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Corriere di Gela | Le candidature a sindaco
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notizia del 31/10/2009 messa in rete alle 18:44:53
Le candidature a sindaco

Partiti politici, ognuno per proprio conto, semplici fazioni di partito ed anche singole persone, sono già in fibrillazione per le amministrative della primavera prossima. Ci saranno da eleggere sindaco e consiglio comunale. Questo significa che c’è già tantissima gente interessata alle candidature. Si stanno dando un gran da fare i consiglieri ancora in carica, gli ex assessori caduti con l’arrivo del Commissario e quanti aspirano alla poltrona più alta. Chi vuole correre per uno dei trenta posti di consigliere ha cominciato da tempo a cercare il consenso del deputato di riferimento; altri, forti di un consolidato pacchetto di voti, aspettano che siano deputati e segretari di partito (ma a proposito, esistono ancora a Gela queste figure?) a cercare loro. Insomma, se alla fine i candidati saranno complessivamente intorno a 500 (alle ultime amministrative se ne sono candidati più di 641, in 24 liste), sono almeno il doppio quelli che potrebbero aspirarvi.
È però la corsa alla candidatura a sindaco che ha scatenato una vera e propria canea. Ma vediamo quel che bolle in pentola nei due schieramenti, a meno di 5 mesi (si dovrebbe votare a marzo) dall’appuntamento con le urne.
Centro-sinistra. Qui, dall’estate scorsa, con l’uscita di scena (si fa per dire) dell’ex sindaco Crocetta, ora europarlamentare del Pd, si è parlato della quasi certa candidatura del deputato regionale Lillo Speziale, lo stesso non facendone mistero, anzi – come si usa metaforicamente dire – ha messo il cappello sulla sedia, cercando consensi e pareri tra opinion maker e grandi elettori. La coalizione, al momento definita tale eufemisticamente, è costituita dal solo Pd. Vedremo se ci sarà l’accordo con l’IdV di Di Pietro e se verranno riesumati i partiti della sinistra radicale, Comunisti Italiani e Rifondazione su tutti. E poi ci sarà il corollario delle liste civiche, che come sempre nelle amministrative si inseriscono nell’agone elettorale. Al momento, l’unica certa dovrebbe essere Primavera Siciliana, che fa capo al dott. Crocifisso Morinello, che però deciderà in base ai programmi la collocazione o un possibile apparentamento in una delle due coalizioni. Le incognite più grosse, però, riguardano la corsa per la candidatura a sindaco. Sei per ora i nomi, tre per schieramento.
Nel Pd non tutti sono d’accordo sulla candidatura di Speziale, considerato uno che ha avuto tanto e che ha dato poco, oltre che un superstite della vecchia nomenklatura comunista e postcomunista. Speziale ha puntato gran parte delle sue chanches sulle primarie del suo partito appena celebrate. Ha sposato la causa di Lumia per la segreteria regionale e quella di Bersani per quella nazionale. Il responso per la segreteria nazionale si è già avuto con l’incoronazione di Bersani; perché il cerchio quadri in favore di Speziale bisognerà aspettare che Lumia possa spuntarla nel ballottaggio con Lupo. E francamente, considerando il legame di Lumia con Crocetta, e l’odio storico tra Speziale e la famiglia dell’ex sindaco – che ci riporta anche al fratello di quest’ultimo, Salvatore – non è neppure scontato che il parlamentare regionale possa ottenere la loro benedizione alla sua candidatura, anche in caso di elezione del senatore e componente dell’Antimafia nazionale alla segreteria regionale.
Chi altri, oltre a Speziale, come possibile candidato a sindaco in quota centro-sinistra? Angelo Fasulo, provenienza Margherita, consigliere provinciale in carica. Farebbe comodo agli ex margheritini e alla nuova leadership del Pd Crocetta-Donegani. Candidato terzo, a sorpresa, potrebbe essere l’ing. Angelo Tuccio, presidente del Gela calcio, che come espressione della cosiddetta “società civile” (parola ormai in disuso, ma sempre spendibile), potrebbe mettere d’accordo, in caso di sbarramento su Speziale, tutte le anime del Pd.
Centro-destra. Se nel fronte opposto la lotta è interna ad unico partito e si può ridurre all’amletico Speziale si-Speziale no, in quello di centrodestra la lotta è più aperta e vede “armati” l’ex Forza Italia divisa in due anime, l’UdC e il Movimento per l’Autonomia di Lombardo, che però ha poche possibilità di avere un’altra concessione, dopo aver preso a Gela, con Federico, presidenza della provincia e seggio all’Ars.
La coalizione di centro-destra sa che se vuole provare a vincere le elezioni deve puntare su un cavallo di razza, e al momento, francamente, oltre all’ex deputato nazionale Giacomo Ventura, che è stato anche sindaco venticinque anni fa, non se ne vedono altri. Ma questa candidatura, se pur vincente, avrà bisogno di una grande ricucitura e di un grande senso di responsabilità tra le varie componenti dello schieramento. E dovrebbe necessariamente passare anche su un ritrovato accordo con l’anima nissena dell’ex partito forzista, on. Alessandro Pagano. Percorso pro-Ventura tutto in salita, quindi, ma è l’unico che potrebbe competere anche con il più forte candidato che il Pd potrebbe mettere in campo, Speziale compreso.
Chi, oltre a Ventura? Restando in casa ex Forza Italia (vale poco chiamarla PdL, con la liquefazione a Gela di Alleanza Nazionale), altra buona carta da spendere, come seconda e forse più agevole scelta, potrebbe essere l’avv. Lucio Greco, battagliero consigliere comunale in carica (interventi forti i suoi sulle questioni acqua e ambiente), ma si sono fattianche i nomi del medico oculista e capogruppo consiliare Gaetano Trainito, molto vicino a Pagano, e del dott. Salvo Tringali, coordinatore cittadino del partito, anche lui vicino al parlamentare nisseno.
L’ex Forza Italia dovrà pure fare i conti con la frangia che ha come riferimento il consigliere provinciale Pepe, che ha sposato le posizioni, in sede regionale e nazionale, di Gianfranco Miccichè (Partito del Sud), in contrapposizione con la corrente Alfano-Schifani.
C’è l’UdC, pezzo importante dello schieramento di centro-destra, che avrebbe già fissato per il prossimo mese la convention per la presentazione del suo candidato a sindaco. Si tratterebbe del capogruppo consiliare del dott. Vincenzo Cirignotta. Cirignotta non ha concorrenti e se Maira riuscirà a strappare agli alleati il si sul nome del giovane commercialista gelese, i giochi si potrebbero considerare chiusi. La candidatura di un esponente UdC appare suffragata da una considerazione molto semplice. Da quando si vota col maggioritario per l’elezione dei sindaci (a Gela risale al 1994), in quota centrodestra le candidature sono state appannaggio di An (con Damiano Lauretta, nel 1994 contro Gallo vincente), poi è toccato a Forza Italia (con Roberto Tufano, nel 1998, ancora contro Gallo vincente); nel 2002 a scontarsi contro Crocetta è stato un altro forzista, Giovanni Scaglione che vinse in prima battuta e perse un anno dopo nell’aula di un tribunale amministrativo, che ribaltò il responso delle urne; nel 2007, è toccato all’autonomista Gagliano il tentativo di sbarrare la strada alla rielezione di Crocetta, che invece stravinse al primo turno. Mai, dunque, nella storia più recente, è toccato all’Udc. Vedremo stavolta a chi sarà data la possibilità di tentare di strappare al centrosinistra il governo della città.


Autore : Rocco Cerro

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