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notizia del 10/07/2011 messa in rete alle 21:00:42
Il Gela vuole esserci
E’ stato quindi, nuovamente, Angelo Tuccio a rimettere mano al portafoglio, sborsando di tasca propria le 32000 euro di tassa per l'iscrizione in allegato alla domanda presentata allo scadere dei termini regolamentari a guadagnare, così, come anticipato nello scorso numero, i tempi supplementari nella partita della sopravvivenza del calcio professionistico gelese. Il Gela è, cioè, iscritto “sub iudice” alla Lega Pro Prima Divisione. Per perfezionare l'iscrizione mancano all'appello poco meno di 300mila euro tra Iva, Irap ed altre imposte, nonché la garanzia fideiussoria per un importo pari, da quest'anno, a 600000 euro. Qualora venisse perfezionata l'iscrizione, il Gela potrà presentarsi regolarmente ai nastri di partenza dell'ex Serie C1, categoria che si è guadagnata sul campo salvandosi alla penultima giornata nella stagione passata, benché con un handicap di almeno due punti di penalizzazione. La documentazione che testimonia la risoluzione delle incombenze ai fini dell'ottenimento del pass definitivo in ordine alla terza serie professionistica, deve pervenire alla CoViSoc entro il termine perentorio delle ore 19:00 del 12 luglio. La Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, presieduta da Cesare Bisoni, passerà al vaglio i documenti ed esprimerà il proprio parere motivato in merito, trasmettendolo al Consiglio Federale Figc il 16 luglio. Nel diritto sportivo, si discute ancora sulla vera natura di questi pareri. Se non sul piano formale, l'esperienza suggerisce ad ogni modo che sul piano sostanziale tali pareri siano - di fatto - vincolanti. Il Consiglio Federale, lunedì 18 luglio, nel decidere se sciogliere o meno le riserve (sub iudice) inerenti le domande di iscrizioni originariamente presentate incomplete il 30 giugno, si limiterà dunque a ratificare quanto espresso in via consultiva dalla CoViSoc sui ricorsi “riparatori”. La lotta contro il tempo ha pertanto una precisa scadenza: tutto dovrà essere risolto nella serata di martedì prossimo. Alcuni segnali positivi ci sono. Altri onestamente no.
La tifoseria, innanzitutto, si è finalmente mossa con consapevolezza, cercando di mobilitare quanto più possibile la comunità gelese. Il corteo in programma venerdì sera con partenza da Piazza Calvario ne è palese dimostrazione. Sui social networks, altresì, è un continuo imperversare di messaggi ed inviti a “salvare il Gela Calcio, non i politici gelesi”. Tuccio si è convinto dopo una telefonata dell’europarlamentare ed ex sindaco, Rosario Crocetta, che si è impegnato con il suo successore alla carica di primo cittadino, Angelo Fasulo, a trovare le giuste soluzioni. I due hanno già ufficialmente contribuito attraverso l’emissione di assegni personali. Lo stesso non può dirsi, sempre che ciò non sia già avvenuto in forma anonima, per gli altri deputati locali, gli assessori in giunta ed i consiglieri comunali che non si sono fatti vedere dalle parti della sede del sodalizio biancazzurro in Via Venezia. La società ha infatti lanciato all’inizio della settimana una sorta di campagna abbonamenti fedeltà. Ridimensionato il cartellone dei prezzi rispetto allo scorso campionato: per un pacchetto comprensivo di tutte le 17 partite casalinghe in calendario, sono stati fissati il costo di 500 euro per la Tribuna Vip, di 200 euro per la Tribuna e di 100 euro per la Curva “Boscaglia”. Grazie ad una convenzione stipulata con la famiglia Terenzio, i primi 50 tifosi che acquistano presso la pizzeria-fast food “Lo Zodiaco” di Piazza Salandra l’abbonamento in curva, possono sborsare 85 euro anziché 100, giacchè la differenza di prezzo (15 euro) per ogni abbonamento stipulato nella suddetta attività commerciale verrà coperta dallo stesso esercente. Attraverso un’altra convenzione, con la Monte dei Paschi di Siena, i tifosi possono sottoscrivere le tessere presso questo istituto bancario presente in città, con il vantaggio di un pagamento dilazionato nel tempo. Per staccare il tagliando in ogni singola partita, si dovranno sborsare 15 euro per la tribuna e 8 euro per la curva. Invero, in pochi giorni gli abbonati in tribuna sono già oltre il centinaio, decine in curva e non si tratta delle solite facce note, abituali sostenitori del principale club di calcio cittadino. Ma per quanto significativi, i risultati in termini di cifre sono modesti.
E non potrebbe essere altrimenti. Accanto la classe politica nella sua stragrande maggioranza, l’altra principale accusata è l’imprenditoria locale che sembra, imperterrita, nel voler continuare a non battere un colpo, né nella veste di nuovi soci che entrino ad allargare il consiglio d’amministrazione, né attraverso una partnership a livello di sponsor. Si fanno sempre più insistenti le voci di un Crocetta costretto e deciso, non appena di ritorno dal Parlamento europeo (e cioè nel week-end ed inizio della prossima settimana), a fare autenticamente colletta, rastrellando a tappeto con al fianco Fasulo l’intero tessuto economico della città: dai negozi ubicati nelle arterie cittadine, specie quella di Corso Aldisio e Corso Vittorio Emanuele, alle sedi del consorzio Asi. In proposito, lo stesso presidente dell’Asi di Gela, Giuseppe Pisano, ha rivolto agli imprenditori consorziati l’invito a contribuire alla causa. La maggiore attenzione e le maggiori aspettative, inutile nasconderlo, sono però rivolte alle grandi imprese dell’indotto. In particolare quelle che hanno ottenuto un contratto con la Raffineria. Mentre il tempo stringe e la scadenza si fa sempre più vicina, se dovessero arrivare risposte positive su quest’ultimo versante, che reiteriamo a considerare determinante nella vicenda, un Angelo Tuccio già rassicurato dalla Lega Pro ad usufruire lo stesso dei contributi di Lega (meritatamente maturati e che possono arrivare fino a 800 mila euro), nonostante l’eventuale start con punti di penalizzazione al prossimo torneo 2011/12, lo risolleverebbero ulteriormente e non poco.
Purtuttavia, al momento in cui usciamo in edicola, il che è dire che siamo già passati a contare le ore nel countdown finale, pur volendo essere ottimisti, non possiamo asserire con la dovuta franchezza che la situazione si sia sufficientemente delineata (anzi, in realtà, potrebbe ancora accadere di tutto, anche la peggiore delle ipotesi). La speranza - quella sì - è di poterlo affermare, in chiave ovviamente positiva, già a partire dal prossimo numero.
Autore : Filippo Guzzardi
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