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notizia del 18/07/2009 messa in rete alle 14:48:30
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Gela, sta per scattare l’ora X
Martedì 14 luglio s'è verificato un sisma la cui entità nei suoi effetti collaterali è ancora da valutare in pieno, ma che ha già di fatto travolto ben 8 squadre che avrebbero dovuto disputare i campionati di prima e seconda divisione di Lega Pro. Trattasi per lo più di club storici che hanno calcato i massimi campionati come Avellino, Pisa, Treviso, Venezia, Pistoiese e Sambenedettese, a cui vanno aggiunte Biellese ed Ivrea. Quest'ultime erano certe dell'esclusione poiché avevano già rinunciato non presentando domanda d'iscrizione al campionato di seconda divisione, mentre Avellino, Pisa, Sambenedettese, Treviso e Venezia si sono arrese all'esclusione da parte della Covisoc ufficializzata lunedì 6 luglio. L'unica a presentare ricorso era stata la Pistoiese ma l'organo federale di vigilanza lo ha rigettato ed il Consiglio Federale della Figc, questo martedì come anticipato, non ha fatto altro che ratificare il tutto. Accettati invece i ricorsi, peraltro presentati nei termini, da parte di Alghero, Barletta, Catanzaro, Igea Virtus, Legnano, Perugia, Pro Sesto e Vibonese, pertanto riammesse nei rispettivi campionati.
Quattro dunque i posti vacanti in prima divisione e ben otto quelli in seconda divisione: è già partito il toto-ripescaggi a cui sembrerebbe impossibilitato a partecipare il Gela. Il condizionale è ancora una volta d'obbligo, così come ci siamo abituati a fare già a partire dall'indomani della disfatta contro il Pescina al "Presti" il 21 giugno scorso. Nella seduta del 28 maggio, il Consiglio Federale ha stabilito i criteri di ripescaggio nei campionati professionistici (dalla Serie A alla 2ª divisione di Lega Pro) e c'era un mese di tempo per impugnare l'atto (quindi entro il 28 giugno ad una settimana esatta dal verdetto play-off). Ufficialmente, sappiamo che nel dimettersi il CdA di Via Venezia ha dato mandato al direttore generale Alabiso di attivarsi per scrivere regolarmente la squadra in 2ª divisione (e la Covisoc ne ha dato conferma); che solo cinque giocatori non hanno rescisso (Ferla, D'Aiello, Ambrosecchia, Schiavon e Pasca); che il tecnico Di Mauro e la sua Berretti sono stati allertati per partire eventualmente in ritiro (luogo e data da destinarsi); che il ds De Filippis è stato congedato dopo la naturale scadenza del rapporto contrattuale, intervenuta il 30 giugno. Non sappiamo se il club biancazzurro si sia mosso o meno (la crisi societaria aperta appena 2 giorni dopo la fine del sogno promozione farebbe pensare che non l'abbia fatto) contro questi criteri di ripescaggio dalla natura abbastanza controversa, anche in termini interpretativi, penalizzanti oltremodo il Gela Calcio a differenza di altri sodalizi di certo non più virtuosi della società di Tuccio, sia dal punto vista dei conti, sia dal punto di vista sportivo.
Sfugge davvero il senso dell'esclusione dal ripescaggio, equiparandone le posizioni in termini di gravità, di chi ha usufruito del lodo petrucci negli ultimi 3 anni e di chi ha usufruito di 2 ripescaggi negli ultimi 5 anni da un lato, con chi dall'altro ha commesso illecito sportivo negli ultimi 2 anni o ne sconterà la sanzione nella stagione agonistica che sta per iniziare. Non si capisce, altresì, perché restringere l'esclusione chi ha usufruito del lodo petrucci agli ultimi 3 anni e cioè a partire dalla stagione 2006-07 quando in realtà questa scappatoia esiste dalla stagione 2004-05, mentre tale arco temporale è stato esteso per chi ha usufruito di 2 ripescaggi agli ultimi 5 anni e quindi a partire proprio dalla stagione 2004-05. A ciò si aggiunge un'ambiguità interpretativa che non ha alcuna ragion d'essere. E' vero che il diritto sportivo rappresenta un'isola a parte nell'ordinamento giuridico, con una maggiore discrezionalità interpretativa consentita, anche secondo mera opportunità, ma altro e ben oltre è quello che leggiamo dal disposto in questione. In assenza di una precisa disposizione che lo stabilisca espressamente, desumere in via interpretativa a quale disciplina si riferisca il comunicato ufficiale n. 144/A quando cita l'art. 52 commi 3, 6 e 7 Noif, diventa esercizio di libera interpretazione, in ogni caso, iniqua nello stabilire un principio, senza una norma transitoria che ne sancisca la retroattività, che colpisce con l'esclusione dal ripescaggio chi ha usufruito delle procedure previste nelle disposizioni citate pur essendo il consiglio federale intervenuto a riformarle già lo scorso anno e di nuovo giusto nella stessa seduta del 28 maggio (campo di applicazione ora ristretto a squadre di A e B e ci si può iscrivere 2 categorie sotto e non più 1).
