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notizia del 07/12/2012 messa in rete alle 21:46:25
Sandra La Terra e il campione Monteiro
Tra gli sport acquatici, il kitesurf non è per così dire l’attività che si può “improvvisare”. Questa realtà in continua evoluzione ha messo radici anche a Gela. Sandra La Terra è una delle giovani kiter che da circa cinque anni è entrata in questo ambiente. La contabile-amministrativa trova sempre tempo per uscire in mare. «Essere spinti dal vento – dichiara la sportiva gelese – è una sensazione indescrivibile». L’incontro fortuito con altri kiters l’ha incuriosita e non poco. Vince una vacanza a Capo Verde, (al largo dell’Africa occidentale) luogo presso cui incontra l’ex campione di kitesurf, Mitu Monteiro. Inizia a prendere lezioni a Gela, guidata dall’istruttore Giuseppe Falcone. E’ da poco rientrata dal Brasile, mèta ambita dai kiters del mondo. Ogni anno ad agosto Gela ospita l’evento sportivo che richiama kiters e curiosi da tutta Italia. In città sono circa venticinque i giovani appasionati.
– Sandra, ricordi la prima uscita in mare?
«Certamente. All’inizio si impara a manovrare l’ala sulla sabbia. Basta fare un corso necessario ai fini della sicurezza».
– Chi pratica Kitesurf deve essere anche un ottimo nuotatore?
«Non necessariamente. Basta essere muniti di giubbotto. E’ uno sport che si pratica in gruppo, non si esce in mare da soli.».
– C’è un età specifica per iniziare e soprattutto per smettere?
«Nel mondo ci sono bambini che già a otto anni praticano il kitesurf. In Brasile ho visto kiters di settant’anni, il che dimostra che si può praticare fin quando il fisico lo permette».
– In quanto tempo si può imparare?
«Con le prime lezione riesci già a muoverti sulla tavola e pian piano l’esperienza fa il resto. E’ uno sport che, se fatto con prudenza, è straordinario».
Autore : Martina La Gristina
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