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notizia del 12/12/2010 messa in rete alle 17:57:06
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Gela, ultima chiamata
Come peggio non poteva, all'ultimo secondo di recupero e su classico assalto finale in mischia, è arrivata la sesta sconfitta consecutiva che allunga una serie negativa che non ha, a Gela, precedenti storici. Una sconfitta che, di per sé, ci può stare, sia perché la formazione biancazzurra era ospite della capolista del torneo, la terribile matricola Nocerina allenata dall'aretuseo Auteri, sia perché di goal del genere, allo scadere, la letteratura calcistica ne conta a iosa. Del resto, col passare dei minuti, la cronaca della gara lasciava presagire che prima o poi la compagine di Provenza potesse capitolare: l'amarezza, ovviamente, è che sia coinciso ad un soffio dal triplice fischio finale. Condizioni ideali per la Nocerina: fra le mura amiche, un tecnico che poteva operare i giusti cambi, una squadra avversaria contratta ed in ansia per le 5 sconfitte incassate di fila. Tutt'altro per il Gela: lontano da casa, assenze importanti che costringevano il tecnico a scelte forzate, la preoccupazione che ti priva della serenità e del cinismo nelle poche occasioni propizie, la paura sempre più crescente di perdere ancora una volta, condannato dell'ennesimo episodio che ti gira storto. E puntuale, così come inesorabile, il peggio si è materializzato al 95'.
Ad una giornata dal giro di boa, però, l'analisi che conta non è più quella relativa alla singola gara. Necessità impone un'analisi a più ampio raggio sull'intero cammino finora fatto, per poter valutare se e cosa fare in prospettiva futura. Un'analisi inevitabilmente fredda, estremamente lucida, fino a slegarsi da quel contesto emozionale che si richiama all'arbitraggio negativo, all'episodio sfortunato, all'infortunio che non ci voleva e/o a qualsiasi altra plausibile recriminazione. Le 6 sconfitte consecutive ed il punticino nelle ultime 7 gare hanno, semplicemente, di fatto, vanificato una prima parte brillante. Quella di domenica diventa l'ultima spiaggia: e non solo per l'allenatore. Quest'ultimo, in ogni caso, chiuderà l'anno solare senza stare in panchina per la squalifica di 2 turni inflitta dal giudice sportivo.
Al Presti sarà di scena il Pisa, altra matricola ripescata in estate, in classifica a ridosso dei biancazzurri e reduce dal successo di misura all'Arena Garibaldi contro il Viareggio, a brindare l'esordio vincente del neo tecnico Semplici, appena subentrato a Cuoghi. Rete decisiva di Manolo Mosciaro (ex Catanzaro) il cui collega di reparto, con tanto di fascia di capitano, sarà un certo Marco Carparelli. I nerazzurri hanno concesso il bis questo mercoledì battendo il Monza e qualificandosi alle semifinali di Coppa Italia di Lega. A Gela non sarà in campo e se ne riparlerà nel 2011, Christian Amoroso che ha rimediato nel derby un trauma distrattivo di primo grado al quadricipite femorale della coscia sinistra. Sulla sponda gelese, con il nuovo anno torneranno a disposizione Cruciani e Piano. Per l'ultima di andata, Provenza recupera Docente e Porcaro, non D'Anna. Ballottaggio a sinistra tra Bigazzi e Cunzi. Probabile Formazione (4-4-2): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Piva; Stamilla, Giardina, D'Amico, Bigazzi (Cunzi); Docente, Franciel.
Autore : Filippo Guzzardi
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