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notizia del 02/05/2010 messa in rete alle 16:27:35
Gela, un sogno infranto
L'addio ai play-off non trova ancora il conforto solo nell'aritmetica, ma – oramai – alla possibilità di giocarsi la promozione ed il salto di categoria in prima divisione, attraverso l'appendice degli spareggi promozione, non ci crede più nessuno. Proprio nessuno: neanche quei giocatori e quell'allenatore che hanno sperato in un aggancio alla quinta piazza fino a domenica scorsa. La sconfitta al "Ceravolo" contro il Catanzaro vice-capolista è stata accolta da tutti come un'autentica condanna. Chi ipotizzava che tornando con l'intero bottino dalla Calabria si potevano creare i margini per un rientro nei giochi grazie, soprattutto, ai concomitanti risultati favorevoli dagli altri campi, ha avuto ragione solo a metà.
Vincere sperando nelle disgrazie altrui non è avvenuto solo per colpa dei biancazzurri che non sono stati capaci di aiutarsi da soli. Tutto il contrario degli uomini di Auteri che col 2-0 imposto al Gela si riportano a sole 2 lunghezze dalla capolista Juve Stabia, sconfitta clamorosamente in casa dalla Scafatese, riaprendo di fatto il discorso promozione diretta a tre turni dal termine.
L'assenza forzata, per larga parte della stagione, di Cunzi su cui si sorreggeva l'intero peso offensivo in termini realizzativi, la partenza altrettanto forzata di D'Aiello su cui si sorreggeva, invece, gran parte del peso difensivo, la scarsa reattività della squadra al crescere delle pressioni ambientali in virtù di un cammino inaspettatamente eccezionale, unitamente al tentativo risoluto ed assolutamente errato di rivoluzionare tutto a Gennaio, spiegano il perché di questa dèbacle che ha colto di sorpresa tutti, presidente Tuccio in primis, tornato al giro di boa a credere in una promozione dopo la dolorosa e cocente disfatta del 21 giugno. Le dimissioni arrivate in settimana attraverso un lungo comunicato stampa, la dicono lunga sullo stato d'animo del presidente, fortemente deluso anche da un'intera classe politica locale verso cui ha chiaramente puntato l'indice. Tra ottimisti e pessimisti, l'impressione di chi scrive è che stavolta Tuccio difficilmente recederà sul piano delle rivendicazioni concernenti i contributi sportivi da parte di Provincia e Comune. Il presidente ha magari già accettato di essere stato un “pollo” nel farsi illudere dalla politica, ma molto difficilmente vorrà passare per “fesso” andando a coprire un buco in bilancio per somme che, nella sostanza, ha già anticipato. E siccome per ottenere l'intera somma pattuita e tappare il buco dovrebbe aspettare il nuovo bilancio che dovrà essere approvato dal consiglio comunale che uscirà dalle urne di fine maggio, la questione si fa dannatamente seria. Ancora presto, comunque, prevederne gli sviluppi, ma possiamo sin d'ora prefigurare un altro periodo incerto, dove potrà accadere di tutto.
Nel frattempo ci sono ancora tre partite da disputare. Domenica è in programma il penultimo appuntamento al "Presti" contro la Vibonese. All'andata, i calabri espugnarono il loro campo, il "Luigi Razza" proprio contro il Gela (alla quarta sconfitta di fila) visto che non erano riusciti a vincere fra le mura amiche fino a quel momento. A firmare il goal decisivo fu l'ex Omolade che sta vivendo la sua migliore stagione in carriera sul piano realizzativo con 6 marcature siglate. Altro ex di turno è il connazionale Ike. Gli uomini di Mr. Galfano provengono dalla vittoria interna contro il Cassino grazie alla rete di Pirrone. L'obiettivo è quello di raggiungere il Noicattaro che dovrà affrontare ai play-out, potendo sfruttare la migliore posizione in classifica. Il distacco è di 5 punti: presumibile che la Vibonese venga a Gela per giovarsela non foss'altro perchè non ha nulla da perdere, sperando magari di trovare un avversario demotivato se non allo sbando.
Il punto interrogativo è che Gela sarà domenica? Ovviamente, ce lo chiediamo per pura curiosità. Sarà difficile, visto quello che sta accadendo, trovare la dovuta concentrazione e le giuste motivazioni: compito a cui, peraltro, non di rado i biancazzurri sono sfuggiti a partire da un certo punto del cammino ed in tempi non sospetti, con un Tuccio ben saldo nel ruolo di leader. Mancherà Zaminga per squalifica. Molti i dubbi sul recupero di Vianello e Scopelliti. Verrà dato spazio a gente poco utilizzata come Lordi, Rabbeni e Viviano? Cunzi partirà dall'inizio? E Franciel? Lo sapremo solo domani pomeriggio a partire dalle ore 15:00 e verosimilmente non saremo in tanti a scoprirlo.
Autore : Filippo Guzzardi
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