 |
notizia del 06/11/2004 messa in rete alle 20:40:25

|
Gela, riapre il Presti
Emersi i primi, preoccupanti sintomi nelle gare contro la Rosetana e il Taranto, al termine del derby di Barcellona viene diagnosticato al Gela (nella foto l'attaccante Lo Coco)quel malessere che i tifosi giallorossi si auguravano non sopravvenisse. Calo fisico, scarsa personalità rinvenuta in qualche elemento, poca concretezza del reparto offensivo: limiti rilevati un pò ovunque insomma, ma la sensazione generale è che si tratti soltanto di una brutta fase passeggera, in attesa di tempi migliori.
La fiducia che la tifoseria gelese ripone in questa squadra rimarrà intatta a lungo termine, ma ciò non toglie che la sconfitta rimediata in un frangente talmente importante quale il derby intacca, seppur parzialmente, la considerazione e le aspettative nutrite nei confronti del team guidato da Domenicali. Quest’ultimo ha finalmente sferzato la squadra, operazione che forse andava già compiuta al termine dell’incontro con il Taranto, ma al di là dei limiti caratteriali emersi al D’Alcontres, se i giocatori dell’Igea correvano il doppio rispetto ai propri antagonisti arrivando per primi sulla palla, c’è poco da rimproverare a Carboni e compagni.
Purtroppo il calo fisico e l’appagamento mentale si sono verificati in una fase agevole del calendario e l’aver ottenuto soltanto due punti nelle ultime tre gare ridimensiona fortemente le ambizioni di primato, ma anche le speranze in un posto nei play-off.
E’ ancora presto per formulare giudizi magari affrettati, ma la discontinuità emersa nel rendimento offerto dalla squadra, considerata congiuntamente alla crescita di altre rivali che non hanno avuto un inizio di torneo eccellente, induce a delle forti riflessioni sull’effettiva forza dell’attuale Gela.
Oltre al cronico problema dell’attacco, anche a centrocampo comincia ad emergere qualche lacuna sotto l’aspetto della fantasia e della tecnica, poiché nella zona centrale vengono a turno impiegati quattro elementi (Giardina, Berti, Cuffa e Marzocchi) molto abili a spezzare le trame di gioco ordite dagli avversari, ma poco creativi e “illuminanti” in mezzo al campo.
Per quanto concerne l’attacco, piove sul bagnato, in quanto Lo Coco ha di recente patito un fastidioso infortunio, mentre Abate sfrutta in malo modo le chances a suo favore rimediando una ingenua espulsione a Barcellona, oltre al fatto di non aver segnato. A questo punto urge accordare fiducia a Pardo (foto). In attesa di trovare in casa qualcuno che la butti dentro, anche la dirigenza dovrebbe iniziare a guardarsi intorno evitando di aspettare gennaio con la possibilità di correre il rischio che tale lacuna diventi ancor più lampante e fastidiosa agli occhi della tifoseria. E tra i giocatori svincolati, seppur un pò costosi, qualche elemento affidabile in zona-gol si trova sempre. Esempio: l’ormai ex-svincolato Zirafa, trentenne attaccante dalla media di 15-20 gol in C2 a stagione, ancora integro fisicamente, il quale allettato da un lauto contratto offerto dal Siracusa, si è accasato giorni fa nei dilettanti.
Se la dirigenza ha soldi per tesserare elementi affidabili in fase offensiva lo faccia: aumenterebbero le probabilità di vedere il Gela nei play-off.
In attesa di ottenere un pronto riscatto contro il Morro d’Oro, in un match che si disputerà finalmente sul rinnovato manto erboso del Presti, la squadra di Domenicali ha patito un'altra sconfitta in settimana, seppur maturata con un avversario di categoria superiore. A Vittoria, infatti, si è disputata la gara d’andata dei sedicesimi di Coppa Italia di serie C, e sia D’Arrigo, tecnico degli iblei, sia Domenicali hanno schierato numerose riserve. I padroni di casa hanno vinto per tre reti ad uno, ed inutile per il Gela, se non in vista della gara di ritorno, si è rivelato il gol di Abate.
L’attenzione della squadra giallo-rossa era rivolta all’impegno di domenica con il Morro d’Oro, matricola abruzzese posizionata al penultimo posto in classifica ma da non sottovalutare. Gli avversari, allenati da Amaolo, hanno fermato in casa il Manfredonia, e seppur sconfitti fin qui in trasferta (quattro gare su quattro), non hanno mai ceduto in maniera netta agli avversari. Da tenere d’occhio gli esperti, ma con limiti dinamici, Catelli (ex centrocampista di Atalanta e Como all’inizio degli anni ‘90) e Battisti, mentre l’attacco è piuttosto rispettabile, essendo composto da elementi di categoria, sebbene sinora abbia deluso non poco. In avanti gli abruzzesi presentano l’argentino Maffei (ex Forlì), la punta centrale Sergi (in gol con la Palmese al Presti nella passata stagione) e l’ultimo acquisto Cicconi, vecchio protagonista del Catania e della Fiorentina. Il problema sta nel fatto che tutti e tre dovrebbero giocare contemporaneamente, quindi è opportuno che i difensori gelesi, ultimamente poco concentrati, facciano molta attenzione evitando distrazioni fatali.
Domenicali dovrebbe schierare sin dall’inizio Catalucci al posto di Unniemi, mentre in attacco, come già detto, o rientra Lo Coco, o potrebbe finalmente esordire Pardo.
Mercoledì pomeriggio si disputerà al Presti un’amichevole tra l’Italia under 19 allenata da Berrettini e la pari grado della Tunisia.
Sarà l’occasione per vedere al Presti un pò di grande calcio, con alcuni nazionali italiani tesserati per le giovanili di club importanti e possibili stelle del calcio nazionale tra qualche anno. Si segnalano il fortissimo attaccante Volpato (Juve), il tanto conteso centrocampista De Falco (Fiorentina) e il promettente terzino Costa (Reggiana). Sempre che Berrettini, pur trattandosi di un’amichevole, convochi questio giocatori.
Autore : Paolo Cordaro
» Altri articoli di Paolo Cordaro
|
|
 |
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |

|
|
|
|