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notizia del 04/11/2007 messa in rete alle 15:36:20

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Gela, La svolta se si batte il Benevento
Distratto in trasferta, solido e concreto tra le mura amiche. Ecco l’identikit dell’attuale Gela, per il quale prosegue la fase di convalescenza, ma con il successo conquistato al Presti ai danni della Vibonese è stato finalmente abbandonato l’ultimo posto in classifica, sorpassando Andria e Scafatese. La settimana non aveva avuto un inizio felice, con il tecnico Sanderra di pessimo umore per via della sconfitta di Marcianise, maturata a seguito d’imperdonabili distrazioni difensive. Impacciati D’Aiello (nella foto esulta dopo il gol alla Vibonese) e Mancini, il Gela ha subìto nell’arco di cinque minuti l’uno-due dei campani, e per i biancazzurri, nonostante la positiva reazione manifestata nella ripresa, non è stato possibile riagguantare il pari. Dopo Monopoli, Lamezia e Noicattaro, anche a Marcianise la retroguardia è ricaduta in una fase di black-out, pagando dazio per la scarsa concentrazione. Per riscattarsi, il turno infrasettimanale rappresentava l’occasione propizia: al Presti s’ospitava una Vibonese in gran difficoltà per l’assenza della forte punta centrale Mastrolilli, squalificato dal giudice sportivo. Il club calabrese è l’unico tra i professionisti a vantare un parco-attaccanti limitato numericamente, rappresentato dai soli Mastrolilli e Adriano, ma quest’ultimo, attaccante sudamericano, è un extracomunitario e non può scendere in campo prima dell’acquisto della cittadinanza spagnola. Il tecnico della Vibonese Di Somma predilige il 4-4-2, ma a causa della penuria di attaccanti ha dovuto inventarsi un 4-3-2-1 con Mastrolilli isolato in attacco e supportato dai giovani centrocampisti offensivi Corapi e Lasagna. Perduto Mastrolilli, la Vibonese si è consegnata ad un Gela pimpante, sceso in campo con la ferrea volontà di conseguire il bottino pieno, attaccando sin dai primi minuti dell’incontro.
Come previsto, la Vibonese dei quattro ex (Fabbro, Corapi, Occhipinti, Panico) s’è fatta schiacciare, non riusciva a tenere palla in avanti, e a forza di creare occasioni una dopo l’altra i ragazzi di Sanderra hanno ottenuto, sempre nel primo tempo, un calcio di rigore concesso dal magnanimo direttore di gara, il palermitano Fatta, trasformato in seguito da Falconieri. Cercato il gol senza troppa fatica ma con grande insistenza, una volta in vantaggio il Gela si è stranamente spento e ha rischiato più volte di subire il pari da una Vibonese che poteva sfruttare unicamente l’arma dei calci piazzati per insidiare i padroni di casa. Dopo l’espulsione del recidivo difensore ospite Occhipinti, allontanato dal Presti anche nella passata stagione quando indossava la maglia dell’Igea, i biancazzurri hanno raddoppiato con una splendida incornata di D’Aiello, ripetutosi dopo l’ultima gara interna contro la Val di Sangro. Il giocatore palermitano non deve cullarsi troppo nelle sue doti offensive, sebbene queste facciano comodo a Sanderra e meritino un elogio da parte degli addetti ai lavori, ma in futuro dovrà proseguire nella ricerca di un perfezionamento della prestazione difensiva. La vittoria, ineccepibile, ha risollevato il morale della squadra, e adesso in molti confidano nella sfida di domenica, nuovamente al Presti, contro la corazzata Benevento. Il Gela, secondo tradizione, si esalta contro le grandi del torneo, e il pubblico, “tiepido” e poco numeroso giovedì, dovrebbe riempire adeguatamente lo stadio in vista del prestigioso incontro. Si respira aria d’impresa, e se da un lato Berti e compagni sembrano in crescita, dall’altro il Benevento si è afflosciato nelle ultime settimane, essendo reduce da due pareggi, il penultimo dei quali rimediato a Melfi, con i lucani che occupavano la penultima posizione.
Per sconfiggere i sanniti di Simonelli occorre puntare sulla verve offensiva dello straordinario Ike, sulla classe di Franciel, sulla velocità di Falconieri, e soprattutto sul carattere degli altri giocatori. Il Benevento sembra destinato a vincere il campionato, al di là dell’insidia-Pescina: in estate il presidente Maglione ha speso poco più di un milione di euro per accaparrarsi la fortissima punta Castaldo, 25 anni, grande pilastro e capitano della Juve Stabia nelle ultime stagioni. Una cifra da capogiro per la C2, ma altri investimenti importanti sono stati intrapresi dalla dirigenza con l’arrivo di Agnelli, Cinelli, Landaida, Melis. Innesti che si sono aggiunti ai pilastri della passata stagione, come l’imprendibile Clemente, capocannoniere del torneo, e i vari Nando Castaldo, Polani, Imbriani, Gori, Masciantonio e tutti gli altri. Nomi che, accompagnati a quello del tecnico “filosofo” Simonelli, stuzzicano la tifoseria gelese, nella speranza che, dopo il Pescina, sia proprio il Gela la seconda squadra a fregiarsi dell’onore d’aver battuto il colosso Benevento.
In occasione della sfida di domenica gli abbonamenti in tribuna saranno regolarmente validi.
Autore : Paolo Cordaro
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