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notizia del 03/05/2010 messa in rete alle 17:45:09
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Il vuoto dopo l’addio ai play off
Il Gela non riesce a battere neanche la Vibonese al “Presti” e la vittoria diventa un tabù da sfatare nelle restanti due giornate, benché in classifica non cambierebbe nulla anche in caso contrario. Il Gela è fuori dai play-off pure per la matematica e volendo tracciare un primo resoconto, quale differenza tra obiettivo e risultato, quello che sta per chiudersi è l'anno agonistico più fallimentare dell'intero quadriennio. Tanto è il periodo da quando alla guida del club biancazzurro c'è l'Ing. Tuccio che, coerentemente alle dimissioni irrevocabili ufficializzate, non era presente in tribuna domenica: cosa che, peraltro, non era mai avvenuta.
A fronte di un avversario sceso a Gela solo per non prenderle, gli uomini di Provenza hanno sfiorato più volte la rete decisiva, confermando il leit-motiv di gran parte della stagione, ossia la scarsa incisività in fase realizzativa. Con la seconda difesa del campionato, solo 25 reti subite, dietro alla Cisco Roma con 20, il Gela ha il decimo attacco del campionato, con 33 reti siglate. I suoi cannonieri sono Agostinelli, Cammarota e Vianello con sole 5 marcature.
Il Gela paga dazio con le 5 sconfitte in casa. Basti pensare che Barletta e Brindisi ne hanno incassato 1 a testa. In particolare, col Brindisi la differenza è di 7 punti nonostante, complessivamente, il Gela ha perso 10 volte, vale a dire 1 volta in più dei pugliesi che sono finiti sotto in 9 occasioni. La differenza sul piano realizzativo è marcata: il Gela ha segnato 17 reti meno del Brindisi che ha brindato al goal per 50 volte. Bastava vincere con il Manfredonia e la Vibonese in casa, nonché con l'Igea nella desolazione giallorossa del “D'Alcontres”, per avere gli stessi punti di Brindisi e Barletta, giocandosela fino alla fine, con buone speranze di farcela ed accedere così agli spareggi.
Provenza ha già lasciato una sorta di testamento prima di togliere le tende definitivamente, Donnarumma forse starà un po' alla finestra per capire che fine farà la società, con Tuccio o eventuali successori che vorranno ripartire con lui, ma questa possibilità appare piuttosto remota per una questione di tempistica, quanto meno. Al momento, la sensazione è che Tuccio lasci. La prospettiva di un cambio al vertice del Gela Calcio è offuscata. Anzi, non ha tutti i torti chi si chiede se tale prospettiva esista di per sé. Insomma, dalle parti di Gela, calcisticamente, si naviga a vista.
Nel frattempo a Noicattaro attendono Schiavon e compagni. Ci sarà l'ex Manca. Con lui Zotti ed il resto della truppa agli ordini di Sauro Trillini, oramai ad un passo dai play-out, dopo essere stata affossata dalla doppietta di Mastrolilli a Monopoli. I rossoneri hanno 31 punti e vincendo potrebbero avvicinarsi alla Scafatese o all'Isola Liri, qualora una delle due, o entrambe, dovessero incappare sorprendentemente in una giornata storta, giacché sulla carta i rispettivi impegni non sono affatto proibitivi.
Quella di domenica prossima è l'ultima trasferta stagionale, penultima chance per interrompere l'astinenza da vittorie e segnare un finale meno inglorioso, dopo la brillante partenza. A parte l'assenza di Cruciani per squalifica, non ci sono altri calcoli da fare. Nessun infortunato. Questo match sarà un'occasione per far girare la rosa a disposizione così come testimonia l'undici iniziale della amichevole disputata il giovedì pomeriggio contro l'Atletico Gela e finita 8-1 per il Gela. Previsto l'impiego, addirittura dal primo minuto, di Viviano. Questa la probabile formazione (4-3-2-1): Nordi; Ricca, Lucioni, Di Muro, Memé; Viviano, Zaminga, Cammarota; Rosamilia (La Porta), Agostinelli, Cunzi (nella foto).
Autore : Filippo Guzzardi
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