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notizia del 12/09/2009 messa in rete alle 13:38:46
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Gela, fai vedere quanto vali!
Un Cunzi strepitoso trascina il Gela alla seconda vittoria consecutiva interna che vale il secondo posto in classifica al fianco di Catanzaro e Monopoli, dietro il solitario Siracusa a punteggio pieno. Contro la Scafatese, l'attaccante napoletano colpisce subito il palo, porta più tardi in vantaggio i suoi con una pregevole invenzione (un delizioso pallonetto), stressa l'avversario diretto fino a costringerlo al fallo da ultimo uomo con conseguente rosso diretto ad inizio ripresa, si procura il calcio di rigore trasformato da Cammarota per quello che sarà il 2-0 definitivo. Dopo il pari a Castellammare ed il poker nel derby contro l'Igea, grazie a questo successo contro i vesuviani canarini il bottino di 7 punti diventa davvero qualcosa di inaspettato, in relazione alle vicissitudini estive. Insomma, come inizio non c'è male. Lo stesso Cunzi che lo scorso anno col Cassino ha realizzato il suo record in quanto a segnature stagionali raggiungendo quota 7, dopo 3 gare è già praticamente a metà del suo massimo score, viaggiando alla media di 1 goal a partita.
Ma non dobbiamo e non vogliamo pensare che questo Gela sia "Cunzi-dipendente". La prestazione vincente contro la Scafatese, per quanto meno brillante rispetto al 4-0 inflitto all'Igea Virtus, confermerebbe semmai la bontà del modulo 4-3-3 e di chi lo interpreta in campo, a partire da gente come Nathan Schiavon. Ci piace ribadirlo. Il trentaquattrenne play-maker varesino è in salute e si vede: oltre a dettare i tempi, verticalizzare, aprire sulle fasce, fornire assist agli attaccanti, non si tira indietro neanche quando c'è da mostrare i muscoli. Nel complesso, poi, la squadra sembra muoversi a suo agio, anche senza palla ed è evidente come sia stata pensata e costruita avendo bene in mente un preciso progetto calcistico, senza il quale nel calcio non vinci neanche se investi una barca di soldi. L'arrivo di Rosamilia e la versatilità di giocatori come Zaminga e Cammarota in mediana, nonché di giocatori come Vianello, Criniti, Memè e lo stesso Cunzi sulle fasce, consentirà la variante del 4-4-2 quando sarà opportuno secondo Provenza, ma il discorso non cambia di una virgola. Tenuto nel debito conto le difficoltà del caso, Donnarumma ha ben operato sul mercato, chiudendolo con la novità dell'esterno destro difensivo Sabatino Lordi, classe 1987, giunto in settimana a dar manforte ad un reparto che con 1 goal subito sembra voler dimostrare di non essere poi così da meno rispetto a quelli di squadre partite con propositi ben più ambiziosi, specie nella finora ben assortita coppia centrale formata dal redivivo Geraldi e dalla certezza D'Aiello.
Rinunciamo a spingerci oltre perché la parola “transizione” ce lo consiglia, anche da un punto di vista scaramantico. La dovuta prudenza ci induce a volare bassi ma non ce la sentiamo di gettare acqua sul fuoco nel tentativo di spegnere sogni ed entusiasmo nei tifosi, allorché lo scenario è quello di una tribuna quasi gremita e di una curva occupata per larghi tratti. Del resto, la riapertura della campagna abbonamenti (202 euro in tribuna, 88 in curva), non fa altro che propendere a conforto di tale tesi. In città, si sprecano i paragoni con il gioco divertente del Gela di Domenicali, autore dello storico salto di categoria in terza serie. Simile è l'atteggiamento propositivo, ma da un punto di vista tattico, quel 4-2-3-1 è un modulo ben diverso. Il 4-3-3 di Provenza, soprattutto nel posizionamento del tridente in fase di non possesso, palesa una certa affinità con il Licata di Zeman: ebbene, ci scuserà il lettore per un'asserzione così ardita, visto cosa è stata capace di fare quella squadra senza “grandi firme” e zeppa di “falsi gregari”, questo termine di paragone ci pare fors'anche più azzeccato, oltre che più affascinante.
Il secondo tempo di domenica pomeriggio, complice anche l'orario anticipato di un'ora, ha piuttosto evidenziato attimi di smarrimento sul piano atletico. L'impressione è che la squadra tenga bene la distanza ma non regga ancora i ritmi altissimi, alternando fasi di gioco intense ad alcuni momenti di pausa: il che, considerato l'attuale rodaggio imposto dal ritardo con cui si è partiti nella preparazione al campionato, non sorprende più di tanto. Il trittico di impegni in programma (trasferta ad Aversa, Monopoli al “Presti” e derby col Siracusa in campo neutro) ci dirà qualcosa in più al riguardo così come, più in generale, in merito alla tabella di marcia e relativa rotta. La sfida di domenica in casa della Normanna è un buon banco di prova: matricola la scorsa stagione, il club granata ha imparato a dovere la lezione e, probabilmente non a caso, il nuovo corso agonistico è stato avviato con un piglio decisamente differente. Ancora imbattuti e con 5 punti, Arini e compagni hanno già messo la freccia e vogliono sfruttare il turno casalingo per sorpassare il Gela. Presumibilmente, Mr. Sergio propenderà per un 4-4-2 e, dovendo di conseguenza individuare la coppia d'attacco, dovrà scegliere tra Sarli, Perna ed il giovane, sempre più scalpitante, Tovalieri: senza dimenticare, però, che nei tre match finora disputati, l'Aversa è andata meglio fuori dalle mura amiche (2 volte), affidandosi ad 1 sola punta in avanti. Tutti disponibili in casa biancazzurra, compresi gli ultimi arrivi e quel Vianello che ha scontato i due turni di squalifica: ballottaggio aperto, quindi, sull'out destro del tridente con Criniti. Nodo da sciogliere anche in porta fra Nordi e Ferla. Probabile formazione (4-3-3): Nordi (nella foto) (Ferla); Scopelliti, D'Aiello, Geraldi, Memé; Zaminga, Schiavon, Cammarota; Vianello (Criniti), Pasca, Cunzi.
Autore : Filippo Guzzardi
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