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notizia del 18/10/2009 messa in rete alle 18:55:35
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Il Gela macina punti
Bottino pieno per il Gela che conferma di saper anche soffrire contro un forte Brindisi, tornato a casa a testa alta, deciso fino all'ultimo a non perdere l'imbattibilità che condivideva con lo stesso Gela ed il Catanzaro. I pugliesi si sono arresi al nettissimo penalty concesso dal direttore di gara e frutto di un'ingenuità del proprio difensore centrale che ha affossato Pasca non appena varcata la linea dell'area di rigore ospite, benché in posizione abbastanza decentrata. Dagli undici metri ha calciato - come da manuale - Cammarota ed è stato il goal che ha permesso al team allenato da Provenza di confermarsi leader solitario del girone C di 2^ divisione con 20 punti, grazie a 6 vittorie (4 dentro e 2 fuori) e 2 pareggi (entrambi in trasferta). I numeri sono dalla parte di capitan D'Aiello e compagni: con 2 sole reti subite in 8 gare, quella del Gela è, con l'Hellas Verona, la difesa meno battuta in tutti i campionati professionistici. Nordi, autenticamente strepitoso domenica pomeriggio e "man of the match" contro il Brindisi, non prende goal da 378 minuti (extra-time escluso ovviamente). En-plein al "Presti" con 4 successi su 4 incontri. A completare il quadro c'è un +4 in media inglese ed un +12 in quanto differenza reti: meglio ha fatto solo la vice-capolista Catanzaro con +13 (20 reti fatte e 7 subite) e con un ruolino di marcia altrettanto eccezionale (7 vittorie ed 1 pareggio), tant'è che senza i 3 punti di penalizzazione Caputo e soci sarebbero in vetta a godersi, a loro volta in solitudine, il primato.
Allo stato dell'arte e per ragioni non attinenti il dato prettamente agonistico, quello in corso rimane ancora un anno di "transizione". Ma, per quanto sopra esposto, riteniamo di poter ragionevolmente asserire che questa squadra, con tutta evidenza, si salverà. Riluttanti a fare salti nel vuoto, d'altro canto, non oseremo più di tanto e non parleremo di obiettivi come quello di vincere il campionato, ma siamo incapaci di far finta di osservare che il Gela non sia capolista del girone per puro caso. Farlo, a questo punto e dopo 8 turni non agevolissimi, francamente sarebbe come mettere la testa sotto la sabbia.
Insomma, oggi non è così folle credere che questa squadra, pur con tutte le difficoltà con cui è stata allestita, abbia le potenzialità per puntare ad un campionato di vertice e, magari, ambire quantomeno ai play-off. Basti pensare, del resto, al cammino della corazzata equipaggiata lo scorso anno che battendo
il Cosenza alla nona giornata lo agguantava in cima con 21 punti. Uscire vittoriosi da Cassino domenica prossima, pertanto, significherebbe fare meglio di quello squadrone costruito svenando le casse della società di Via Venezia per operare il salto di categoria già alla fine della stagione regolare.
L'esito della trasferta in terra ciociara è d'importanza capitale. Pronti a non passare dall'esaltazione in caso di vittoria al più totale catastrofismo in caso di una prima battuta d'arresto, domenica sera avremo qualche importante indizio in più sul cammino futuro. Mentre da queste parti si rischia il classico arrovellamento attorno al tema, altrove hanno capito che il Gela è un avversario di tutto rispetto, come giustamente merita la prima della classe, ne visionano dvd e quant'altro, ne vivisezionano il gioco, il modulo, i punti di forza, valutando quali correttivi da apportare. Se è vero, ad esempio, che da quando Cunzi è assente soffriamo in fase realizzativa giacchè è venuta a mancare la sua imprevedibilità negli ultimi 16 metri, è anche vero che contro il Brindisi i due esterni avanzati non hanno osservato i giusti movimenti, per una fase offensiva sterile ed evanescente durante tutto il primo tempo, mentre Mr. Silva ha avuto ragione nel preferire il maggiore dinamismo di Piccinni a Minopoli, affiancandolo a Battisti al fine di chiudere in una morsa il faro del gioco gelese incarnato da Nathan Schiavon. Per dirla tutta, il Gela non è visto più dagli avversari come una sorpresa che deve ancora rivelarsi appieno, ma come una realtà che comanda il girone, da affrontare di conseguenza con tutta l'attenzione e gli accorgimenti del caso. Per chi non l'avesse capito, il gioco inizia a farsi duro.
Troveremo, per di più, un Cassino col dente avvelenato per la sconfitta interna, non preventivata, contro la Scafatese. I laziali sono in piena zona play-off ed hanno la migliore delle occasioni per ridurre drasticamente il gap con la vetta. In difesa non sono impeccabili e le 10 reti al passivo - nonostante un portiere come Indiveri - lo dimostrano, ma la compagine dell'esperto Camorani e del vivace marocchino Mezgour rimane un avversario molto insidioso. L'aver interrotto un'imbattibilità che durava da 5 turni non porterà Mr. Pellegrino a cambiare il 4-4-2 con cui finora a schierato i suoi uomini. Mr. Provenza ha tutti o quasi a disposizione. Dovrebbero essere pienamente recuperati tanto Rosamilia, quanto Lordi e Vigna. Soprattutto il primo può assicurare una variazione verso il 4-4-2 durante il match. Nonostante la frattura del setto nasale, Pasca sarà regolarmente in campo. Partita speciale per l'ex Vianello.
Probabile formazione: Nordi (nella foto); Sco-pelliti, D'Aiello, Geraldi, Memé; Zaminga, Schiavon, Cammarota; Vianello, Pasca, Criniti.
Autore : Filippo Guzzardi
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