|
notizia del 05/09/2010 messa in rete alle 16:11:49
|
Il Gela ci prova a Taranto
Il Gela si butta subito alle spalle l'amaro esordio a Benevento. Che l'Andria non fosse una corazzata e, in quanto a stato di forma, alla portata di questo Gela, lo si era già intuito. In ogni caso, come ha ammesso il tecnico Provenza in sala stampa, era d'importanza capitale partire con una vittoria casa, nel cammino verso l'obiettivo minimo della salvezza. Il tecnico salernitano, altresì, ha sottolineato come la squadra sembra essersi già calata nella dimensione giusta, con la stessa umiltà con cui si accompagna una sconfitta così come una vittoria, a differenza di quanto invece accadeva la passata stagione.
Da un punto di vista tattico abbiamo avuto l'ennesima conferma di un modulo, il 4-3-2-1, su cui evidentemente Provenza mostra di credere cecamente, tanto da riproporlo anche senza punte di ruolo. Premesso ciò, sul piano tecnico gli occhi erano, di conseguenza, principalmente puntati sulle corsie laterali. Buona l'impressione destata da Stamilla che, causa una condizione inevitabilmente non ancora al top, ha retto per un'ora. Dall'altra parte, anche D'Anna ha puntato più volte l'avversario ed ha fatto intravedere buone cose, mostrando soprattutto una certa personalità. La sua prestazione, leggermente inferiore a quella di Stamilla, è comunque sufficiente. Va considerato, infatti, che non è facile essere subito catapultati in una nuova realtà e rispondere al meglio. Il giovane, in prestito dalla Fiorentina, è arrivato ufficialmente il mercoledì della settimana scorsa e Provenza lo ha immediatamente gettato nella mischia.
Dietro, di Piva sapevamo già: rendimento costante, sebbene ama a volte complicarsi un po' la vita da solo. Petrassi ci ha decisamente convinto in avanscoperta, non altrettanto in fase di copertura. Bene assortita anche la coppia, ex Potenza, al centro della difesa. In mezzo al campo, abbiamo rivisto Giardina all'opera e, considerato il goal dal limite che ha sbloccato il risultato, alla fine è stato anche un bel vedere, nonostante un vento contrario che nel primo tempo ne ha limitato le geometrie. A sorprendere in positivo per abnegazione e lucidità è stato il giovane Piano: a nostro avviso, il migliore in campo. Aspettiamo ancora il Criuciani apprezzato ad Avezzano. Un cenno a parte, infine, lo merita Cunzi, ideatore ed autore del raddoppio dal dischetto, non foss'altro perchè ha giocato da centravanti autentico, in un ruolo che chiaramente non è suo, riuscendo lo stesso a rendersi pericoloso e determinante.
Domenica il Gela è atteso dal Taranto. Lancette alle 15,00 in tutti i campi, fino alla fine di ottobre. Gli uomini allenati dall'aostano, ma di origini nissene, Giuseppe Brucato, tornato alla guida del Taranto dopo essere stato esonerato nel gennaio scorso apprendendolo curiosamente dai giornalisti, non vedono l'ora di riscattarsi: il goal annullato ad Innocenti e la traversa nel finale colpita da Chiaretti, gridano infatti vendetta. La piazza non è contentissima dei colpi mercato, ma il tecnico non ne ha fatto un dramma, lamentando solo la poca coesione di un gruppo, guidato da gente come Bremec e Migliaccio, che deve semplicemente amalgamarsi meglio, col passare delle giornate. Brucato dovrebbe optare per un 4-3-3 che punta tutto sul tridente in avanti, formato da Rantier, Garufo e da quel, già citato, Riccardo Innocenti. L'alternativa potrebbe essere il 4-3-1-2 con Rantier alle spalle di Ferraro ed Innocenti.
Nelle due squadre non ci sono defezioni a seguito di provvedimenti sportivi. Dopo il problema all'adduttore del Gela che lo aveva costretto ad uscire anzitempo contro l'Andria, Giardina ha giocato il primo tempo della partitella del giovedì. In caso di forfait all'ultimo momento del regista etneo, la linea di centrocampo sarà composta da Cruciani, Piano e D'Amico. La politica degli “under”, imporrebbe uno tra D'Anna e Bigazzi sull'out sinistro, con Stamilla dall'altra parte, a meno di sacrificare quest'ultimo per Cunzi (nella foto), con Docente ad agire da terminale offensivo. Probabile, invece, che sia ancora Cunzi a muoversi sul fronte d'attacco, partendo formalmente nel ruolo di punta centrale, senza per questo dare riferimenti certi alla difesa avversaria. In difesa, la partenza di Rocco D'Aiello è ufficiale.
In chiusura del mercato estivo, il difensore va in comproprietà alla Triestina e non al Torino, ma pur sempre tra i cadetti. Arriva, invece, proprio dal Taranto, con la formula del prestito con diritto di riscatto dell'intero cartellino, il giovane guardiapali Maraglino (altro under che potrebbe tornare utile), la scorsa stagione in D con la Vigor Lamezia. Donnarumma dovrà cambiare strategia e pescare nel mercato sempre aperto degli svincolati per il terzo centrale in difesa, ovvero puntare sui due giovani gelesi Puccio e Italiano. Con l'arrivo di Docente, si pensava ad una partenza di Vegnaduzzo (ipotesi Messina) o Rabbeni (ipotesi Trapani): invece, rimangono ancora all'ovile e la sensazione è che se ne riparlerà a gennaio. Rabbeni ha giocato tutto il match di mercoledì sera in Coppa Italia Lega Pro finito 2-2 (reti biancazzurre di Aliperta e Cruciani) contro il Milazzo, mentre nella partitella del giovedì Vegnaduzzo è subentrato a Docente a cui è arrivato il nulla osta per domenica.
S'è visto in campo anche Franciel che procede nel percorso del pieno recupero. Situazione che si fa sempre più delicata, infine, per i tre sotto contratto ma fuori rosa: vale a dire La Porta, Scopelliti e Zaminga. Non facile trovare una sistemazione di questi tempi; alquanto difficile rientrare nei piani del tecnico per un reintegro in rosa. Questa la probabile formazione contro il Taranto per la terza giornata del girone C di Prima Divisione Lega Pro (4-3-2-1): Nordi; Petrassi, Porcaro, Cardinale, Piva; Piano, Giardina (D'Amico), Cruciani; Stamilla, Cunzi, D'Anna (Bigazzi).
Autore : Filippo Guzzardi
» Altri articoli di Filippo Guzzardi
|
|
|
In Edicola |
|
Cerca |
Cerca le notizie nel nostro archivio. |
|
|
|
|