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notizia del 17/10/2010 messa in rete alle 18:33:42
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Il Gela delle meraviglie
Il Gela stende anche il Foggia dopo Foligno e Lucchese, agguantando la terza vittoria di fila, la quinta in assoluto in campionato e la quarta su quattro gare al Vincenzo Presti: di questo passo, la permanenza in categoria è garantita. Una squadra che vanta il secondo attacco del torneo e che sembrerebbe non conoscere mezze misure, o vince o perde: finora nessun pareggio in otto giornate. Con la regola dei tre punti e l'entusiasmo della matricola, del resto, ci pare l'atteggiamento giusto. Il Gela di quest'anno, cioè, è lungi dall'essere considerato un team sbarazzino, ma fa bene a giocarsela con le avversarie di turno ed in maniera, aggiungiamo, tutt'altro che scriteriata.
Provenza ha già dimostrato di essere un tecnico equilibrato, cedendo in alcuni appuntamenti ad una certa, fors'anche eccessiva, premura tattica. Ma ora il tecnico salernitano sembra proprio aver trovato la quadratura del cerchio. Il modulo, il 4-4-2, oltre a rinfrancare un Franciel sempre più ritrovato da un punto di vista atletico, con al fianco un Docente orgogliosamente motivatissimo e nel pieno della maturità, senza dimenticare peraltro l'immagine del Cunzi di inizio campionato scorso, esalta soprattutto i due esterni Bigazzi (nella foto a sinistra) e Stamilla, non a caso quasi sempre tra i migliori in campo e, forse non a caso, i due marcatori di giornata contro i satanelli ammaestrati da Zeman. La differenza con il 4-3-2-1 è palese: nelle ultime 3 gare il Gela le vince tutte, segna 9 reti e soprattutto ne subisce 2, contro le 6 marcature siglate e le 7 incassate nei precedenti 5 incontri.
E' oltremodo chiaro che non si tratta del modulo tattico in se per se considerato, quanto piuttosto del diverso atteggiamento tattico: il modulo è solo l'abito. Ad indossarlo sono i giocatori, i suoi interpreti, quelli che scendono materialmente in campo e fanno la partita. Insomma, con questa soluzione tattica i giocatori si trovano più a loro agio. Sicché, oltre ad essere motivati, sono anche più convinti nello stare in campo, nel provare a giocare per vincerla possibilmente la partita, sapendo bene che ci sono varianti tattiche più prudenti a cui ricorrere durante la gara. Per dirla tutta, non è un Gela spregiudicato, ma semplicemente conscio dei propri mezzi. Da qui a prevedere dove può arrivare ce ne vuole e lo si scoprirà solo nel proseguo del cammino. Non potrebbe essere altrimenti. Nel frattempo, però, si può ragionevolmente asserire che D'Amico si conferma, come nelle previsioni e nelle attese, una garanzia nella zona nevralgica del campo; che la coppia centrale difensiva formata da capitan Cardinale e Porcaro, già insieme al Potenza la stagione passata, si dimostra alquanto affiatata; che la politica degli under funziona quando indovini operazioni di mercato che si chiamano Bigazzi, Piano e D'Anna; che Nordi è quantomeno, un portiere che vale la categoria.
Per questa via, si può andare a Castellammare con fiducia. La Juve Stabia ha giocato mercoledì in Coppa Italia Lega Pro battendo l'Aversa Normanna per 1-0 con rete di Mezavilla allo scadere. Braglia ha optato per un ampio turn-over, concedendo lo spazio a chi ne ha avuto poco o nulla in questo scorcio di campionato. I gialloblu sono reduci da una prestazione non esaltante che è comunque fruttata, grazie alla rete di Tarantino, la prima vittoria interna, peraltro, di misura contro il Viareggio, dopo le due sconfitte, entrambe per 0-2, maturate contro Foligno e Foggia. Braglia schiera il tridente in avanti, con un certo Corona a fare da perno. Ex di turno, il difensore Fabbro che farà coppia al centro della difesa con il brasiliano Mezavilla, nato centrocampista ma adattato in quel ruolo da Braglia, nonché l'estremo difensore Panico, quest'ultimo nell'undici di partenza mercoledì ma destinato a tornare in panchina contro il Gela per far posto al titolare Fumagalli. Non ci sono squalificati: lo stesso Braglia, espulso domenica scorsa, non è stato appiedato dal giudice sportivo che gli ha inflitto una semplice ammonizione.
Gli ultimi 2 precedenti risalgono allo scorso anno in seconda divisione: all'esordio in campionato, i biancazzurri imposero a sorpresa, con rete di Vianello che replicò a Vicentin, il pari alla corazzata Juve Stabia, squadra costruita per vincere il campionato, come di fatto avvenne. Nel girone di ritorno le vespe vinsero a Gela per 2-0 con doppietta del solito Vicentin. Nell'ex C1, stagione 2005-06, Gela-Juve Stabia finì a reti inviolate al Presti nell'ultima d'andata, mentre il Gela espugnò il Menti al ritorno con reti di Carbone e Abate ed il goal della bandiera di Castaldo. Quell'anno, la Juve Stabia si salvò ai play-out condannando alla retrocessione l'Acireale, mentre Levachovic e compagni si salvarono sul campo, ma la società fallì e grazie al Lodo Petrucci, Tuccio iniziò la sua avventura in C2.
A parte Cruciani, non ci sono ulteriori defezioni in casa biancazzurra. Giardina è recuperato, ma l'ipotesi più verosimile è che parta dalla panchina. Una leggera lombalgia ha suggerito Provenza di tenere precauzionalmente a riposo Franciel che non ha partecipato alla partitella del giovedì (al suo posto ha giocato Cunzi), ma non ci dovrebbero essere problemi per domenica. Per la cronaca il Gela ha battutto l'Aragona (vice capolista del girone A di Promozione) per 8-0. Le reti tutte nel secondo tempo, in cui si sono messe in mostra le cosiddette seconde linee: leggasi D'Anna (1 rete), Vegnaduzzo (tripletta), Rabbeni (doppietta) e Manfré (doppietta). Al Menti di Castellammare, più che altro, la vera incognita è rappresentata dal sintetico che non è sicuramente di ultima generazione: da tenere d'occhio, soprattutto, i rimbalzi della sfera. Squadra che vince, come si suol dire, non si tocca: specie se oltre a vincere, riesce anche a convincere. Di seguito la probabile formazione (4-4-2): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Piva; Stamilla, Piano, D'Amico, Bigazzi; Docente, Franciel (Cunzi).
Autore : Filippo Guzzardi
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