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| notizia del 17/01/2005 messa in rete alle 18:21:31 Si riprenda la strada del dialogo nel rispetto del proprio ruolo Non avremmo mai voluto in queste pagine occuparci di argomenti che nulla dovrebbero avere a che fare con lo sport. Non lo abbiamo fatto in tempi anche peggiori, quando si sono verificati episodi ben più gravi, con i tentativi di aggressione da parte di dirigenti nei confronti di cronisti, colpevoli solo di esprimere il loro libero pensiero e di esercitare il diritto alla critica, a volte giusta a volte sbagliata, ma sempre in buona fede e costruttiva. Ne parliamo perché in qualche modo la vicenda ci ha toccati indirettamente, con il veto posto dalla dirigenza del Gela verso l’emittente televisiva Canale 10 (niente più interviste per i suoi cronisti), ma anche direttamente, per l’allontanamento dalla sala stampa del nostro cronista sportivo Paolo Cordaro da parte del presidente del Gela Massimo Romano, di cui avevamo apprezzato i suoi modi garbati quando si é affacciato al mondo dello sport. Ancora non ne comprendiamo le ragioni, né lo stesso Romano, alle insistenze dell’interessato, ha dato un minimo di spiegazione, sulle quali si sarebbe anche potuto discutere. Paolo Cordaro é un giovane la cui competenza calcistica é apprezzata da più parti. Gli si riconoscono correttezza, passione, equilibrio. Mai uscito fuori le righe. Per questo, francamente, un comportamento del genere nei suoi confronti é difficile collegarlo con la sua attività pubblicistica. Ci dispiace che alcuni colleghi si siano defilati, ma rispettiamo le loro scelte e ci scusiamo con Franco Gallo e Fabrizio Parisi (assenti alla trasmissione di Canale10 in cui si é dibattuta la vicenda) se qualche frase o commento uscito dalla bocca di rappresentanti di questo giornale li abbia toccati nella loro professionalità, mai messa in discussione. Ci hanno fatto sapere di avere censurato anche loro l’episodio in cui é stato coinvolto Paolo Cordaro (e di questo li ringraziamo) e di avere disertato la trasmissione di Canale 10 per motivi personali, che nulla avevano a che vedere con la solidarietà al nostro cronista. Detto questo, anche noi, come la dirigenza del Gela, auspichiamo una ricomposizione della querelle quanto più presto possibile. La dirigenza svolge il suo lavoro, come la squadra il suo e i cronisti il loro, crediamo tutti nell’interesse comune di aiutare una realtà come quella che é diventata il Gela calcio. Si mettano da parte rancori personali, ripicche e scaramucce, con le quali non si costruisce mai nulla di buono. Anche il presidente Romano, in una sua nota, pur avendo contestato il modo come si é articolata la trasmissione di Canale 10 (“distorta”, “processo di piazza”), ha scritto che “con Paolo Cordaro si spera possa essere chiarita serenamente la vicenda” e nel ritenersi dispiaciuto per tutto quanto accaduto, “si auspica che la vicenda possa, per amore di verità, trovare il corretto epilogo”. Anche noi auspichiamo un pronto chiarimento per tornare a remare tutti uniti nella stessa direzione. Nell’interesse della squadra, mai come adesso meritevole del salto di categoria, ma anche per quella convivenza civile che sta alla base di una società che vuole veramente crescere. Autore : Rocco Cerro » Altri articoli di Rocco Cerro |
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