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notizia del 06/10/2012 messa in rete alle 17:48:33
Calcio-Eccellenza/ Atletico, prova verità contro il Tiger Brolo
Doveva essere la partita del “dentro o fuori”, della svolta e via discorrendo ed invece contro un Real Avola in profonda crisi l'Atletico Gela non è andato oltre un «benemerito nulla di fatto». E' finita così con un anonimo 0-0 la sfida contro il fanalino di coda aretuseo al Memo Di Pasquale, benchè il tecnico Scerra avesse tentato di mescolare un po' le carte al fischio di inizio, lasciando in panchina gente come capitan Domicoli, Brancacci e Tuccio, entrati poi in campo nei primi minuti della ripresa.
Ed invero, nel primo tempo i giallorossi si sono pure fatti vedere dalle parti del portiere di casa, con Fiore, Mezzasalma e Messana ma le rispettive conclusioni indirizzate verso la porta avversaria non hanno avuto successo. Certo un pizzico di fortuna, in un periodo così delicato, avrebbe non poco aiutato il portiere Camiolo (nella foto) e compagni. Invece, al rientro dagli spogliatoi e pur con l'ingresso in campo dei vari Domicoli, Tuccio e Brancacci, l'Atletico Gela è sembrato spegnersi col passare dei minuti. I giovani del Real Avola, per contro, hanno preso coraggio fino a sfiorare addirittura il colpaccio a fine gara. Il risultato però non si è schiodato dallo 0-0 e con tale punteggio al triplice fischio finale le due squadre hanno finito con l'accontentarsi di un punto a testa.
Un vezzo giornalistico che continua a campeggiare in presenza di un pareggio è quello di considerarlo ancora alla stregua di una sorta di vera e propria spartizione della posta in palio. Se ciò andava bene con la regola dei 2 punti, da quando si è passati a quella dei 3 punti non è più cosi. Per dirla tutta, un pari è più una mezza sconfitta che una mezza vittoria. Lo è a maggior ragione al termine di questa partita che ha visto sorridere alla fine più gli aretusei che i gelesi.
Il Real Avola, infatti, non ha semplicemente mosso la classifica, ma ha conquistato il primo punto in campionato, cancellando quello zero a cui era rimasto ancorato dopo i primi tre turni. Per un club entrato in crisi economica allo start ed il cui futuro rimane ancora fortemente incerto, questo punticino fa e dà morale. Non si può dire la stessa cosa, invece, per l'Atletico Gela nel cui azionariato l'ingresso di nuovi soci sembrava dare nuova linfa, specie dopo il ripescaggio chiesto ed agevolmente ottenuto. Ne è seguito un mercato deciso e tutto inteso a ripristinare la “gelesità” in rosa.
Il riscatto, dopo l'inizio pessimo, non poteva che essere la vittoria, contro peraltro un avversario non impossibile, anche se lontano dalle mura amiche.
La squadra è stata fortemente rinnovata rispetto alla scorsa stagione e, probabilmente, è questo l'azzardo che il club sta pagando a caro prezzo in questo scorcio iniziale del cammino. Bisogna avere pazienza? Scerra, a cui la società ha confermato in settimana la fiducia, non ha trovato ancora la quadra da un punto di vista tecnico e tattico. La forte preoccupazione è data dalle non brillanti prestazioni accompagnatesi a risultati di fatto deludenti.
La classifica langue: solo 2 punti in 4 match, 1 solo goal fatto, 3 subiti. contro squadre di media e bassa classifica, eccezion fatta per il Misterbianco. La notizia postiva, per i più ottimisti, è che la capolista perde in casa e che la graduatoria rimane corta. E siccome nell'anticipo di sabato viene a fare visita al Vincenzo Presti il Tiger Brolo, una vittoria contro una squadra allestita per un campionato di vertice e che non a caso occupa la seconda piazza, potrebbe rappresentare davvero l'inversione di marcia fino ad oggi solo agognata.
Ma ad avere l'occhio della “tigre” tanto cara agli ospiti peloritani, dovranno essere più i padroni di casa gelesi. Anche in ciò, come per ben altro, a parlare sarà poi solo il campo.
Autore : Filippo Guzzardi
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