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notizia del 04/12/2010 messa in rete alle 14:21:27
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Gela, è vera crisi?
Il Gela non esce dal tunnel ed incassa la quinta sconfitta consecutiva, la terza casalinga di fila, con un punto nelle ultime 6 gare di cui 4 fra le mura amiche. Era vietato sbagliare, in ottica salvezza, contro il Barletta ed invece, dopo una partenza pimpante nei primi venti minuti, i biancazzurri si sono disuniti al goal avversario, incapaci di reagire per tutto il primo tempo. Nel secondo tempo avanti tutta, a testa bassa, ma con scarsa lucidità. I pugliesi non hanno rubato nulla, il Gela può recriminare su alcuni episodi ed, in particolare, sull'occasione divorata nel finale da capitan Cardinale ad un metro dalla linea di porta difesa magistralmente da un Di Masi sugli scudi. Ma anche un pareggio, pur muovendo la classifica, non avrebbe allontanato le ombre né dissipato i dubbi, se dobbiamo pensarla come Provenza e badare più alla prestazione che al risultato. Invero, il Gela è in picchiata, sempre più in fondo in un crisi di risultati che assomiglia molto a quella vista la scorsa stagione. Ma non solo la categoria è diversa, sono soprattutto gli interpreti diversi. Con Cruciani fermo per infortunio, va considerato che Scopelliti e Zaminga attualmente sono fuori rosa, i vari Franciel e Piva (senza dimenticare La Porta, anch'egli oggi fuori rosa) arrivarono successivamente. Lo stesso Cunzi, all'epoca, era infortunato. Insomma, gli unici protagonisti che hanno vissuto quel periodo “terribile”, simile a quello attuale, sono Nordi e lo stesso Provenza. Questa “sorta di legame” tra le due circostanze, fa del tecnico salernitano un ovvio bersaglio. E nel calcio, peraltro, quando le cose vanno storte, non è una novità assistere a tifosi che si scagliano contro l'allenatore, chiedendone l'allontanamento. Anzi, appare persino come un qualcosa di “naturale” o, addirittura, “fisiologico”.
D'altro canto, che Provenza non si senta sulla graticola, è altrettanto palese e, con tutta franchezza, non è affatto assurdo che non sia mosso dall'impulso di dimettersi, nel momento in cui gode della fiducia del gruppo e della dirigenza. Del resto, quello che vede Tuccio non mettere in discussione la guida tecnica, nel valutare una classifica che è ancora in linea con i programmi (vale a dire la permanenza nella categoria) e nell'osservare che a chiedere la testa del tecnico è poi una piazza che in buona parte diserta lo stadio, è un ragionamento che, sinceramente, non fa una grinza, a prescindere se condivisibile o meno. Sicché, in un clima tutt'altro che festoso, come suggerirebbe l'imminente appuntamento natalizio, si va in casa della capolista. La terribile matricola Nocerina, ha un tecnico con una visione tattica ben precisa, il 3-4-3, una mentalità che non teme l'avversario di turno. Soprattutto, l'impavido Auteri ha dimostrato di saper leggere bene le partite, anche mettendo in carniere vittorie sofferte e di misura. Fra i rossoneri mancherà per squalifica Bolzan. Nel Gela torna a disposizione D'Amico, non D'Anna. Si ferma anche Piano. Provenza non rischierà Docente e pescherà tra i difensori, l'altro under oltre Bigazzi. Probabile Formazione (4-4-2): Nordi; Petrassi (Puccio), Porcaro (Italiano), Cardinale, Aliperta (Piva); Stamilla, Giardina, D'Amico, Bigazzi; Cunzi, Franciel.
Autore : Filippo Guzzardi
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