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Corriere di Gela | Il Gela riprende a fare sul serio
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notizia del 29/11/2003 messa in rete alle 15:34:32

Il Gela riprende a fare sul serio

Una doppietta dello straordinario Campanile consente al Gela di uscire indenne dalla difficile trasferta di Castel di Sangro. Nel giorno in cui la formazione giallorossa riesce per la prima volta in questa stagione a siglare due reti in una sola partita, il successo è stato precluso da alcuni errori compiuti in fase difensiva, indubbiamente evitabili qualora fosse stata posta maggiore attenzione nel marcare gli avversari. Il rendimento degli uomini di Guido Ugolotti (nella foto) prosegue pertanto con la sua incostanza, e, sebbene si siano intravisti alcuni miglioramenti sul piano del gioco, di certo la squadra deve fare di più per poter inserirsi con maggiore serietà nel contesto play-off. I giocatori gelesi gradualmente tentano di assimilare e interpretare correttamente il nuovo modulo, il quale, se dal punto di vista offensivo consente all’undici giallorosso di rendersi più volte pericoloso nell’arco dell’incontro, dal punto di vista difensivo, tuttavia, l’impostazione della difesa a tre richiede una concentrazione costante del trio Savio-Ferretti-Giacalone e degli esterni di centrocampo che devono proteggere la retroguardia sobbarcandosi un lavoro faticoso (e che per ora svolgono non al meglio come in occasione del gol dell’esterno sangrino Marinucci).
Il Gela, d’altro canto, è l’unica, tra le diciotto formazioni del girone, a schierarsi in campo con la difesa a tre, segno inequivocabile del rischio (che altri allenatori preferiscono non correre) che comporta l’adozione di una tale impostazione tattica, ma è pur vero che, qualora i giocatori di Ugolotti riescano ad apprendere correttamente certi meccanismi attuandoli in campo con una certa efficacia, la compagine giallorossa di certo potrà volare in classifica e perseguire con maggiore sicurezza nei propri mezzi il quinto posto in classifica. Un plauso inoltre alla società, in quanto, consapevole dell’evidente necessità per l’organico gelese dell’innesto di un puro mediano, si è finalmente attivata per consegnare ad Ugolotti l’elemento che dovrà principalmente concentrarsi sulla fase di contenimento permettendo a Formisano di dedicarsi sulla costruzione dell’azione e sulla verticalizzazione del gioco. Si tratta d’Isidoro Izzo, 24 anni, cresciuto nelle giovanili del Bari, per poi approdare a Sant’Anastasia (una stagione), Fasano (due stagioni) e infine Mestre (una stagione).
Giocatore dal rendimento sempre elevato e in grado di offrire un contributo considerevole alla causa gelese, in parole povere un altro elemento di gran qualità che si aggiunge ai vari Ferretti, Corona e Campanile. Izzo potrebbe esordire al Presti nel prossimo impegno contro il Latina, formazione piuttosto forte, allenata da Santin. Quarti in classifica, da quando hanno recuperato da un infortunio l’agile e temibile punta Simonetti (in gol a Gela nella passata stagione), i laziali scendono in campo con un 4-1-3-2, che prevede l’impiego di Passalacqua nel ruolo di mediano, tre centrocampisti d’elevata qualità, di cui uno in realtà è una punta (Armonia, Caputi, e l’attaccante Pilleddu), e in avanti Polani e Simonetti. Anche in difesa vantano elementi di spessore come Fimiani (ex-Roma), Levanto (ex-Lecce) e Franchini (ex-Parma). Per il Gela sarà difficile aver ragione degli avversari, ma Ugolotti spera anche in un po’ di stanchezza dei pontini per via dell’incontro di coppia Italia di C disputato in settimana.

Apprendiamo al momento di mandare il giornale in stampa che il direttore generale Rosario Savasta si é dimesso. Savasta ha lasciato l’incarico “in quanto non ci sono più i presupposti per continuare e permettere di lavorare per il bene del Gela”.
Savasta ha augurato alla società, dirigenti, allenatori, magazziniere, staff medico e giocatori “di raggiungere traguardi prestigiosi come la città di Gela merita”.
Un rigraziamento per il Gela Jt per avergli dato “la possibilità di vivere questa esperienza bellissima che sicuramente – scrive Savasta – mi mancherà”. Paolo Cordaro


Autore : Paolo Cordaro

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