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notizia del 09/05/2010 messa in rete alle 17:26:06
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Gela calcio, un mesto commiato
Il Gela incassa l'undicesima sconfitta in campionato in quel di Noicattaro ed allunga la serie, che dura da 2 mesi e mezzo, di partite senza vittorie: ad oggi 9. L'ultima è il 3-1 del "Presti" al Vico Equense, datata 21 febbraio. Davvero penoso il cammino nel girone di ritorno con la miseria di 15 punti totalizzati. Peggio ha fatto solo l'Igea Virtus: club totalmente allo sbando, suicidatosi lungo il cammino, fino a rischiare la radiazione.
La disamina è facile facile. Squadra che, fatta in quattro e quattr'otto, parte senza aspettative per un campionato di transizione, si disunisce nel momento in cui il gioco si fa serio. La battuta d'arresto contro la Cisco Roma riporta di schianto tutti a terra ed il botto è fragoroso. Seguono altre tre sconfitte di fila, proprio mentre ci si avvicina al mercato invernale. Il permanere, in ogni caso, nelle zone alte della classifica, consiglia un rivoluzione con gente dalla personalità più spiccata: decisione precipitosa ed errata. Il gruppo che già palesava una carenza in termini di carattere, viene sconvolto. Lo anticipammo in tempi non sospetti. La scommessa era giungere con gente come Lucioni, Cruciani, Franciel (nella foto con il tecnico Provenza)e quanti erano arrivati, più il recuperato Cunzi, in grande forma psicofisica ai play-off: ma il rischio era non arrivarci proprio, giacché ci si apprestava ad affrontare un momento topico della stagione in cui gli avversari avrebbero giocato con il coltello fra i denti e l'eventualità di trovare campi pesanti avrebbe aiutato squadre con minor tasso tecnico ma più strutturate sul piano fisico, specie nella zona nevralgica del campo.
I nuovi arrivati hanno portato un soffio di entusiasmo come dimostrano le due vittorie consecutive contro Scafatese e Aversa, ma la sconfitta di Monopoli ha rimesso tutto in discussione. La svolta sul piano mentale non c'è stata, nonostante i 4 punti con Siracusa e Vico al "Presti", poiché a Brindisi la squadra che era stata rinnovata per vincere i play-off perdeva di nuovo uno scontro diretto contro una probabile avversaria. Nel calcio, alla fine, sono sempre i risultati che contano.
Da quel momento è stato un cammino in picchiata, una lenta agonia fino ad oggi. E alle cronache delle gare, ai commenti sulle prestazioni dei singoli e collettive, si sono accompagnate, il più delle volte prevalendo, le valutazioni sulle dimissioni del tecnico, del direttore sportivo e, per ultimo, dello stesso presidente. Sono passati quasi in carrozza il crollo fisico di chi teneva la baracca in piedi, come Cammarota e Schiavon, nonché il camaleontismo di gente come Criniti e soprattutto Vianello, capaci di alternare illuminanti giocate in settimana, a performance anonime la domenica. Per non parlare delle solite sirene di mercato che hanno inevitabilmente - e senza meravigliarci più di tanto nel momento in cui si permettono trasferimenti da una casacca all'altra durante il campionato – distratto giocatori fino a quel momento impeccabili come Memè per fare un esempio lampante.
Domenica al "Vincenzo Presti" verrà a fare visita al Gela, l'Isola Liri. I ciociari dovrebbero sperare nel colpaccio del Noicattaro a Scafati. Eventualità molto difficile perché ai pugliesi non basterebbe per salvarsi evitando i play-out. E' chiaro che l'Isola Liri tenterà di accaparrarsi l'intera posta in palio per non rimproversi di non averci creduto: del resto, devono comunque farlo se vogliono affrontare la penultima in campionato nello spareggio salvezza.
Troveranno un Gela che proverà a chiudere il campionato regolare, regalando una vittoria ai propri tifosi. La società ha abbassato i prezzi: 10 euro in tribuna e 5 in curva. Non saranno della gara lo squalificato Agostinelli e l'infortunato Rabbeni. In fortissimo dubbio Carraro e Rosamilia. Quasi certo il debutto in difesa dei gelesi Italiano e Puccio. Da non escludere l'invito rivolto anche ad altri primavera, magari partendo dalla panchina. Probabile coppia in avanti formata da Cunzi e Franciel.
Dirigerà la gara Mirko Mangialardi di Pistoia, coadiuvato dagli assistenti di linea Alessandro Vigo di Acireale e Francesco Cannistrà di Messina.
Autore : Filippo Guzzardi
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