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Corriere di Gela | Il Gela debutta in casa con Pensabene in panchina
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notizia del 09/09/2005 messa in rete alle 18:09:48

Il Gela debutta in casa con Pensabene in panchina

Con questo servizio Paolo Cordaro sospende la sua collaborazione al Corriere di Gela. Lo fa, d’accordo con la direzione di questo giornale, per ragioni di etica professionale, avendo accettato l’incarico di addetto stampa del Gela calcio. Gli auguriamo un ottimo lavoro e ci congratuliamo con la dirigenza del Gela per la scelta operata.

Lo storico debutto in C1 ha avuto un esito negativo, avendo il Gela rimediato un’evitabile sconfitta a Sassari contro la Torres, ma in casa giallo-rossa si tenta immediatamente di voltare pagina con l’assunzione del nuovo tecnico Andrea Pensabene (nella foto). Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti tifosi, i quali si attendevano un trainer di maggiore esperienza, sebbene siano stati compresi gli sforzi profusi dal ds Ferrante nel ricercare un allenatore dal pedigree più convincente. Non per questo bisogna condannare a priori Pensabene, al di là dell’inevitabile diffidenza che inizialmente dovrà fronteggiare: il tecnico palermitano è una brava persona, che seppur esordiente in C1, in virtù dell’ottimo rapporto instaurato con Ferrante ai tempi dell’Isernia, dove il duo conquistò la promozione in C2, è in grado di centrare l’obiettivo prefissato dalla società, ossia la salvezza. Pensabene, 47 anni, rappresentava peraltro la prima scelta di Ferrante nella passata stagione, ma un contratto firmato dal tecnico con il Messina per allenare la Primavera peloritana spinse la dirigenza gelese a virare su Domenicali. In seguito Pensabene aveva in ogni caso rescisso il contratto con la società di Franza, assumendo l’incarico di allenatore dell’Igea Virtus fino a poche giornate dalla fine del torneo di C2, quando fu esonerato dalla società barcellonese per la mediocrità dei risultati raggiunti (ma non aveva molte colpe). Pensabene ha guidato per anni le giovanili del Palermo, e dopo una fugace esperienza a Trapani in C2 (anche lì esonerato e per giunta al termine di un incontro con la Juveterranova), ha diretto numerose squadre in serie D con ottimi risultati, raggiungendo l’apice per l’appunto con l’Isernia. Oltre al tecnico, che avrà come secondo Tommaso Napoli, rimasto dopo la fuga di Patania, il direttore sportivo Ferrante ha concluso l’ingaggio di numerosi giocatori in fase di chiusura del calcio-mercato. Dopo Indiveri, Tilaro, Tamburro, Sapienza, Filippi, Di Julio, Giugliano e Baclet, arrivano alla corte di Pensabene: Giuseppe Occhipinti, centrale venticinquenne, proveniente dal Teramo e in passato al Campobasso e al Vittoria; Giordano Paganotto, 20 anni altro difensore, di proprietà del Brescia e militante nella scorsa stagione al Viterbo in C2; il rientrante Vittorio Gargiulo, gran protagonista al centro della retroguardia gelese dell’undici di Domenicali e chiuso nel Frosinone; il centrocampista bosniaco Mato Simunovic, 21 anni, già in prova con il Gela nella passata stagione; l’esterno di centrocampo Gaetano Niscemi, ventunenne, proveniente dal Teramo, il quale a sua volta lo prelevò dal Trapani, dove si mise in grand’evidenza e fu considerato tra i giovani più promettenti del calcio siciliano; Benedetto Mangiapane, 26 anni, il clone di Levacovich per quanto concerne caratteristiche tecniche e ruolo, proveniente dalla Vigor Lamezia, e in passato protagonista con le maglie del Teramo e della Vis Pesaro. Non è arrivato però l’attaccante tanto atteso, sebbene fino all’ultimo Ferrante si sia adoperato nel tentativo di reperire una nuova punta in grado di affiancare adeguatamente Giovanni