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notizia del 08/05/2005 messa in rete alle 16:16:31

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Per il Gela primato addio?
Addio al primo posto. Sognato e rincorso per settimane, i successi conquistati da Manfredonia e Juve Stabia nell’ultimo turno di campionato hanno costretto il Gela a rinunziare quasi definitivamente alla promozione diretta in serie C1, sebbene la matematica lasci ancora degli spiragli. Qualora domenica la Juve Stabia dovesse battere il Manfredonia nello scontro diretto, il Gela, in caso di successo a Latina, si porterebbe a -2 dal club pugliese, ma rimarrebbe tuttavia al terzo posto in classifica, e negli ultimi due turni di campionato sia il Manfredonia sia la Juve Stabia affronteranno avversari senza stimoli o per nulla trascendentali (Taranto e Rosetana per i pugliesi, Rende e Mor-ro d’Oro per i campani).
E’ difficile prevedere un passo falso compiuto dalle due società che precedono il Gela in graduatoria, motivo per cui sarebbe opportuno che i tifosi gelesi sperassero, paradossalmente, in un successo del Manfredonia a Castellammare, di modo che gli uomini di Domenicali, in caso d’exploit nel Lazio, possano balzare al secondo posto e difendere tale posizione fino alla fine della stagione regolare. Giocare il ritorno dell’eventuale finale dei play-off in casa costituirebbe un gran vantaggio, in quanto l’apporto del caloroso e appassionato pubblico gelese fungerebbe da traino per l’undici giallo-rosso.
Prima di pensare, però, agli spareggi promozione, l’obiettivo prefissato da Domenicali consiste nell’ot-tenere il bottino pieno dagli ultimi tre impegni contro Latina, Lamezia e Melfi, tre formazioni che, in teoria, dovrebbero scendere in campo con pochi stimoli difettando di traguardi importanti da conseguire. Il Gela ammirato nel derby con il Ragusa può sicuramente fare l’en plein, in particolar modo qualora continui a produrre un gioco di qualità e crei occasioni in quantità industriale. Contro gli iblei di Santino Nuccio e Pietro Infantino, Carboni e compagni hanno costruito almeno una decina di palle-gol, e solo qualche intervento del portiere Accialini unito alla sfortuna che ha contraddistinto le conclusioni di Giardina e altri elementi del team giallo-rosso, ha impedito al Gela di conquistare un successo più rotondo. Ma l’aspetto più importante emerso dal derby riguarda la possibilità di fare pieno affidamento sulle riserve, o meglio, su qualche riserva: soprattutto Unniemi e Feliciello si ergono rispettivamente a dodicesimo e tredicesimo uomo, e negli ultimi tempi, quando sono stati chiamati in causa, raramente hanno deluso. Ci si attende qualcosa in più, invece, dai vari Serra, Marzocchi, Louison e Lo Coco, e ci auguriamo che questo qualcosa esca fuori dal cilindro, chissà, proprio nei play-off.
Il vero protagonista del derby però è stato Vincenzo Berti, 35 anni tra un mese, motorino inesauribile della squadra: il Gattuso dei poveri non solo ha manifestato ancora una volta la sua grande abilità nell’interdire spezzando le manovre di gioco orchestrate dagli avversari, ma ha pure siglato il gol del pareggio seguendo con molta attenzione ed intelligenza l’azione (e bravo Abate ad aspettarne l’inserimento in attacco per poi servirgli una palla d’oro). Straordinario inoltre un suo recupero nel secondo tem-po, bloccando il contropiede ragusano con una rincorsa di trenta metri culminata addirittura con un fallo subito e fischiato a suo favore. La gara purtroppo è stata caratterizzata in negativo dallo scontro di gioco verificatosi tra Marco Comandatore e l’ex Peppe Misiti, le cui teste si sono incocciate su un calcio d’angolo a favore degli ospiti. Il giocatore gelese è svenuto in campo, lo stadio si è ammutolito per alcuni, interminabili, secondi, mentre il pianto dei giocatori giallo-rossi (Cuffa, Feliciello e Unniemi) ha fatto rabbrividire i tifosi oramai rassegnati ad uno sconfortante epilogo dell’accaduto.
L’immediato intervento del medico sociale Narbone ha impedito a Comandatore di subire il soffocamento a causa della lingua accartocciatasi in gola, rianimando inoltre il giocatore (tre arresti cardiocircolatori per lui), e ciò ha consentito a coloro che erano presenti sugli spalti e in campo di tirare un sospiro di sollievo. Comandatore è stato ricoverato in ospedale dove gli esami clinici hanno fornito un responso negativo, mentre Misiti ha avuto cinque punti di sutura alla nuca.
E’ ovvio che Domenicali dovrà fare a meno della bandiera gelese nella gara di Latina, ma è pronto a sostituirlo Daniele Unniemi. Una lussazione alla clavicola (rischio di intervento chirurgico) ha messo in settimana fuori causa anche Gargiulo (nella foto con Montalbano), per cui si dovrà fare ricorso a Feliciello come secondo centrale a fianco del rientrante Montalbano. Per il resto non dovrebbero esserci altre modifiche nell’undici titolare. Il Latina, già salvo, proverà ad onorare l’impegno, ma farà a meno del tecnico Favarin, squalificato. I padroni di casa scenderanno in campo con un classico 4-4-2.
Autore : Paolo Cordaro
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