Insomma, laddove il Gela Calcio nato sulle ceneri del Gela JT 3 stagioni fa verrebbe escluso dal ripescaggio, l'Andria BAT (già graziato dopo i fatti del post-partita contro il Gela nell'ultima gara di andata) nato dalle macerie della Fidelis l'anno prima (2004-05) ad esempio può in teoria essere ripescata, peraltro per il secondo anno consecutivo per quanto in categorie diverse: il che, a dimostrazione della natura controversa di questi criteri, secondo la Figc non è concepibile che una squadra venga ripescata per due volte anche non consecutive nella stessa categoria mentre è consentito un salto di ben 2 categorie in 2 anni senza meritarlo sul campo. Allo stato dell'arte, le 4 squadre favorite per il ripescaggio in 1ª divisione sarebbero Legnano, Pro Sesto, Alessandria e Potenza col dubbio per le prime due perché hanno dovuto ripianare entro sabato scorso alcune situazioni debitorie per rientrare nei canoni imposti dalla Covisoc e dovrebbero ora esporsi ulteriormente con una fideiussione abbastanza onerosa: c'è l'eventualità, in altri termini, che rientrino in gioco altre squadre (tra le quali, come detto, l'Andria). Più in generale, l'impressione che le idee non siano chiare in seno al consiglio federale lo si evince da alcune equivoche circostanze. Innanzitutto, i comunicati ufficiali stabiliscono dapprima per il 21 luglio ed ora per il 27 luglio la scadenza per le domande di ripescaggio solo per la 2ª divisione, senza citare espressamente la 1ª divisione. Dalla seduta di martedì scorso abbiamo saputo, per bocca dello stesso Abete, che la combinazione “posizione in classifica/numero spettatori siae/tradizione sportiva” – secondo la formula “punteggio classifica finale x 0,5 + punteggio tradizione sportiva x 0,25 + punteggio numero medio spettatori x 0,25” – a questo punto è andata a farsi benedire poiché s'è aggiunto un quarto elemento consistente nel bacino d'utenza. Infine, le fideiussoni a corredo della domanda di ripescaggio sono state dimezzate: ora serve 1 milione per la 1ª divisione e 500 mila euro per la 2ª divisione.
In definitiva, non sono escluse sorprese e certamente il quadro sarà definitivo solo dopo la seduta del consiglio federale prevista per il 30 luglio. Sul fronte interno, visto lo stallo, si spera in un qualche sviluppo della situazione del Gela Calcio in occasione della riunione in consiglio comunale convocata dai tifosi con invito rivolto, oltre che al dimissionario Tuccio (nella foto), a tutti i rappresentanti istituzionali della città compresi i quattro deputati. La data è fissata per questo sabato, giorno in cui saremo in edicola prima della meritata pausa “estiva”. Nel momento in cui scriviamo, Fernandez ha firmato per il Sorrento, Alessandrì per il Brindisi e Pasquale Esposito per la Paganese.
Non ci resta che salutarvi con l'auspicio di ritornare dopo ferragosto ed in concomitanza dell'inizio di campionato, a raccontare di un Gela ben saldo ai nastri di partenza e magari più forte di prima: sognare non costa nulla!
Autore : Filippo Guzzardi
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