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notizia del 15/11/2003 messa in rete alle 19:37:29

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La cura Ugolotti comincia a dare i primi frutti
Esordio vincente ma non convincente per il nuovo Gela di Ugolotti. Schierati in campo per la prima volta con il 3-4-1-2, i giallorossi (nella foto, il rientrante centrocampista Gianluca Bruno) hanno trovato qualche difficoltà nell’ottimizzare la nuova disposizione tattica, subendo più volte nel corso dell’incontro il lineare 4-4-2 impostato da Palombo con il Melfi. Dopo la rete iniziale siglata da Semplice su regalo del portiere avversario De Blasio, il Gela ha patito il ritorno della formazione lucana, costantemente padrona del terreno di gioco, e solo un grande Corona ha impedito agli ospiti di pervenire al pareggio.
L’arretramento del baricentro operato dagli uomini di Ugolotti una volta portatisi in vantaggio, è frutto di una mentalità sparagnina dei giocatori che non rispecchia la volontà del nuovo allenatore giallorosso, il quale preferirebbe un undici più offensivo privo di timori nel conseguire il bottino pieno.
Ma il predominio del Melfi è motivato anche ad un centrocampo gelese che, partita dopo partita, non smette di mostrarsi in balia degli avversari, poiché manca un elemento in grado di bloccare l’azione impostata centralmente dai play-makers avversari, compito che né Formisano né Giardina possiedono nel loro Dna, essendo più che altro due centrocampisti indotti maggiormente all’impostazione del gioco.
Quando la società avrà compreso la necessità dell’innesto di un mediano in questa rosa, il Gela diventerà indubbiamente più competitivo e, di conseguenza, Ugolotti incontrerà meno difficoltà nell’applicare il nuovo modulo.
Archiviata la pratica Melfi, la compagine giallo-rossa ospiterà al Presti un'altra matricola terribile, l’Isernia di Domenicali, reduce da cinque risultati utili consecutivi e soprattutto da due successi per tre reti a zero (a Brindisi e poi in casa con la Lodigiani).
La formazione molisana esprime un gioco veloce e di qualità, sfruttando la forza offensiva degli esterni di centrocampo (Barni e Carboni), vere e proprie ali. Vanta la migliore difesa del torneo (con elementi di spessore quali Altamura, ex Castel di Sangro, e Ziliani, tanti anni in A con il Brescia e titolare nell’Under 21), e inoltre annovera tra le proprie fila numerosi elementi dotati di una certa velocità, tra cui l’emergente attaccante Martini, uno che potrebbe far male alla difesa a tre del Gela.
Ugolotti potrebbe anche decidere, in virtù della pericolosità degli avversari sulle fasce, per l’impiego di Savio sin dal primo minuto nella retroguardia giallo-rossa, spostando De Carlo sulla corsia esterna di sinistra al posto di un Quintoni apparso piuttosto opaco nel match con il Melfi. Per il resto non dovrebbero presentarsi ulteriori novità nell’undici titolare.
Autore : Paolo Cordaro
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