Abate. Tentativi vani, ma in queste settimane la dirigenza sonderà comunque il mercato degli svincolati per colmare tale lacuna. Nel complesso, valutando le operazioni di mercato, si può constatare che il Gela annovera tra i pali un portiere di lusso per la C1 quale Indiveri, una difesa alquanto forte sulla carta, ma con un sovrannumero di centrali difensivi (Gargiulo, Filippi, Sapienza, Occhipinti e Paganotto), un centrocampo anch’esso ben nutrito, con qualità (Levacovich, Carboni, Mangiapane e in alternativa Unniemi) e quantità da vendere (Berti, Giugliano, Konè e Di Julio). L’attacco appare invece debole, con il solo Abate al momento disposto a cantare e portare la croce, mentre i giovani Lo Coco e Baclet devono ancora dimostrare di non essere di troppo in serie C1. Da notare che la società ha anche effettuato alcune operazioni in uscita, cedendo Alderuccio e Marzocchi al Teramo. Per quanto riguarda il debutto in campionato, a Sassari il Gela ha disputato un ottima gara, ma ha pagato l’assenza di un allenatore in panchina e la carenza d’organico rimediando una sconfitta quasi immeritata. Non che la Torres abbia rubato qualcosa, ma nessuno avrebbe avuto di che ridire qualora Comandatore e compagni fossero usciti indenni dal campo sardo. Dopo i due pali colpiti dalla Torres in avvio di gara, il Gela aveva segnato il gol del vantaggio con Carboni di testa, per poi sciupare l’opportunità di chiudere il match con Abate e Levacovich. Tali errori hanno pesato enormemente, poiché la Torres, sfruttando alcune disattenzioni della rabberciata difesa gelese, ha poi rimontato nella ripresa grazie all’ottimo duo Tozzi Borsoi-Palumbo, due elementi di categoria superiore che faranno la fortuna del team di Cuccureddu. Per il Gela trattasi dunque di una ghiotta opportunità sfumata per l’inesperienza, ma già nel debutto in casa con la forte Lucchese è presumibile assistere ad un undici giallo-rosso più accorto in campo. Nel frattempo in settimana Berti e compagni sono scesi in campo a Rende per la quarta giornata di Coppa Italia (ma il Gela ne deve recuperare una), ottenendo il terzo successo consecutivo e di conseguenza mantenendo la leadership del girone. A segno nel secondo tempo Unniemi e Marzocchi, il quale regala così alla tifoseria, in ricordo di sé, la sua prima rete ufficiale con la maglia giallo-rossa. Dunque qualificazione al secondo turno già conquistata matematicamente, e pertanto a poco serviranno le rimanenti gare con il Lamezia e il Vittoria. Dubbi su quale modulo adotterà Pensabene contro la Lucchese: probabile il 4-4-2, schieramento prediletto dal tecnico palermitano, con Carboni e Abate in attacco e il duo Levacovich-Unniemi sulle fasce a centrocampo. Al centro della difesa probabile la coppia Filippi-Sapienza, mancando ancora il transfer di Gargiulo e dei recenti acquisti. La Lucchese ha cambiato proprietà, con l’arrivo alla presidenza di un medico d’origine armena, il quale sembra disporre di un cospicuo conto in banca. I tifosi toscani sognano, e sebbene siano sfumati gli acquisti di Signori e Di Livio, la presenza di gente come Macellari (ex-Inter e Cagliari), Brunner, Monticciolo, Sturba e Bellucci (ma mancherà il bomber Carruezzo) dovrebbe legittimare sogni di promozione. In panchina il tecnico Indiani, il quale ha condotto nelle ultime due stagioni la Massese in C1, per poi accordarsi con il Perugia. Dopo il fallimento degli umbri, ecco il ripensamento del tecnico toscano, il quale pianta in asso i grifoni per guidare la Lucchese. Un atteggiamento alla Patania insomma, che non è di certo piaciuto alla dirigenza umbra. Ma questa chi ha assunto poi nelle vesti di nuovo tecnico? Chi non ne è ancora a conoscenza, vada ad informarsi.


Autore : Paolo Cordaro

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