|
notizia del 11/07/2010 messa in rete alle 21:17:52
|
C’è molta attesa per il ripescaggio, ma ci vogliono i soldi. Il Gela col fiato sospeso
Ripescaggio? C'è tempo. E a quanto sembra, c'è pure la voglia. C'è da parte della famiglia Tuccio. Ci sarebbe anche da parte della politica, con il sindaco Fasulo in testa. In municipio e non solo, si lavora alacremente per trovare i soldi. In particolare un terzo della somma richiesta. I restanti due terzi li metterà il Gela Calcio. Si parla di un incontro tra il primo cittadino ed un imprenditore coinvolto dal deputato gelese all'Ars, Miguel Donegani. In municipio, comunque, si prova ad intavolare trattative anche con altri.
Per capire di cosa stiamo parlando, precisiamo che ci vogliono 1 milione e duecentomila euro. Le società interessate al ripescaggio nel Campionato di Prima Divisione 2010/2011, infatti, dovranno presentare entro il 23 luglio 2010 apposita domanda alla Lega Italiana Calcio Professionistico ed alla Figc, con a corredo la tassa d’iscrizione per il Campionato di Prima Divisione il cui importo è di quattrocentomila euro, una fideiussione bancaria a prima richiesta di altrettante quattrocentomila euro e un'assegno circolare, anch'esso di quattrocentomila euro, a titolo di contributo straordinario, intestato sempre alla Figc.
Altresì, entro il 23 luglio dovrà essere prodotta tutta la documentazione necessaria per l’ottenimento della Licenza Nazionale ai fini della partecipazione al Campionato di Prima Divisione. Al riguardo, le società interessate al ripescaggio in prima divisione sono invitate ad inoltrare alla Lega Italiana Calcio Professionistico, urgente richiesta della documentazione, ivi compreso fac-simile di perizia giurata, specificando se l'impianto sportivo utilizzato è superiore o inferiore a 4.000 posti. Com'è noto, nel caso del Gela, il “Vincenzo Presti” lo è di poco, con una capienza di 4200 posti. Ciò, con tutta evidenza, potrebbe comportare ulteriori adempimenti da rispettare.
A questo punto e rimanendo nel campo delle ipotesi, forse non sarebbe così sconveniente lasciar perdere per un attimo la questione del manto erboso, le cui condizioni nell'ultima stagione non sono state poi così disastrose, per concentrarsi piuttosto su come mettere a norma lo stadio ai fini iscrizione in un'eventuale terza serie, usufruendo magari di alcune deroghe laddove è possibile: prassi vuole che un certo margine, in tal senso, ai club neopromossi venga concesso. Peraltro, il paventato prolungamento dell'iter, con tanto di partenza in ritardo dei lavori per il rifacimento del “green” con un sintetico di ultima generazione, non consentirebbe di giocare al “Presti” fino a natale e non pensiamo il Gela possa permetterselo, specie se catapultato in una realtà ancor più competitiva come la prima divisione.
Intanto in Via Venezia ci si organizza. Si partirà per il ritiro in Sila, tra il 19 ed il 20 luglio prossimi. Donnarumma conta di poterci arrivare già con un bel gruppetto e, preferibilmente, con un allenatore. Il direttore sportivo ha più volte ribadito che non avrebbe nulla da ridire su un'eventuale riconferma di Nicola Provenza (nella foto). Ne deriva che se persiste un dubbio sul tecnico della scorsa stagione è tutto in seno alla proprietà. Sul fronte mercato c'è la questione D'Aiello da affrontare. Appare inverosimile, ad oggi, un suo ritorno, anche se il Gela fosse chiamato a disputare la prima divisione. Il difensore palermitano ha dichiarato il proprio amore ai tifosi granata ma il Torino non ha riscattato la metà del cartellino. Può darsi che vorrà farlo per intero. Ci sarebbe anche l'interesse di altre società del campionato cadetto e fors'anche del massimo campionato. Ed al Gela, in una fase come questa, fare cassa non sarebbe cosa del tutto sgradita. Per il resto, determinanti diventano i giorni successivi alla decisione della Lega, prevista per metà mese, sulle esclusioni delle società dai campionati professionistici. Da quel momento si comincerà a capire quanto le possibilità di ripescaggio siano concrete, fermo restando che la decisione sulle società ripescate si avrà solo a fine mese.
Che tali possibilità siano reali lo dicono i numeri giacché sono già 4 le società che non si sono iscritte al campionato di prima divisione: ossia Gallipoli, Mantova, Perugia e Rimini. A queste vanno aggiunte altre 4 in seconda divisione: vale a dire Itala San Marco, Monopoli, Pescina Valle del Giovenco e Scafatese. Inoltre, nel momento in cui scriviamo, risulterebbero 25 le società escluse in Lega Pro dalla Covisoc, talune per vizi gravi, altre per vizi più o meno sanabili.
In particolare in prima divisione sarebbero a rischio 10 società: e cioè Arezzo, Cavese, Cremonese, Figline, Foggia, Real Marcianise, Salernitana, Spal, Triestina e Viareggio. Sarebbero 15 invece in seconda divisione: più precisamente Alghero, Cassino, Chieti, Fondi, Gavorrano, Legnano, Manfredonia, Olbia, Paganese, Potenza, Prato, Pro Vasto, Pro Vercelli, Sangiovannese e Villacidrese. Va da sé che in una tale situazione dove tutto è possibile, non è facile lavorare sul parco giocatori da allestire, in vista di un campionato da affrontare di cui non si conoscerà la categoria fino a fine luglio
Autore : Filippo Guzzardi
» Altri articoli di Filippo Guzzardi
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|