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notizia del 01/03/2009 messa in rete alle 16:36:14
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Il Gela ora convince
La bella vittoria e la convincente prestazione al "Presti" contro la Scafatese rappresenta una decisa schiarita nel cielo terso che ha accompagnato il Gela in questa incerta fase iniziale del girone di ritorno. Due reti siglate, tre legni colpiti ed altre occasioni da rete, hanno reso a tratti persino spettacolare la performance degli uomini di Cosco, con una difesa che allo spregiudicato tridente offensivo campano è tornata a non concedere nulla eccetto un solo tiro nello specchio della porta difesa da Cecere e per giunta in pieno recupero, a risultato già acquisito. Occorreva vincere per sgomberare le polemiche e la buona prova offerta ha fatto si che tornasse anche il sorriso nel post-partita: ed era anche ora. Il Catanzaro rimane un punto sopra, mentre alle spalle il Pescina Val Giovenco paga ora un ritardo di sei lunghezze. Al vertice, la sconfitta del Cosenza contro il Val di Sangro dopo il pareggio interno contro l'Isola Liri suona come un campanellino d'allarme ma, ad oggi, che la capolista perda ad Atessa - come già ricordato lo scorso numero - non può e non deve interessarci. Non foss'altro perché ce lo suggerisce la stessa Lega Pro che ha considerato la distanza attuale tra il Gela (terzo) ed il Cosenza (capolista) evidentemente più pesante rispetto alla stessa (7 punti) che divide l'Arezzo (terzo) ed il Gallipoli (capolista) nel girone “B” di Prima Divisione, tale da preferire alla sfida del “San Vito” quella del comunale “Città di Arezzo” nella scelta del posticipo serale da trasmettere in diretta televisiva su Rai sport Più, lunedì 16 marzo.
Possiamo asserire che la squadra ha giocato bene nel suo complesso, ma la grande notizia è il ritorno di Franciel ai suoi livelli: giocatore pienamente recuperato sia fisicamente che, ancor prima, mentalmente. L'altra bella notizia è il rendimento dei nuovi arrivati: per certi versi, financo sorprendente in un Gela decimato dalle assenze e reduce da un periodo a dir poco convulso. Russo è tornato vicino a gonfiare la rete come a Barletta, cogliendo un clamoroso palo di testa. Galuppi ha dimostrato di che pasta è fatto anche arretrandolo sulla linea difensiva. Schiavon e la sua posizione in campo è stata la chiave tattica della partita. Il team biancoazzurro, soprattutto, pare aver trovato il bandolo della matassa sul piano tattico con l'adozione di un modulo ben preciso: il 4-4-1-1. Un modulo che in trasferta ci ha permesso di viaggiare a ritmi da primato e che in casa, con i nuovi interpreti, sembra finalmente poter dare le giuste risposte. Domenica scorsa abbiamo visto uno Schiavon in grande spolvero dietro Franciel, la cui alternativa è Pasca e non quel Staffolani - è bene ricordarlo - che ha sempre giocato giusto alle spalle della prima punta. Insomma, Cosco può giostrare a suo piacimento i giocatori a disposizione mantenendo inalterata l'intelaiatura tattica, scegliendo quindi gli attori da mettere in campo sulla base delle esigenze tecnico-tattiche che si presenteranno di volta in volta. Va da sé che quando il modulo è la costante e le variabili sono i giocatori, si può guardare con ottimismo al futuro, anche immediato, senza ad esempio preoccuparsi più di tanto per il tipo di impianto sportivo in cui andrà in scena il prossimo impegno in calendario.
Il rettangolo di gioco del “Miramare”, infatti, oltre a presentare un fondo in erba sintetica è anche molto piccolo in quanto a dimensioni: 100 metri in lunghezza per 60 metri in larghezza. In teoria, una tale circostanza tenderebbe a favorire gli attacchi che si presumono ovvi e conseguenziali da parte della squadra di casa. Ma nel passare dalla teoria alla pratica ci sarebbero almeno un paio considerazioni da osservare. Innanzitutto, quella contro il Gela è per i pugliesi la prima di due gare consecutive in casa: la domenica successiva, infatti, ospiteranno il Monopoli. Ma nel bel mezzo, mercoledì 4 marzo, verrà recuperato il derby a Melfi, valido per la 23^ giornata: per dirla tutta, la compagine sipontina è attesa da un autentico tour de force, in quanto costretta a giocare - partendo dalla penultima posizione in classifica - tre match tutti delicati (seppur per motivazioni differenti) in sette giorni. Quella di domenica, inoltre, sarà il battesimo ufficiale alla conduzione tecnica di Lorenzo Mancano promosso dalla berretti e succeduto all'esperto D'Arrigo nella settimana antecedente la gara poi non disputata col Melfi. E siccome quella gara non è mai iniziata, il terzino sinistro Patti e la punta (neo-arrivata dall'Aversa) Romano dovranno scontare la squalifica nell'incontro contro il Gela. Se a ciò aggiungiamo diversi infortuni, non è mera fantasia pensare ad un Manfredonia tutt'altro che incline ad assediare i blasonati avversari offrendo il fianco alle pericolose ripartenze ospiti.
Del resto è ancora vivo il ricordo dell'andata finita 3-0 per il Gela con rete iniziale di Espinal a cui seguì la doppietta di Pasca: fu una delle più belle partite casalinghe del Gela. Proprio Pasca torna a disposizione di Mr. Cosco dopo aver scontato la squalifica così come Pasquale Esposito e Gaeta. Ma se il primo, probabilmente rientrerà dalla panchina, è verosimile che gli ultimi due saranno gettati nella mischia sin dal fischio d'inizio. Pressocché certo, data l'assenza per infortunio di Nigro e quella per squalifica di Galuppi, l'impiego nel ruolo di terzino destro di Pasquale Esposito che avrà subito modo di rifarsi dopo l'ultima, infelice, apparizione. Sempre sull'out destro, ma di centrocampo, Cosco dovrà decidere se affidarsi alla progressione di Gaeta nelle eventuali situazioni di contropiede, ovvero alla maggiore attitudine a puntare la porta esibita da Russo, considerate anche le dimensioni ridotte del campo. E mentre Alessandrì benchè sulla via del completo recupero è ancora indisponibile, sembra essere del tutto rientrato l'allarme per il problema al polpaccio del capitano Fernandez che sarà, pertanto, regolarmente in campo. Più di un dubbio rimane, invece, per il principio di pubalgia che consiglierebbe di non rischiare Giovanni Esposito per domenica pomeriggio, anche perché l'Ambrosecchia visto al "Ceravolo" di Catanzaro ha lasciato un buon ricordo. Per il resto dovrebbe essere confermato l'undici iniziale schierato contro la Scafatese. Probabile Formazione (4-4-1-1): Cecere; P. Esposito, D'Aiello, Fernandez, Ambrosecchia (G. Esposito); Gaeta (Russo), Iannini, Marinucci, Unniemi; Schiavon; Franciel.
Autore : Filippo Guzzardi
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