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notizia del 05/09/2009 messa in rete alle 14:40:36
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Il Gela di Provenza promette bene
Non sappiamo se, quando e come, la disfatta del 21 giugno sarà del tutto digerita dalla tifoseria biancazzurra, ma quella “corazzata” che, nella scorsa stagione, aveva nel blasone il suo forte e nella scarsa attitudine propositiva la sua debolezza, sembra già essere solo un ricordo. Con tutta franchezza, non ce la sentiamo ancora di ipotizzare se questo Gela sia meno, altrettanto, o anche più forte, di chi lo ha preceduto. Possiamo, però, asserire senza remore che domenica scorsa, nel 4-0 rifilato all'Igea Virtus, siamo tornati a vedere una squadra locale giocare veramente a calcio, con vittoria, reti e spettacolo a corredo. Persino ovvia, la “standing ovation” sugli spalti da parte di chi, sebbene nell'amarezza del sogno promozione svanito, era stato capace di applaudire gli avversari e di stringersi attorno a quel primo tifoso rimasto letteralmente sbigottito di fronte al materializzarsi di un incubo. Una scena, da quella fatidica ultima volta, che si è ripetuta alla prima occasione utile – l'esordio stagionale al Presti – poco dopo la mezzora della ripresa, con i tifosi ad applaudire e tributare sentitamente il loro presidente. Ma stavolta, l'attonito ingegnere gelese che in quel duro momento tornava a chiedersi, davvero, cosa ci stava a fare lui nel calcio, ha decisamente lasciato il posto ad un Tuccio sorridente e visibilmente soddisfatto.
Del resto, considerando almeno un paio di circostanze, ne ha ben donde. La prima è quella che ci ha consentito, peraltro con gradevole stupore, di comprendere appieno quanto ci fossimo totalmente disabituati nel vedere così tanta gente al debutto stagionale del Gela fra le mura amiche: insomma, da tempo non accadeva e, soprattutto, non era successo neanche lo scorso anno dopo un mercato, a dir poco, faraoinico per la categoria. Ciò non può che essere motivo di orgoglio da parte del presidente e la dirigenza tutta. Inoltre, se il vero obiettivo di Tuccio era far divertire i gelesi allo stadio, da quanto visto domenica pomeriggio, sembrerebbe già averlo raggiunto. Gli uomini di Provenza formeranno pure una squadra “operaia”, come ha detto qualcuno, ma contro i cugini giallorossi hanno dimostrato di saper giocare a calcio e, cosa più importante, di volerlo fare. Questione di mentalità, se non altro.
Dopo aver dominato nel punteggio e nel gioco l'Igea Virtus, può sembrare fin troppo facile affermare che quello da cui Provenza ha scelto di partire, vale a dire il 4/3/3, sia un modulo convincente. Propendiamo in tal senso, in primo luogo, dopo aver valutato - nel complesso - le due prove finora disputate. Pur mantenendo nel dovuto conto le riserve sulle avversarie incontrate, compresa quella Juve Stabia partita per vincere il campionato a mani basse e già costretta ad inseguire, rimaniamo comunque dell'idea che non sarà facile per nessuno uscire indenni dal “Menti” di Castellammare di Stabia e che sarà difficile individuare nell'Igea Virtus, allestita quest'anno, la squadra materasso del girone. In secondo luogo, a convincerci della bontà del modulo adottato è proprio quello che dovrebbe esserne l'elemento fondamentale: ossia gli interpreti. Le prestazioni positive esibite domenica porterebbe a citarli tutti, specie l'autore della doppietta Cunzi, ma se c'è uno che sin d'ora merita di esserlo, è proprio quel Schiavon messo da parte nel finale di stagione passato e che, invece, nel triangolo di centrocampo i cui vertici sono Zaminga e Cammarota, sta dimostrando di che pasta è fatto: va da sé che, per quanto scritto sulle colonne di questo giornale, per noi è come sfondare una porta aperta.
Il prossimo avversario, nel secondo appuntamento interno consecutivo previsto in calendario, è la Scafatese. La classifica, considerate le rispettive posizioni occupate, indurrebbe a pensare che si tratti di una ghiotta occasione da non perdere, ma da ciò a ritenere che capitan D'Aiello e compagni faranno della compagine giallo canarina un sol boccone ce ne passa. La sconfitta subita a Scafati contro il Manfredonia, ha messo già una certa pressione al tecnico Esposito ed ai suoi uomini: agevole intuire che verranno a Gela magari per giocarsela, ma verosimilmente non a viso aperto. Nel Gela, ad inizio settimana è arrivato dal Pescina il ventinovenne Giovanni Rosamilia: esterno di centrocampo in un'ipotesi (alternativa) di 4/4/2, ma che può adattarsi a giocare da interno in un centrocampo a tre. L'ex Vigor Lamezia (come i vari Carraro, Di Muro, Manca, Pasca, Zaminga e gli stessi Donnarumma e Provenza) dovrebbe partire dalla panchina. Idem per Nordi e Ambrosecchia, mentre Vianello sconterà il secondo turno di squalifica. Probabile Formazione (4/3/3): Ferla; Scopelliti, D'Aiello, Geraldi, Memé; Zaminga, Schiavon, Cammarota; Criniti, Pasca, Cunzi.
Autore : Filippo Guzzardi
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