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notizia del 15/03/2009 messa in rete alle 15:29:01
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Gela, vittoria a Cosenza o play off
Dunque, ci siamo. Domenica 15 marzo, in occasione della 26ª giornata del girone C di seconda divisione, la nona dopo il giro di boa, si gioca il tanto atteso big match tra le prime due della classe. Entrambe possono vantare l'indiscutibile merito di arrivare all'appuntamento senza aver lasciato nulla al caso sette giorni prima: se il Cosenza, infatti, s'impone al “Rinascita” di Aversa contro una Normanna con l'acqua alla gola, dal canto suo il Gela regola al “Presti” la pratica Melfi come se fosse cosa agevole e, invece battere i lucani non era un compitino così facile, essendo gli uomini di Palumbo coloro che, proprio come l'incontenibile Cosenza, potevano vantare il miglior ruolino di marcia nel girone di ritorno. Il rischio di pensare già alla superfida della domenica successiva è stato scongiurato da una prestazione, dal punto di vista della concentrazione e della professionalità, impeccabile da parte degli uomini di Cosco che, peraltro, hanno indubbiamente confermato i progressi esibiti nelle ultime apparizioni, con il consolidato modulo 4-4-1-1 che vede, fra gli altri, i vari Schiavon, Unniemi e Franciel - che ha firmato un goal a dir poco spettacolare - autenticamente sugli scudi.
Le tre vittorie di fila ed i convincenti successi fra le mura amiche, per dirla tutta, hanno rinvigorito l'intero ambiente gelese nell'ipotesi che, compiuta l'impresa al “San Vito”, i giochi vengano di nuovi riaperti: con il sodalizio di Via Venezia che potrebbe, sulla carta, godere di un cammino più accessibile - con due turni casalinghi in più - rispetto al Cosenza. Ma ad oggi, rimangono sette le lunghezze dalla capolista ed una sul Catanzaro e, quindi, rimane una sola opzione senza se e senza ma: vincere a Cosenza. Sulla base di questa inoppugnabile premessa, mai come in questo caso è corretto parlare di “partita della verità”. Tornare dalla Calabria con il bottino pieno equivale a rimettere tutto in discussione con otto turni ancora da disputare, laddove non vincere significa abbandonare definitivamente sogni di primato e puntare ad arrivare ai play-off nella migliore posizione in classifica, nonché nella migliore condizione psico-fisica. E nella partita spartiacque di un'intera stagione non è affatto un caso che sugli spalti si preveda il grande pubblico (almeno in diecimila) con i tifosi biancoazzurri che si preannunciano numerosi al seguito dei loro beniamini pronti a giocarsi il tutto per tutto: per coloro che hanno investito 30 euro (tra viaggio e biglietto) l'appuntamento è all'Hotel Sileno dalle 6 del mattino.
In casa rossoblu l'atmosfera sembra essere tornata più serena dopo le due vittorie consecutive che sono seguite all'imprevista sconfitta maturata ad Atessa contro una Val di Sangro penultima in classifica, che aveva creato non poche apprensioni anche perché successiva al mezzo passo falso interno contro l’Isola Liri. In realtà, la preoccupazione di fondo rimane: se c'è una bestia nera del Cosenza, in questa stagione finora strepitosa per i silani, è proprio quel Gela che espugnò il “San Vito” in Coppa Italia e che al “Presti” in campionato vinse lo scontro diretto con eurogoal di Battisti. La differenza è che questa domenica l'ex biancoazzurro, passato alla corte di Toscano alla fine del girone d'andata, vestirà la maglia rossoblu e con lui anche quel Mortelliti rivelatosi un vero jolly, già utilizzato come prima punta, seconda punta, a tratti come punta esterna nel tridente offensivo e non ultimo come vera e propria ala di centrocampo. E' presumibile che il tecnico dei silani Toscano non presti il fianco al collega Cosco, abilissimo nel far giocare speculativamente i suoi uomini. Non sarà cioè un Cosenza d'assalto e del resto i sette punti di vantaggio lo consigliano caldamente: non si può escludere, ma sembra difficile uno schieramento con dentro Mortelliti, Danti, Polani e Catania già al fischio d'inizio e non in corso d'opera.
E avendo imparato a conoscere Cosco in questo largo spezzone di stagione passato, è altrettanto improbabile un Gela alla riscossa se non nell'ultima mezz'ora. Verosimile, cioè, un Gela che inizialmente aspetti nella propria tana i “lupi cosentini”. Con i rientri in gruppo di Alessandrì e Nigro e senza squalificati (così come gli avversari), Cosco ha a disposizione tutto l'organico. Ciò potrebbe far pensare a scelte difficili da compiere, ma siamo convinti che il tecnico molisano abbia già da un paio di settimane in mente la formazione anti-Cosenza: l'unico vero dubbio non tattico, semmai, è dettato dalle condizioni fisiche di Giovanni Esposito. L'alternativa a sinistra della linea difensiva è l'oramai collaudato Ambrosecchia. A destra in difesa sarà impiegato Pasquale Esposito, tenuto in stand-by la settimana scorsa anche nell'eventualià che il capitano Fernandez fosse ammonito ed, in quanto diffidato, saltasse il match-clou. In tre si giocano il posto di esterno destro di centrocampo, con Galuppi in leggero vantaggio su Gaeta e Russo.
Queste le probabili formazioni.
COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Bernardi, Parisi, Moschella, Musacco; Braca (Mortelliti), De Rose, Battisti, Catania; Mortelliti (Danti), Polani.
GELA (4-4-1-1): Cecere; P. Esposito, D'Aiello, Fernandez, G. Esposito; Galuppi, Iannini, Marinucci, Unniemi; Schiavon; Franciel (nella foto).
Autore : Filippo Guzzardi
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