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notizia del 23/10/2011 messa in rete alle 18:31:28
Calcio/Promozione L’Atletico beffato nel finale
Peccato. L'Atletico Gela di Dario Di Dio non va oltre il pari contro la Gymnica Scordia e non sfrutta l'occasione fornita dal calendario per conquistare il secondo posto in solitario mantenendo invariato il distacco dalla vetta. Ora diventano invece 4 i punti di distacco dalla capolista Leonfortese e 2 rimangono le lunghezze di ritardo dallo stesso Scordia. Che la terza piazza non sia un risultato deludente dopo 6 giornate è fuor di dubbio. E' altresì pacifico che giocare al "Mattei" non ti fa proprio sentire il calore del pubblico amico. Ma quando giochi uno scontro al vertice in casa e per di più sblocchi favorevolmente quello che è il match-clou di giornata dopo soli 5 minuti, chiudere con un pari assomiglia tantissimo ad una chance sprecata. Oseremmo aggiungere banalmente sprecata, giacché il tutto si materializza allo scadere dopo aver mantenuto il vantaggio – benché di misura – pressocché per l'intero arco dell'incontro.
Oggettivamente, tirando le somme, il pari è giusto e financo sacrosanto. Si può asserire di aver assistito ad un tempo per parte. Con la piccola (e grande) differenza di 2 goal, all'inizio (5' pt) ed alla fine (45' st). Ad illudere i giallorossi ci ha pensato Iannello che, dopo un triangolo con Melilli e Mezzasalma, rompe l'equilibrio al quinto della prima frazione di gioco: bello oltre che efficace il destro diretto verso l’angolo basso alla sinistra del portiere avversario Gulizia. I padroni di casa sfiorano poi il raddoppio ancora con Iannello il cui tiro cross si stampa sulla traversa. Montante alto su cui incoccia, nella seconda frazione di gioco, anche la conclusione di Bellino per lo Scordia. Gli ospiti sono in forcing e si rendono pericolosi con Maniglia e Sammartino. Straordinari per Camiolo. L'Atletico si fa vedere in contropiede dalle parti di Galizia con Ascia e Iannello. Poi la punizione pennellata dall'etneo Nicotra al 90', chiude definitivamente i giochi, riequilibrando le sorti del match.
Non poche le recriminazioni nell'Atletico, in particolare nei confronti di alcune dubbie decisioni arbitrali, inerenti un rigore non concesso e l'inesistenza del fallo che l'arbitro ha fischiato decretando la punizione poi trasformata in goal da Nicotra. Si può anche recriminare per la sfortuna, ma non bisogna aggrapparsi ad essa. Decisamente no. C'è anche da recitare il mea culpa, invero, per una condotta non proprio coraggiosa dopo il vantaggio ottenuto subito. Vedi in particolare Mezzasalma tolto dalla trequarti ed arretrato a centrocampo, senza poter incidere poi più di tanto in ottica avanzata (dove la sua fantasia è determinante). Dalla panchina non sono arrivati segnali che inducessero ad attaccare ed a far valere il fattore campo, tenendo comunque sempre nella debita considerazione che si giocava sul pantano del "Mattei". E' vero, ma la squadra è sembrata pensare troppo presto ad arretrare il baricentro. Il rammarico è ancor più forte se si pensa che con altri due piccoli ritocchi dopo Puccio in difesa, uno in mezzo al campo ed uno in avanti, questa squadra avrebbe grandi, grandissime possibilità.
L'ossatura base dello scorso anno sta dimostrando di conoscere e tenere la categoria. L'Atletico è imbattuto dopo sei giornate come solo le due squadre che lo precedono in graduatoria (Leonfortese e Scordia). Sono 12 i punti totalizzati (media 2 punti a partita) frutto di tre vittorie ed altrettanti pareggi. Buona la fase difensiva (3 reti subite), poco più che sufficiente la fase offensiva (7 reti siglate). Il prossimo incontro è di quelli davvero insidiosi a Rosolini. Per gli avversari (9 punti e una partita da recuperare contro Priolo) che potrebbe già essere in condominio con l'Atletico avendo una gara in meno, si presenta comunque la possibilità di agguantare con una vittoria il team agli ordini di Dario Di Dio. Il Rosolini non ha conosciuto finora il segno ics: in 5 partite, sono 3 le vittorie e 2 le sconfitte: quest'ultime, entrambe in casa ma contro le prime della classe (Leonfortese e Scordia). Ha forse il più grande limite in attacco. Un Atletico più audace, in definitiva, potrebbe superare indenne lo scoglio e non solo, magari osando un po' di più.
TABELLINO
Atletico Gela-Gymnica Scordia 1-1
Reti: Iannello al 5’ pt, Nicotra al 90’ st.
Atletico Gela: Camiolo, Greco, Campailla, Puccio, Martini (dal 12’ st Rivecchio), Campanaro, Caruso, Iorio, Melilli (dal 21’ st Granvillano), Mezzasalma (dal 33’ st Ascia), Iannello. (Terlati, Musco, Lo Grasso, Castania). Allenatore: Dario Di Dio.
Gymnica Scordia: Gulizia, Maniglia, Senia (dal 25’ st Fazio), Messina (dal 39’ st Manzella), Castiglia, Garofalo, Oliveri, Venefico (dal 1’ st Monteleone), Sammartino, Nicotra, Bellino. (Cultrera, Fagone, Favara, Secondo). Allenatore: Guarino
Arbitro: La Lumia di Agrigento
Risultati
A.Gela-Gymnica Scordia 1-1
Leonfortese-Enzo Grasso 5-2
Nicosia-San Sebastiano 0-1
Or.Sa.-Santacroce 3-2
Priolo-Rosolini (rinviata)
Scicli-Paternò 0-0
Troina-Agira 1-0
Virtus Ispica-Real Niscemi 3-1
Classifica
Leonfortese 16 punti, Gymnica Scordia 14 punti, Atletico Gela 12 punti, Nicosia 11 punti, Real Niscemi e C. Rosolini 9 punti, V. Ispica e S. Sebastiano 8 punti, Priolo, Troina, Or.Sa. e Scicli 6 punti, Paternò e Enzo Grasso 5 punti, Santa Croce 4 punti, Agira 3 punti.
Autore : Filippo Guzzardi
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