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notizia del 21/08/2011 messa in rete alle 18:01:04
Si riparte dalla Promozione con l’Atletico Gela di Dario Di Dio
Niente serie D, neanche quella. Dopo la perdita della Prima Divisione Lega Pro, terza serie professionistica nazionale, il tentativo della coppia Lisciandra-Smorta non ha dato gli effetti sperati. Era prevedibile, del resto. Sarebbe stato paradossale, davvero inspiegabile, trovare 348.000 euro per iscrivere la squadra nel campionato interregionale, quando ne bastavano di meno per salvare l'ex Serie C1. In pochi mesi Gela scompare dal panorama professionistico nazionale e da terza realtà calcistica isolana (con Siracusa e Trapani) si ritrova tra i dilettanti, persino dietro altre realtà provinciali.
Si riparte così dal mondo dei dilettanti ma non dal primo gradino (la serie D) quasi a parziale consolazione. Nemmeno dal secondo gradino, per dirla tutta. Si riparte cioè con l'Atletico Gela dal terzo gradino, quello del campionato regionale di Promozione dopo che la domanda di ripescaggio in Eccellenza non è stata accolta giacché il club giallorosso si è ritrovato in posizione non utile nella lista dei club aspiranti al salto di categoria a tavolino. Per l'Atletico si tratterà, dunque, del terzo campionato di fila in categoria.
E si riparte con una bandiera del calcio gelese quale Dario Di Dio, dal passato illustre da calciatore nella “leggendaria” Juventina Gela ed in realtà etnee quali il Catania e l'Acireale. Di Dio è il nuovo allenatore dell'Atletico Gela. Succede a Nicola Vella che aveva fatto bene nelle due stagioni precedenti pur subentrando in corso d'opera a Paolo Di Dio il primo anno ed a Emanuele Docente l'anno successivo. Una vicenda molto simile a quella che aveva visto Sanderra salvare il Gela Calcio per due stagioni consecutive in C2, sfiorando persino i play-off, senza mai ottenere da Tuccio la riconferma ai nastri di partenza. Stranezze del calcio.
Magari, quella di Dario Di Dio alla conduzione tecnica nella stagione 2011/12 si rivelerà una scelta azzeccatissima da parte della società presieduta dal dott. Giuseppe Turco. Anzi, ce lo auguriamo davvero. Di certo si va avanti con il progetto di valorizzazione dei giovani talenti locali, ma il ritrovarsi all'improvviso con il peso della prima realtà calcistica cittadina, obbliga a puntare in alto e quindi a non accontentarsi di una salvezza tranquilla come nella stagione passata.
Non a caso, il direttore sportivo Marco Cammarata si è dato da fare per integrare i molti riconfermati che hanno partecipato allo scorso campionato, con almeno 3 o 4 elementi di sicuro valore per la categoria, se non di categoria superiore. In effetti, dal Licata vincitore dello scorso campionato di Eccellenza sono arrivati i due laterali esterni Angelo Iannello (classe 1989) e Francesco Melilli (1991), nonché l'esperto interno di centrocampo Massimo Cavaleri (1984). Nel momento in cui scriviamo non c'è ancora la firma, ma la trattativa con la punta Gaetano Sitibondo (1986) è in fase avanzata. Si tratta, sulla carta, di innesti di valore che si aggiungono ai vari Mezzasalma, Camiolo, Vella, Campanaro e via di seguito. Tra le riconferme, anche quella di Salvatore Di Stefano nella doppia veste di preparatore atletico della prima squadra ed allenatore degli juniores.
L'Atletico Gela, che si sta allenando al vecchio e fatiscente “Mattei” di Macchitella, giocherà quest'anno al “Vincenzo Presti” che da modesto ed angusto stadio di Prima Divisione Lega Pro, diventa ad un tratto un impianto di lusso per un campionato regionale di promozione, con un manto in erba di ultima generazione, con tutta evidenza, pensato per altri palcoscenici. Non sarà possibile calcare il nuovo “green” già da domenica prossima, in occasione del primo impegno ufficiale della nuova stagione. Infatti, domenica 28 agosto ci sarà la prima gara di Coppa Italia di Promozione. Anche se manca ancora il crisma dell'ufficialità in ordine ai raggruppamenti, l'Atletico Gela dovrebbe far parte di nuovo del Girone D, insieme a Agira-Nissoria, Città di Rosolini, Enzo Grasso Siracusa, Gymnica Scordia, Nicosia, Leonfortese, Or.Sa. Ragusa, Paternò (ex Sporting Misterbianco), Priolo, Real Niscemi-Acate, San Sebastiano Calascibetta, Santa Croce Camerina, Scicli, Troina e Virtus Ispica. Contro quest'ultima i giallorossi saranno impegnati nel triangolare amichevole di mercoledì prossimo. In una città disillusa non sarà una notizia sorprendente per nessuno leggere che per il calcio gelese non sarà facile risalire la china, già a partire da questi livelli. Per il salto di categoria è necessario vincere direttamente il campionato; ovvero, quale unica alternativa, vincere dapprima i play-off nel proprio girone (piazzandosi al termine della stagione regolare dal 2° posto al 5° posto) e successivamente i play-off intergirone (tra le 4 che hanno vinto i play-off nei rispettivi gironi).
Autore : Filippo Guzzardi
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