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notizia del 11/03/2011 messa in rete alle 21:32:48
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Gela, dimenticare Foggia
Osservata la penultima sosta di campionato, si ritorna in campo per un trittico che vedrà il Gela ospitare dapprima la Juve Stabia, per poi fare visita al Viareggio ed al Cosenza, prima dell'ultima sosta (3 aprile), da cui inizierà il «tour de force» finale - inaugurato dal derby casalingo contro il Siracusa - che porterà dritto al termine della “Regular Season” il 15 maggio (trasferta all'Arena Garibaldi di Pisa). Si entra, per i pochi che non l'avessero ancora capito, nel vivo della stagione, in cui si decide tutto o quasi.
La sosta poteva servire per tracciare un bilancio del cammino fatto, anche statistiche alla mano. Sarebbe però inverosimile un tale approccio, ovvero poco significativo, reso tale dalla rivoluzione operata a gennaio dalla proprietà, con un Gela attuale totalmente diverso da quello precedente. E' al cammino del Gela di Ammirata a cui si deve, con tutta evidenza, guardare. Finora 4 le gare; solo 3 i punti in saccoccia sui 12 potenziali. Pareggio interno con il Lanciano (1-1), secca sconfitta a Lucca (3-0), altro “ics” fra le mura amiche contro il Foligno (0-0) e pareggio con tanto di recriminazioni a Foggia (2-2). Capitan Cardinale e compagni, quindi, devono ancora bagnare con una vittoria il ritorno alla guida della maggiore società calcistica gelese di Fofò Ammirata. Invero, il club del presidente Tuccio non ha ancora vinto da quando ha “svoltato” al giro di boa e, per dirla tutta, tra il precedente e l'attuale tecnico il Gela non conquista i tre punti in palio dalla tristemente celebre partita della contestazione pur con vittoria contro il Pisa (2-1), a chiusura del girone d'andata.
La sosta doveva, soprattutto, servire ad Ammirata ed alla truppa ai suoi ordini per rifiatare, recuperare energie e, non ultimo, per “familiarizzare” nel lavoro atletico, nonché nel “linguaggio” degli schemi da collaudare. Probabilmente ciò è avvenuto, benché a tenere il banco fino ad inizio settimana è stato l'antipatico e molesto strascico di polemiche susseguenti al discusso finale dello “Zaccheria”, a cui non è riuscito a sottrarsi lo stesso Ammirata pur resistendo con grande sforzo e spirito “decubertiano” fino al week-end successivo. Dall'altra parte, invece, il sapiente Zeman, che taglierà pure corto quando parla, come suo solito, ma che non ha perso certo occasione per stare zitto quando magari avrebbe potuto optare per quest'altra “saggia” scelta, quanto meno per un paio di giorni. E chissà, forse il silenzio (seppur momentaneo) del tecnico boemo avrebbe fatto più notizia.
Domenica di scena al “Presti”, come sopra anticipato, ci sarà la Juve Stabia. All'andata il Gela s'impose di misura. Poi il mezzo passo falso a reti bianche contro il Viareggio in casa e l'inizio del baratro in termini di risultati in cui cadde la conduzione tecnica di Provenza. Se quello era un altro Gela, quella di oggi è un'altra Juve Stabia da allora, ben conscia dei propri mezzi. In virtù di un cammino alquanto regolare, le “vespe” occupano ora la terza piazza (hanno raggiunto e scavalcato un Atletico Gela in forte difficoltà) e sono reduci da due vittorie consecutive dopo la batosta per 4-1 patita proprio dai rossoneri di Zeman. Il tecnico gialloblè, Braglia, intanto predica calma. Ma una cosa è certa: nonostante un atteggiamento apparente spregiudicato tatticamente, la sua Juve Stabia da un po' di tempo, a parte l'inusitato scivolone di Foggia, prende pochi goal.
Scarso cinismo o poca lucidità in chiave realizzativa, per contro, è il grande limite del Gela che peraltro non ha dimostrato, suo malgrado, di avere un gran feeling nemmeno con la “dea bendata”. La buona prestazione esibita contro i pugliesi nell'ultima partita di campionato, dovrebbe indurre Ammirata a confermare almeno dieci undicesimi della formazione anti-Foggia, con Bigazzi a rilevare lo squalificato D'Anna. La gara contro la Juve Stabia sarà diretta da Federico La Penna di Roma, coadiuvato dagli assistenti Gianluca Maspero di Como e Paolo Pulcini di Bergamo. Per assicurare la dovuta solennità e la massima partecipazione degli sportivi alle celebrazioni per i festeggiamenti del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il Coni ha deciso che, prima dell'inizio di tutte le manifestazioni sportive che si svolgeranno nei giorni 11, 12 e 13 marzo, venga suonato l'Inno d'Italia. Così avverrà anche al “Presti” domenica prossima. Di seguito, le probabili formazioni.
GELA (4-4-1-1): Nordi (nella foto); Petrassi, Porcaro, Cardinale, Aliperta; Scopelliti, Zaminga, Giardina, Bigazzi; Cunzi; Docente.
JUVE STABIA (3-4-3): Colombi; Fabbro, Maury, Scognamiglio; Dicuonzo, Mezavilla, Danucci, Dianda; Corona, Ciotola, Albadoro.
Autore : Filippo Guzzardi
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