quei benedetti play-off, pian pianino la formazione di Ruisi si ritrova con solo due punti di vantaggio sul quint’ultimo posto, motivo per cui il doppio turno casalingo contro le campane Gladiator e Nocerina dovrà essere sfruttato positivamente mirando al bottino pieno. Singolare peraltro che, nonostante il Gladiator sia quint’ultimo e la Nocerina terza in classifica, con molta probabilità il Gela dovrà guardarsi maggiormente dall’avversario di domani, sia perché Erbini e compagni per tradizione vanno in difficoltà con le formazioni cosiddette pericolanti, sia perché il Gladiator di Torrisi attraversa un gran momento di forma, rinvigorito dagli innesti invernali, a differenza di una Nocerina in crisi con la società che ha accolto in settimana le dimissioni di Eziolino Capuano. Più che guardare in casa altrui il Gela dovrà tuttavia concentrarsi sulle proprie forze nella speranza che in campo scenda un undici che abbia in corpo la stessa grinta e determinazione profusa ad Olbia. Con il recupero di Procopio, il tecnico Ruisi, graziato dal giudice sportivo che ha evitato di squalificarlo nonostante l’espulsione subita in Sardegna, potrà finalmente contare sull’intera rosa, salvo infortunati delle ultime ore, e ovviamente la tifoseria spera di assistere all’utilizzo di Battaglia, in panchina ad Olbia a causa di un leggero infortunio, dietro le due punte Albano ed Erbini. Come al solito ballottaggio per due maglie a centrocampo tra Formisano, Matinella (nella foto), e Lo Bue. La sfida con il Gladiator avrà inizio alle 14.30 e non alle 15 su richiesta della formazione ospite.
L’avversario. Il Gladiator. Benvenuti nel calcio del nuovo millennio: come son lontani i tempi in cui un allenatore manteneva ben saldo il proprio posto in panchina per l’intere stagione. Al Gladiator invece al primo errore sei esonerato, senza alcuna prova d’appello, motivo per cui la formazione campana è diventata la barzelletta d’Italia, con i giornalisti nazionali che non mancano mai di risaltare come i dirigenti della squadra di Santa Maria Capua Vetere abbiano cambiato ben sei tecnici nel corso della stagione. Proviamo ad elencarli, sperando di non dimenticarne nessuno: Ussia, Geretto, Tortora, Palombo, Vescovi e l’allenatore attuale Fortunato Torrisi. Comunque sia la formazione nerazzurra sembra aver raggiunto una dimensione ottimale e al momento gioca piuttosto bene rinvigorita dai due innesti in attacco Majella, proveniente dal Varese e autore di venti reti nella passata stagione con la maglia dell’Isernia, e soprattutto lo sguizzante Poziello, prelevato dalla Salernitana e una delle scommesse fallite da Zeman. I due attaccanti hanno soppiantato gli idoli della curva Romano e Di Maio, ovvero coloro che trascinarono il Gladiator dall’Eccellenza in C2, ma continuano a rivelarsi sempre utili quando chiamati in causa. Altri giocatori hanno rafforzato l’organico: Cunti, Ottobre, Avolio e in particolare il difensore Ziliani, ex-Italia Under 21 e perno centrale nelle retroguardie di Brescia e Cosenza. Torrisi schiera i suoi uomini con un lineare 4-4-2.
Autore : Paolo Cordaro
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