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Corriere di Gela | Il Gela spaventa i tifosi
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notizia del 20/09/2003 messa in rete alle 14:31:26

Il Gela spaventa i tifosi

Un’umiliazione inaspettata. L’incontro con il Giugliano avrebbe dovuto registrare la svolta per il Gela (nella foto l'ultimo acquisto Moussa Diabaté), ma l’indecorosa prestazione degli uomini di Picone ha smisuratamente scoraggiato la tifoseria, dissolvendo in novanta minuti le speranze in un’evoluzione positiva del complesso giallorosso. In campo esordivano i neo-acquisti Ferretti e Campanile, i quali hanno innalzato il livello tecnico della squadra, che di certo, rispetto agli antagonisti campani, non presentava, quantomeno sulla carta, un’inferiorità qualitativa.
Valutando l’organico del Gela non ci si poteva piuttosto esimere dal constatare una presenza d’elementi di certo spessore che il Giugliano non annoverava tra le proprie fila, ma l’undici di Cari ha sopperito al gap tecnico sfruttando una maggiore freschezza atletica, dovuta all’impiego di numerosi giovani e al mese di preparazione in più rispetto alla squadra di Picone (e lo stesso tecnico campano ha ammesso la rilevanza di tale fattore sulle sorti del match). Ma è pur vero che in serie C2, molte delle formazioni ripescate, pur prive di una condizione fisica ottimale, veleggiano nelle prime posizioni della classifica (vedi Tolentino, Vittoria o Rutigliano), per cui ci sono altre componenti che hanno inciso sulla scoppola subita, e fra queste spicca oltremodo lo scarso impegno d’alcuni elementi. I reduci della passata stagione, in particolar modo, non hanno cambiato di una virgola quell’atteggiamento passivo, manifestato da gennaio a giugno, che ha partorito la nefasta retrocessione
Formisano ed Erbini reggono solo un tempo sul piano della condizione fisica, nella ripresa assistono indolenti all’esito della gara, mentre Savio, Scopelliti e Castelli spesso commettono delle leggerezze a causa d’evitabili cali di concentrazione. Questi giocatori (ma non sono gli unici responsabili del tracollo) patiscono oltremodo il fardello della retrocessione, in campo appaiono demotivati, né tantomeno hanno la volontà e la forza di reagire riportando al Gela quella dignità e quel rispetto oramai perduto. La società, anziché un repulisti parziale, forse a luglio avrebbe dovuto tagliare proprio tutti, ma chi si aspettava un rendimento così mediocre di alcuni leader nello spogliatoio quali Erbini e Savio? Anche Picone ha le sue colpe da espiare in relazione alla sconfitta: innanzitutto modificare un modulo alla terza giornata, dopo il buon pareggio strappato a Roma, è sintomo di una confusione generale che regna nella mente del tecnico, ancora esitante nel conferire un’identità alla squadra

Attuando il passaggio dal 4-4-2 al 4-3-3, con Campanile al fianco di Semplice ed Erbini, ha sbilanciato un undici apparso equilibrato e compatto contro la Lodigiani, e per reggere un attacco a tre punte il centrocampo deve presentare almeno un elemento che possa garantire un’adeguata interdizione. Il terzetto che presidiava la zona mediana del terreno di gioco era costituito, invece, da Scopelliti, esterno naturale impiegato fuori ruolo, e il duo Formisano-Giardina, entrambi incapaci di spezzare il gioco avversario. In un torneo dall’elevato agonismo quale la C2 ogni squadra dovrebbe disporre di un buon mediano, ma il Gela si è rivelato carente in tale ruolo, e a poco serve la presenza nell’organico del promettente ma ancora acerbo Bruno, peraltro attualmente infortunato. E’ consigliabile pertanto ripiegare, almeno per il momento, sul centrocampo a quattro, con Merito a destra (al posto del deludente Scopelliti), Campanile a sinistra, e al centro Giardina o Formisano affiancati da un mediano che la società deve assolutamente prelevare dal mercato.
La dirigenza, peraltro, ha acquistato in settimana un nuovo portiere, il ventiquattrenne Corona, fratello dell’ex at-taccante del Messina. Prelevato dal Giugliano, Corona sarà titolare al posto del ripudiato Castelli, che per ora rimane in qualità di secondo. Picone non potrà presumibilmente schierare il neo portiere a Tivoli, nella prima delle due trasferte consecutive nel Lazio che attendono il Gela (la seconda sarà a Frosinone). Il tecnico catanese ha sempre asserito che dalla quarta giornata avremmo ammirato una squadra solida e in palla, e anche se ciò non dovesse avvenire, contro la formazione che ha condannato i giallorossi alla retrocessione in D quantomeno dovrà emergere l’orgoglio e la sete vendicativa dei gelesi. In questa sfida tra i due fanalini, il Tivoli di Argento costituisce un avversario alquanto modesto, che punta sull’esperienza di alcuni giocatori tra i quali l’ex portiere dell’Igea Corsi, i due centrali difensivi Monari e Liberati, al Paternò nella passata stagione, e soprattutto Oberdan Biagioni, fantasista trentacinquenne che ha indossato le maglie di Lazio, Foggia e Cosenza. La compagine laziale solitamente si schiera con il 4-4-2, con Biagioni in attacco al fianco del mediocre Ponzio. Per il Gela trattasi di una buona opportunità per riscattarsi dopo la defaillance del turno precedente. Oltre a Bruno, Picone dovrà fare a meno per squalifica del centrale Ferretti, per cui Giacalone affiancherà Savio nel cuore della retroguardia e a sinistra verrà impiegato uno tra De Carlo e Quintoni.

GELA-GIUGLIANO 0-4 (14 settembre 2003)
Marcatori: Perna al 13’, Pignalosa al 44’ su rigore e al 45’ pt; Scarpa al 21’ st.
Gela (4-3-3): Castelli 4; Catalucci 6, Savio 4, Ferretti 5,5, Giacalone 5,5, Scopelliti 4 (dal 10’ st Quintoni 5,5), Formisano 5, Giardina 5,5 (dal 18’ st Merito 6); Campanile 6, Semplice 6, Erbini 4,5). (Brugnano, De Carlo, Dierna, Morreale, Pintori). All. Picone.
Giugliano (4-4-2): Gragnaniello 6,5; Risi 6,5, Castaldo 6,5, Migliaccio 7, Terracciano 6,5; Franzese 6 (dal 30’ st Bovienzo sv), De Rosa 6,5, Vives 6,5 (dal 12’ st Bonocore 6,5); Pignalosa 7, Perna 7. (Mezzacapo, Esposito, Salviati, Tufano). All. Cari.
Arbitro: Beretta di Treviglio 7
Note: Espulso Ferretti. Ammoniti: Risi, Migliaccio, Formisano, Franzese, Cutolo e Giacalone. Angoli 9-0 per il Gela.


Autore : Paolo Cordaro

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