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Corriere di Gela | Gela, prova di forza
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notizia del 20/02/2011 messa in rete alle 16:38:26

Gela, prova di forza

La Lucchese stende il Gela con un risultato, 3-0, pesante nel punteggio ed in termini di classifica. Il club presieduto da Angelo Tuccio, per la prima volta nella stagione, quando siamo giunti alla 23ª giornata del girone B di Prima divisione Lega Pro, entra ufficialmente in zona play-out. Da 6 turni, cioè da quando è iniziato il girone di ritorno, la squadra biancazzurra non riesce più a vincere. L'ultimo successo, infatti, risale alla giornata di chiusura del girone d'andata quando al "Presti" il Gela battè il Pisa, benché la contestazione venne messa lo stesso in atto.

Da allora e nel frattempo, molte cose sono cambiate. Giocatori d'esperienza sono andati via così come il tecnico. A fronte di un pericolo "depressione" da parte dell'ambiente gelese, il neo allenatore Fofò Ammirata non ci sta e, già in sala stampa nel post partita di domenica, si è prodigato a caricare i propri giocatori elogiandone l'impegno atletico e tattico, battezzando il passivo subito come un risultato non fedele rispetto a quanto visto in campo. C'è da dire, invero, che la squadra ha continuato a giocare anche sotto di tre reti, alla ricerca del goal della bandiera e rischiando di subirne, al contempo, un quarto. Se è questa la mentalità che ricerca Ammirata, uomo realista e professionista serio, possiamo arrivare a comprendere la ragioni del suo "ottimismo". Del resto, se il tecnico Melotti che ha appena rilevato Rossi alla guida tecnica della Cavese, fanalino di coda, è fermamente convinto nella salvezza, allora può e deve crederci pure Ammirata, così come la squadra, la società, i tifosi e l'intera città del golfo.

In effetti, quello di quest'anno è un campionato un po' strano, quasi atipico. A parte le penalizzazioni, non pochi sono stati i colpi di scena, con l'unica certezza maturata sul campo e nel corso delle giornate – non può dimenticarsi che rispetto alla vigilia sia un'autentica sorpresa -, dettata dall'incredibile passo della Nocerina che continua a non perdere un colpo e, forte della dozzina di punti di vantaggio sulla coppia formata da Benevento e Atletico Roma, si può considerare, oramai, con un piede in B. Ne risente la classifica che rimane molto corta. Basti pensare che tra l'ultimo posto che vale i play-off occupato dal Siracusa ed il primo posto dei play-out occupato dal Gela, ci sono solo 7 punti di differenza. Tra Siracusa e Gela ci sono altre 8 squadre che non sanno, per dirla tutta, cosa conviene fare: alzare lo sguardo poco sopra o guardarsi immediatamente alle proprie spalle. Tutto o quasi, insomma, è ancora possibile. Tra il Gela e la Cavese ultima in graduatoria, d'altronde, ci sono solo 6 punti e con la regola dei tre punti, ad undici giornate dal termine, non si può certo dire che la retrocessione diretta sia già un capitolo chiuso. Giusto in tema di salvezza, domenica al “Presti” arriva il Foligno. La classifica parla,

inequivocabilmente, di scontro diretto. Gli umbri, infatti, sono posizionati subito dietro il Gela, un punto sotto. Le due squadre sono abbastanza simili, nel gioco e nell'età. Si potrebbe pensare ad una partita aperta, con le due squadre disposte a giocarsela, sebbene i numeri non inducono a pronosticare molti goal. Il Foligno come il Gela non ha nella fase realizzativa un punto di forza. Inoltre, mancheranno per squalifica gli attaccanti Diego Falcinelli (3 giornate) e Matteo Cavagna (1 giornata).

Stop (1 turno) imposto dal giudice sportivo anche al baluardo difensivo e capitano del Gela, Roberto Cardinale, che si trascinava da tempo la condizione di “diffidato”. Al suo posto, debutterà con la maglia biancazzurra il palermitano Cossentino che affiancherà così Porcaro nel cuore della difesa. Ballottaggio aperto per il ruolo di terzino sinistro tra Aliperta e l'altro under neo arrivato Crivello, con il primo ancora leggermente in vantaggio sul secondo. Ammirata ha provato il 4-3-3 ed il 4-4-2 nella partitella in famiglia del giovedì, insistendo di più sul primo modulo che assicura un uomo in più a centrocampo. Verosimilmente, Ammirata proverà questa soluzione tattica (4-3-3), nel qual caso l'undici di partenza vedrebbe tornare al fianco di Zaminga sia Giardina che Piano, con quest'ultimo che verrebbe, invece, sacrificato nella zona nevralgica del campo in caso di uno schieramento (4-4-2) con due interni (Zaminga e Giardina), due esterni (D'Anna e Cunzi) e due punte (Docente e Carbonaro). Quasi certa l'assenza per domenica di Bigazzi. Ancora in condizioni non ottimali, Docente ha occupato il ruolo di perno centrale nel tridente offensivo con Carbonaro a destra e Cunzi a sinistra. In caso di un forfait dell'ultima ora del centravanti gelese, Carbonaro si sposterebbe in mezzo con D'Anna, di conseguenza, chiamato in causa a destra. Probabile formazione (4-3-3): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cossentino, Aliperta (Crivello); Zaminga, Giardina, Piano; Carbonaro (D'Anna), Docente (Carbonaro), Cunzi.


Autore : Filippo Guzzardi

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