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notizia del 20/09/2010 messa in rete alle 13:28:22
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Il Gela tira fuori la grinta
Gela all'ultimo assalto. E' l'istantanea dalle forti tinte biancazzurre di domenica scorsa, con tanto di spazio nella copertina riservato in particolare a tal Simone D'Anna, promettente giovane esterno offensivo, scuola Fiorentina, che ha risolto il match giusto qualche attimo prima del triplice fischio finale. Grazie al suo inaspettato cannoniere, il Gela si aggiudica la sua seconda partita in casa, piegando la Cavese con lo stesso risultato, 2-1, delle tre precedenti partite: le due perse nelle trasferte di Benevento e Taranto e l'altra vinta davanti al proprio pubblico contro l'Andria. Sono 6 i punti incassati - dopo 4 turni - e valgono il centro della classifica al fianco di squadre, allestite in estate per un campionato di vertice, quali il Cosenza, la Juve Stabia e la Nocerina.
Se dovessimo limitarci all'appunto in questione, Il Gela effettivamente occupa il settimo posto ed è, praticamente, a ridosso della zona play-off. Invero, non manca nella tifoseria chi si abbandona già a previsioni alquanto ottimistiche sul proseguio del campionato. Ma l'imperativo, secondo la società di via Venezia, è rimanere con i piedi saldamente per terra. L'obiettivo resta - e non può che essere altrimenti per la matricola gelese - la permanenza in categoria e ci sarà da lottare, anche fino all'ultima giornata, per conquistarla: è Provenza a rimarcarlo nell'immediato post-partita in sala stampa. In tale ottica, la vittoria strappata all'ultimo minuto alla Cavese, presumibile concorrente diretta nella corsa alla salvezza, acquisisce un'importanza doppia. Appare chiaro che l'intento del tecnico salernitano non sia tanto quello di smorzare a tutti i costi gli animi, quanto quello di preservare con equilibrio, quantomeno, il gruppo che allena, dalla solita altalena che vede i tifosi biancazzurri esaltarsi come non mai, per deprimersi di colpo al primo passo falso.
Da questo primo scorcio di stagione, peraltro, asserire che il club presieduto dall'ing. Angelo Tuccio si ritrovi in un torneo difficilissimo, per non cadere nella facile esagerazione, parlando di un girone di ferro, stavolta non sembrerebbe però tradursi nell'oramai immancabile dichiarazione di comodo che riecheggia ogni anno. Che l'edizione 2010-11 del girone B di Prima divisione presenti un cammino difficile per tutti, giacché non sembrano per il momento esserci squadre materasso, a parte l'attuale Siracusa reduce dalla scoppola di Castellammare di Stabia, lo si desumerebbe anche dal parziale numerico. Significativo, un dato su tutti: nelle prime 4 giornate, sono solamente 7 le vittorie in trasferta sulle 36 gare disputate in totale: ciò significa che il colpaccio fuori casa s'è verificato soltanto nel 20% dei casi. Leggermente più alta la percentuale dei pareggi (quasi il 30%) mentre il fattore campo è stato rispettato nella metà dei casi (intorno al 50%). Due i casi limite, non a caso a rappresentare la testa e la coda della classifica: a vincere in entrambe le occasioni in trasferta è stato capace solo l'Atletico Roma, capolista a punteggio pieno; mentre l'unica squadra a vedere il proprio campo violato nelle due gare interne è stato il Siracusa, ultimo a 0 punti. Nello scorso turno, nessuna compagine corsara, con 29 marcature (e non sono poche, sebbene la media di almeno 3 reti a partita, sia decisamente influenzata dal contributo in attivo ed in passivo del Foggia di Zeman) nel complesso delle 9 sfide in programma.
Nel prossimo appuntamento in calendario il Gela è impegnato al “Guido Biondi” di Lanciano, contro la Virtus della giovane (ventiseienne) “presidentessa” Valentina Maio la cui prima mossa nel mercato estivo è stata l'acquisizione delle prestazioni sportive del “compagno” Manuel Turchi, cresciuto nelle giovanili della Roma e reduce dall'esperienza la stagione passata con il Pescara. Turchi ha già ricambiato con 2 reti siglate ed è il cannoniere del team allenato da Camplone, al pari del forte centrocampista rossonero Di Cecco: giocatore, quest'ultimo, sicuramente di categoria. Domenica pomeriggio ha debuttato anche Di Gennaro, protagonista di una piccola “telenovela” nel calciomercato, ma l'esordio dell'attaccante è coinciso con la prima sconfitta in campionato, patita a Viareggio contro l'Esperia. Gli abruzzesi giocano con un modulo quasi speculare a quello del Gela: nel tridente offensivo il già citato Turchi e l'uzbeko Zeytulaev (in rete domenica) operano sugli esterni, mentre Di Gennaro o Improta sono chiamati a fare da boa. Non sarà della gara, per squalifica, il perno centrale della difesa Salvatore Ferraro.
Si gioca alle 14,30 ed il settore ospiti è vietato ai non possessori della “Tessera del Tifoso”. Nel Gela il grande dubbio riguarda Stamilla che probabilmente salterà il match. Noie muscolari anche per Giardina e Docente, ma entrambi dovrebbero essere comunque disponibili per domenica. Tutti e tre hanno saltato l'amichevole del giovedì contro l'Aquila Caltagirone, così come il goleador D'Anna a cui è stato concesso un permesso. Provenza ha forse realizzato che le misure del terreno di gioco (105x68) dello Iavocone di Taranto, ad esempio, hanno meglio consentito quell'ampiezza di gioco che postula il 4-3-2-1 (modulo devastante con gente come Messi e Pedro nel Barcellona di Guardiola nel larghissimo “green” del Nou Camp), a differenza delle dimensioni leggermente più ridotte del Presti (105x64) e non è affatto escluso il passaggio sin dall'inizio al 4-4-2 contro la Lucchese la domenica successiva, se non già nell'imminente trasferta nella terra del “Miracolo Eucaristico” (le misure dello stadio di Lanciano, come di molti altri stadi di Lega Pro, sono 105x65). Le citate assenze nel test infrasettimanale, indurranno però il tecnico biancazzurro ad affidarsi al modulo su cui la squadra è stata costruita ed ha maggiormente lavorato. Verosimile, pertanto, la conferma in blocco dell'undici di partenza di domenica scorsa, con la sola eccezione di D'Amico o Piano al posto di Stamilla in mediana e con la coppia Franciel-D'Anna pronta a subentrare in corso d'opera. Tenendo conto della politica dei due under, con Piano e Bigazzi in campo, Puccio potrebbe lasciare il posto sulla corsia destra difensiva a Petrassi. Probabile formazione (4-3-2-1): Nordi; Puccio (Petrassi), Porcaro, Cardinale, Piva; D'Amico (Piano), Giardina, Cruciani; Bigazzi, Cunzi; Docente.
Autore : Filippo Guzzardi
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